Jeep, i 5 (+1) modelli più importanti della Casa americana

Grand Cherokee

Nel corso degli anni Ottanta, i vertici di Jeep vollero creare un modello che andasse a piazzarsi tra la Cherokee e la Wagoneer. La Grand Cherokee, questo il nome scelto per la nuova vettura, venne lanciata così per la prima volta nel 1992, con dimensioni generose ma non eccessive (da 4,53 a 4,6 metri a seconda della versione) e uno stile moderno, oltre che con contenuti di gamma elevata. Equipaggiata con un 6 cilindri a benzina da 4 litri e con un V8 5.9, sfoggiava buone prestazioni con una velocità di punta pari a 210 km/h. La Grand Cherokee era dotata anche di un motore Diesel, il 2,5 litri realizzato dalla VM di Cento che tuttavia, essendo sottodimensionato e non adeguatamente refrigerato dai radiatori dell'auto, pativa cronici problemi di surriscaldamento.

La Grand Cherokee, protagonista di un buon successo commerciale, è stata riproposta in diverse generazioni successive, lanciate rispettivamente nel 1998, nel 2004 e nel 2010. La serie attuale, la quinta, è stata presentata nel 2021 con grandi dimensioni (quasi 5 metri di lunghezza, 5,2 nella versione allungata con tre file di sedili) e un posizionamento sul mercato sempre di più nella fascia del lusso. Se la precedente generazione, sviluppata durante il periodo in cui Chrysler era sotto il controllo Daimler, era stata costruita su un pianale derivato da quello della Mercedes ML, la nuova è realizzata su una base derivata dalla piattaforma Giorgio dell'Alfa Romeo Stelvio.

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