La nuova Ypsilon ripropone sostanzialmente il comportamento stradale del modello lanciato nel 2003, anche perché le modifiche apportate alla meccanica sono state marginali, mentre l’incremento di potenza, dai 70 cv della precedente 1300 turbodiesel ai 90 cv della più potente 1.3 Multijet, non è stato tale da richiedere una sostanziale revisione dell’assetto. Tenendo fede all’immagine di compatta raffinata, che punta in primo luogo sul confort,
è stato mantenuto l’assetto morbido che fra l’altro agevola e facilita il controllo della vettura: si manifesta infatti un rollio evidente, soprattutto viaggiando al limite, che comporta di conseguenza la perdita di motricità della ruota anteriore interna, e quindi una minore velocità di percorrenza delle curve ma anche reazioni più progressive. Con i cerchi in lega da 16”, disponibili a richiesta e montati sulla Ypsilon utilizzata per i test strumentali, il classico sottosterzo delle trazioni anteriori risulta così ben controllabile, come pure il sovrasterzo in caso di brusco rilascio dell’acceleratore in curva. Abbiamo invece riscontrato che utilizzando i cerchi da 15” la vettura diviene più impegnativa e richiede una maggiore attenzione per non perdere il controllo del retrotreno. Può così risultare utile la presenza del sistema di controllo della stabilità ESP, disponibile a richiesta, non indispensabile invece con i pneumatici 195/45 R16, che assicurano una migliore tenuta di strada.
Lo sterzo, non particolarmente pronto nella risposta, e l’impianto frenante, soddisfacente (a 100 km/h la Ypsilon si arresta in 39,1 metri) ma non non perfettamente equilibrato,sconsigliano di impegnarsi nella guida al limite, ma questa del resto non è certo fra le priorità che portano all’acquisto della piccola Lancia. Risulta più
determinante la voce confort, sulla quale incide favorevolmente il buon assorbimento delle asperità del fondo stradale assicurato dall’assetto morbido. È invece meno convincente il confort acustico, con una certa rumorosità del motore che viene trasmessa nell’abitacolo, specie alle andature più elevate: a 100 km/h abbiamo rilevato 71,6 decibel ai posti anteriori e 71,7 a quelli posteriori.
I 90 cv a 4000 giri della versione di punta del 4 cilindri turbodiesel a iniezione diretta common rail di 1248 cm3, ottenuti grazie al contributo del turbocompressore a geometria variabile, hanno permesso di migliorare le prestazioni rispetto alla precedente Ypsilon 1.3 Multijet da 70 cv.
La velocità massima rilevata è così passata da 161,4 a 167,7 km/h: una buona prestazione per una piccola turbodiesel, anche se inferiore ai 175 orari dichiarati. Più sensibile il miglioramento in accelerazione: si impiegano 11”58 nel passaggio da 0 a 100 km/h e 33”66 sul chilometro da fermo, contro i precedenti 15”34 e 36”78. È più brillante anche la risposta in ripresa: si passa da 40 a 80 km/h in quarta in 8”51 e da 80 a 120 km/h in quinta in 12”92, contro rispettivamente 10”80 e 17”05. La progressione è però rapida ed efficace solo oltre i 1400 giri, mentre sotto questo regime la risposta è piuttosto lenta e impone il passaggio ai rapporti inferiori. L’incremento di potenza comporta però anche consumi più elevati, con valori che rimangono comunque di ottimo livello: si percorrono infatti 21,956 km/litro ai 90 all’ora costanti e 17,785 km/litro nei percorsi extraurbani.
