Ford Fiesta 1.2 82 cv 5 porte Titanium

Ford Fiesta 1.2 82 cv 5 porte Titanium

di Redazione

27.11.2008 ( Aggiornata il 27.11.2008 16:14 )

Prestazioni

Le doti del telaio sono notevoli, tanto da far apparire sottodimensionato il pur discretamente potente 1.2 a benzina. Valido lo sterzo, specie considerando che è elettrico. Buono il confort acustico con il solo rotolamento delle ruoteda 16” a disturbare un po’

Con il piccolo 1200 non si possono pretendere grandi cose sul piano delle prestazioni. Non che il sedici valvole Ford sia il più pigro della compagnia, e nella circostanza trova pure un buon alleato nella relativa leggerezza della Fiesta, anche se, a dire il vero, l’esemplare in prova sfonda allegramente la soglia della tonnellata. Il propulsore non brilla per rapidità nel prendere i giri, ma l’allungo è notevole (il limitatore stacca solo a 6700 giri) e permette di sostenere decorosamente la risposta in accelerazione. Risulta invece meno sciolta la ripresa, un po’ per la relativa lunghezza della quinta ( 35 orari per 1000 giri) un po’ per la pigrizia del motore nel risollevarsi dai regimi più bassi. Inutile sperare in risposte briose, insomma, ma la Fiesta non è neppure così spenta come alcune sue colleghe-concorrenti, davvero imbarazzanti quando si ritrovano sotto il cofano motori di taglia e potenza analoga. Certo, per mantenere la marcia su ritmi dignitosi occorre fare appello di frequente al cambio, che oltre a un’adeguata sincronizzazione mette in mostra una buona precisione di innesto e garantisce passaggi di marcia abbastanza rapidi. Naturalmente, la potenza esibita dal 1200 non riesce minimamente a mettere in discussione le potenzialità dell’autotelaio, che fa sfoggio di un comportamento omogeneo ed equilibrato, oltre che estremamente facile da assimilare. L’assetto lascia un certo spazio al sperare in risposte briose, insomma, ma la Fiesta non è neppure così spenta come alcune sue colleghe-concorrenti, davvero imbarazzanti quando si ritrovano sotto il cofano motori di taglia e potenza analoga. Certo, per mantenere la marcia su ritmi dignitosi occorre fare appello di frequente al cambio, che oltre a un’adeguata sincronizzazione mette in mostra una buona precisione di innesto e garantisce passaggi di marcia abbastanza rapidi. Naturalmente, la potenza esibita dal 1200 non riesce minimamente a mettere in discussione le potenzialità dell’autotelaio, che fa sfoggio di un comportamento omogeneo ed equilibrato, oltre che estremamente facile da assimilare. L’assetto lascia un certo spazio al cità, che permettono di adeguarne la risposta alle condizioni di marcia. E contribuiscono pure ad attenuare le reazioni (di fatto inesistenti) in caso di sollecitazioni sulle ruote direttrici indotte da sconnessioni longitudinali del fondo stradale. A proposito di sconnesso, l’assetto della Fiesta mostra di non soffrirne gli effetti anche a vettura in appoggio; per contro, c’è da registrare una risposta piuttosto secca (e anche un po’ rumorosa) delle sospensioni a fronte di marcate sollecitazioni verticali. Nel complesso la nuova piccola Ford mostra un comportamento stradale sano, capace di assorbire con sostanziale naturalezza le correzioni improvvise e i cambiamenti di carico, con il controllo elettronico della stabilità (non escludibile, oltre che non di serie) che viene chiamato al lavoro soltanto in casi estremi e con interventi che peraltro non risultano mai fastidiosamente precoci.

Lo sterzo vanta una sensibilità rara fra quelli acomando elettrico. Merito di una taratura valida che tiene conto della velocitàe dell’angolo di sterzo

Fra le note positive una va di certo all’impianto frenante che, a dispetto della semplicità concettuale (al retrotreno ci sono i tamburi), mostra non solo di poter assicurare spazi di arresto di tutto rispetto, ma anche un’apprezzabile resistenza nell’uso prolungato. Che non modifica in misura evidente neppure la risposta del pedale, adeguata sia per prontezza sia per progressività. Al capitolo confort, la Fiesta sembra soffrire soprattutto la presenza di una gommatura fin troppo spinta per le circostanze, come i 195/45 su cerchi da 16” forniti a richiesta. Oltre a contribuire alla già citata rigidità sulla verticale, hanno la loro brava parte di colpa anche sul livello della rumorosità di rotolamento: comincia a farsi piuttosto intensa già dai 100 orari e alla velocità-codice rappresenta la maggiore fonte di fastidio. Fortuna vuole che, per il resto, l’abitacolo si riveli adeguatamente protetto dai disturbi esterni come da quelli di origine meccanica, tanto da riuscire a garantire livelli di rumorosità fra i più contenuti della categoria. Parte del merito va al già citato comparto guarnizioni, di ottima fattura considerata la categoria. L’ultima nota riguarda i consumi: di norma le percorrenze si attestano sui 12-13 km/litro, risultato più che accettabile nell’impiego cittadino. Nell’utilizzo extraurbano, invece, si finisce per pagare in qualche misura la necessità di affondare frequentemente il gas, se ci si vuol muovere con un minimo di disinvoltura.

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