Volkswagen Maggiolino Cabriolet 1.6 TDI, aperta per ferie

Volkswagen Maggiolino Cabriolet 1.6 TDI, aperta per ferie
Costruita con cura e sfruttabile in tutte le stagioni, ha uno stile ancor più accattivante rispetto al passato. Conquista sia i giovani, sia i nostalgici con pacchetti come quello della nostra “50s”

di Saverio Villa

22.09.2013 ( Aggiornata il 22.09.2013 14:58 )

Design

Inutile dire che, come accade su tutte le auto scoperte di questa categoria, i posti posteriori sono solo due anziché tre (una mosca bianca, però, esiste: la Citroën DS3 Cabrio) e non offrono la stessa ricettività di una berlina. Del resto, il vano per il ricovero della capote ripiegata e del relativo meccanismo, oltre che, nel caso specifico, per il sistema che proietta all’esterno i roll-bar in caso di ribaltamento, sottrae spazio e impone schienali più verticali della norma.

Comunque sulla Maggiolino Cabriolet, anche due adulti viaggiano in modo dignitosissimo, senza neppure toccare il rivestimento interno della capote con la testa. Se proprio vogliamo muovere un appunto, per loro non sono previsti comandi per gli alzacristalli posteriori, quindi per aprire e chiudere i finestrini devono usufruire della cortesia di chi siede davanti. Il volume del bagagliaio, che non varia in funzione della posizione della capote, raggiunge i 225 litri (25 meno della Maggiolino berlina, 155 meno della Golf): è un valore ragionevole e permette di caricare parecchio, però l’imboccatura piccola ostacola le operazioni, tanto è vero che, talvolta, può essere più utile abbattere i due semischienali posteriori e passare dall’interno dell’abitacolo. Un’alternativa, che tra l’altro, viene facilitata dal sistema efficace di sblocco rapido degli schienali stessi.

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