L’attuale Panda e la sua erede, che sarà prodotta negli stabilimenti di Pomigliano d’Arco e arriverà sul mercato a fine anno, hanno trovato un’avversaria difficile da combattere, che darà la caccia ai tradizionali clienti della Panda puntando sul buon livello qualitativo, sui costi contenuti, sulle discrete prestazioni e soprattutto sui 7 anni di garanzia: un’arma che la Fiat non può certo utilizzare, fermandosi ai tradizionali 2 anni. Proprio questo elemento, unito alla buona qualità in rapporto al prezzo, sono i punti di forza della nuova Picanto, che rappresenta un notevole passo avanti rispetto alla prima generazione e può contare su una linea piacevole. Intendiamoci, nulla di trascendentale, ma la nuova 5 porte compatta della Kia (è in arrivo anche la 3 porte) ha un design moderno, più intrigante nel frontale e più banale nelle fiancate, che può vantare anche un Cx di tutto rispetto per un’utilitaria: 0,31. Anche l’abitacolo è nel complesso gradevole, con materiali e soluzioni di buon livello e lo spazio interno allineato ai migliori modelli di questa classe: è valida l’accessibilità a tutti i posti, quattro persone possono essere ospitate senza problemi e la capacità di carico (200/870 litri) è adeguata per una vettura lunga 360 cm e larga 160. La nuova Picanto è quindi leggermente più grande e capiente del precedente modello, ma si ripropone come l’auto da città ideale per le dimensioni, la maneggevolezza e i consumi.

Il suo 3 cilindri a benzina di 1 litro da 69 cv, permette di raggiungere i 163,8 km/h e di accelerare da 0 a 100 in 14”44, ma mostra qualche limite in ripresa, con 30”01 necessari per passare da 80 a 120 km/h in quinta. L’ESP è disponibile solo a richiesta, ma nel complesso il comportamento stradale è soddisfacente, nonostante il rollio non indifferente causato dall’assetto morbido. È valida la funzionalità dei principali organi meccanici: il cambio manuale a 5 rapporti è ben manovrabile e lo sterzo è abbastanza pronto e preciso, mentre la rumorosità, contenuta alle basse andature, è più elevata alle velocità autostradali. Più convincenti i consumi, con 14,355 km/litro percorsi in città e 17,583 sulle strade extraurbane. I costi di esercizio della Picanto 1.0, presto disponibile anche con alimentazione a GPL, sono quindi contenuti e il prezzo d’acquisto è concorrenziale rispetto alle altre utilitarie. Il listino delle quattro versioni 5 porte disponibili va infatti dai 9.200 euro della versione base Easy ai 12.050 della più completa Trendy. La protagonista della prova, la Picanto 1.0 Style, che si pone nella parte alta della gamma, costa invece 11.200 euro. Ha una dotazione di serie più che accettabile per un’utilitaria, che comprende fra l’altro il climatizzatore manuale e l’impianto Hi-Fi (a dire il vero non eccezionale), ma esclude dispositivi ormai irrinunciabili, quali il telecomando per l’apertura delle porte, e altri molto utili, come la regolazione elettrica dei retrovisori esterni e dei finestrini posteriori, riservati all’allestimento di punta. Viene poi proposto solo come optional l’ESP mentre non sono previsti accessori molto diffusi come il navigatore satellitare, il climatizzatore automatico, i sensori di parcheggio e i sedili regolabili elettricamente. Sono piccole lacune ma certo possono scoraggiare chi è disposto a spendere qualcosa di più per migliorare il confort, anche perchè nella fascia di prezzo attorno ai 10.000 euro numerose due volumi del segmento superiore vengono oggi proposte in offerta speciale con interessanti sconti. In proposito va peraltro detto che anche la Picanto ha beneficiato di un’offerta di lancio, con uno sconto di 1.500 euro sul listino che l’ha resa ancora più interessante. <img title="" alt="" src="https://www.auto.it/images/auto/69/C_3_Media_1338469_immagine.jpg" />

<h1>Design pi&ugrave; convincente</h1>Rispetto al precedente modello l&rsquo;abitacolo &egrave; pi&ugrave; piacevole e originale, specie per quanto riguarda il design della plancia. Sono gradevoli le finiture tipo alluminio e la grafica della strumentazione, mentre sono di difficile lettura le informazioni nei due piccoli visori digitali. Criticabile il pulsante inserito nel cruscotto che regola le funzioni offerte dal computer di bordo.<h1>Posto guida adeguato</h1>Anche se il volante &egrave; regolabile solo in altezza si trova facilmente un valido assetto di guida. Il sedile &egrave; abbastanza comodo e offre un buon contenimento laterale. Lo spazio dietro &egrave; limitato, ma il posto centrale del divano &egrave; pi&ugrave; confortevole rispetto a vetture di maggiori dimensioni.<h1>&Egrave; pi&ugrave; capiente ma insufficente per cinque</h1>Abbassando il divano si forma un vano di capienza adeguata (870 litri), profondo oltre un metro. Con 5 persone a bordo il bagagliaio ha invece una capacit&agrave; di soli 200 litri, &egrave; lungo poco pi&ugrave; di 40 cm, &egrave; largo un metro e non &egrave; ben accessibile, anche a causa del dislivello di 20 cm presente fra il piano di carico e la soglia del portellone. <img title="" alt="" src="https://www.auto.it/images/auto/63/C_3_Media_1338463_immagine.jpg" />

Quasi tutti i nuovi modelli, anche quelli dei segmenti inferiori, oggi sono dotati dell’ESP di serie. Tale scelta tecnica e di marketing coinvolge ormai la maggioranza delle utilitarie, anche se questo dispositivo incide in modo sensibile sul prezzo complessivo della vettura e in genere non è strettamente necessario, in virtù delle prestazioni limitate. La Kia, per potere essere ancora più competitiva con il listino della nuova Picanto, sul mercato da maggio, ha preferito inserire fra gli optional il sistema di controllo elettronico della trazione e della stabilità. Molti degli acquirenti probabilmente rinunceranno così all’ulteriore spesa di 400 euro per questo accessorio, che invece, come ormai l’ABS, dovrebbe diventare obbligatorio sulle nuove vetture, considerati i vantaggi che offre in termini di sicurezza nelle situazioni di emergenza. La Picanto 1.0 protagonista della prova, non equipaggiata con l’ESP, nel complesso si è dimostrata più che affidabile e sincera nel comportamento, ma è evidente che in caso di errori di guida o di pericoli imminenti proprio l’elettronica può trasformare il rischio di un grave incidente in un semplice attimo di paura superato senza conseguenze. L’efficace assetto morbido studiato per la Picanto rende comunque più facile la guida e più progressive tutte le reazioni: il tipico sottosterzo di potenza in curva delle trazioni anteriori si manifesta solo nella guida al limite, mentre il sovrasterzo in caso di brusco rilascio dell’acceleratore è davvero limitato e non può certo mettere in difficoltà il guidatore. Sul comportamento e sulla sicurezza di marcia incide poi la potenza ridotta della Picanto 1.0: 69 cv a 6200 giri. I maggiori appunti che si possono muovere all’utilitaria Kia riguardano proprio l’aspetto prestazionale, ma non per quanto riguarda la velocità e l’accelerazione, che sono adeguate per questa cilindrata, quanto per la risposta in ripresa, che è piuttosto lenta dai bassi regimi e rende più impegnativi i sorpassi. La Picanto mossa dal 3 cilindri a benzina di un litro ha toccato nel corso della prova i 163,8 km/h in quarta, una velocità elevata per questa cilindrata, nettamente superiore ai 153 all’ora dichiarati, mentre in quinta, la marcia “di riposo”, ha raggiunto i 148,3 km/h. Il tempo rilevato nell’accelerazione da 0 a 100 km/h, 14”44, è in linea con il dichiarato (14”40) ed è simile a quello registrato con utilitarie di cilindrata e potenza analoghe. Se in accelerazione la Picanto non è un “fulmine”, lo è ancora meno in ripresa, specie nel rapporto superiore: per passare da 80 a 120 km/h in quinta si impiegano infatti 30”01, mentre ne occorrono 25”55 da 40 a 80 km/h, che si riducono a 17”62 nello stesso allungo in quarta. Questi tempi sono da attribuire alla coppia non eccezionale (9,7 kgm a 3500 giri), con la ripresa che risulta piuttosto lenta fino al regime di 2000 giri del motore: occorre quindi fare attenzione nei sorpassi, passando casomai a un rapporto inferiore, operazione da effettuare spesso anche nei percorsi in salita. La quinta “di riposo” ha favorito il confort acustico e la riduzione dei consumi. Specie fino a 90 km/h la Picanto è silenziosa, con 63,8 decibel rilevati ai posti anteriori e 66,5 a quelli posteriori a 80 km/h costanti. Il tipico suono del 3 cilindri si avverte in accelerazione, mentre alle velocità più elevate la rumorosità aerodinamica, quella del motore e del rotolamento dei pneumatici si fanno sentire in modo progressivamente più sensibile, ma entro limiti più che accettabili per un’utilitaria. L’assetto morbido, a cui si deve l’evidente rollio, favorisce l’assorbimento delle asperità del fondo stradale. I consumi della Picanto 1.0 sono soddisfacenti e risultano più contenuti in città (14,355 km/litro) e alle andature meno elevate: si percorrono 21,105 km/litro viaggiando a 90 all’ora costanti in quinta. Relativamente ai consumi vanno segnalate la non eccezionale precisione dell’indicatore del carburante, specie quando si accende la spia della riserva, e la scarsa praticità del pulsante, inserito al centro del cruscotto, che permette di variare le indicazioni fornite dal computer di bordo, riportate nel piccolo schermo digitale posto nel cruscotto stesso. Da segnalare inoltre la ridotta visibilità delle informazioni fornite da questo e dall’altro visore digitale presente al centro della plancia. Nel complesso i comandi, la strumentazione e la posizione di guida risultano peraltro soddisfacenti per un’utilitaria, tenendo conto che tutto il progetto è stato sviluppato all’insegna del massimo contenimento dei costi. I rivestimenti, le imbottiture, la regolazione solo in altezza del volante, l’impianto Hi-Fi e le plastiche presenti nell’abitacolo seguono questa filosofia, ma il loro livello qualitativo è discreto. In linea con le aspettative anche la risposta dell’impianto frenante, di serie a dischi autoventilati anteriori e tamburi posteriori, mentre a richiesta, assieme all’ESP/ESC, vengono montati i dischi pieni posteriori: gli spazi di arresto sono contenuti (37,9 metri a 100 km/h) ed è buona la modulabilità, ma nelle frenate al limite la vettura tende a scomporsi leggermente. La Picanto risulta nel complesso maneggevole e facile da guidare, grazie alle dimensioni compatte, alla visibilità più che soddisfacente in tutte le direzioni e allo sterzo servoassistito, che è abbastanza preciso e assicura un diametro di sterzata contenuto: 9,8 metri. È buona anche la manovrabilità del cambio manuale a 5 rapporti, con quarta marcia di potenza. <img title="" alt="" src="https://www.auto.it/images/auto/72/C_3_Media_1338472_immagine.jpg" />

La nuova Picanto mantiene l’impostazione tecnica della serie precedente: il passo è stato allungato di 15 mm (è ora 2385 mm) per migliorare l’abitabilità e il comportamento stradale, mentre tutte le caratteristiche sono state aggiornate per rendere più sicura e affidabile la vettura. Sono state riviste le sospensioni, adottando un assetto più morbido che ha migliorato il confort e ridotto il sottosterzo, mentre la scocca è stata irrigidita. Le vere novità riguardano però il motore: il 4 cilindri di 1 litro, da 62 cv, del modello precedente è stato sostituito dal nuovo 3 cilindri della serie Kappa di 998 cm3, che sviluppa 69 cv a 6200 giri e ha una coppia massima di 9,7 kgm a 3500 giri. Questo motore, che sarà poi disponibile nella versione a GPL e in quella sovralimentata, è caratterizzato da soluzioni tecniche particolarmente interessanti e inusuali per un’utilitaria, a cominciare dal blocco in alluminio dal peso di soli 15 kg, per poi passare ai due alberi a camme in testa che azionano le quattro valvole per cilindro. I variatori di fase, per lo scarico e l’aspirazione, sono l’altra chicca per un motore di questa cilindrata, che risulta così parco nei consumi e poco inquinante, con solo 99 g/km di emissioni di CO2, ma si è rivelato troppo lento in ripresa. Il cambio manuale a 5 rapporti, l’impianto frenante a dischi anteriori e tamburi posteriori e lo sterzo a servoassistenza elettrica non presentano caratteristiche di particolare rilievo ma risultano validi e funzionali. Da segnalare invece la disponibilità solo come optional dell’ESP <img title="" alt="" src="https://www.auto.it/images/auto/66/C_3_Media_1338466_immagine.jpg" />

Kia Picanto 1.0 Style: a caccia di Panda

Interni

Design più convincente

Posto guida adeguato

È più capiente ma insufficente per cinque

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