Mini Countryman Cooper S, nel fango con glamour

Mini Countryman Cooper S - Prova

di Redazione

09.11.2013 ( Aggiornata il 09.11.2013 12:59 )

Rilevamenti e Tecnica

Disponibile soltanto sulle versioni Cooper D e Cooper S (rispettivamente 1.700 e 1.550 euro più della trazione anteriore), la 4x4 della Countryman sfrutta l’esperienza maturata da BMW con venticinque anni di xDrive. Troviamo dunque un giunto centrale elettromagnetico che, lavorando di concerto con il controllo di stabilità DSC, trasferisce in maniera ottimale la coppia sui due assali; la ripartizione standard prevede un 50- 50, ma si può arrivare anche al 100 per cento verso le ruote posteriori in casi estremi. Le Mini con trazione ALL4 prevedono una taratura specifica dell’assetto e la Cooper S a sua volta si distingue per un set- up leggermente più rigido, che può essere reso ancor più dinamico attraverso l’opzionale assetto sportivo che ribassa la carrozzeria di 10 mm. Lo schema sospensioni prevede un classico McPherson all’avantreno e un raffinato multilink, del tutto simile a quelli impiegati sulle BMW, per il retrotreno. Aumenta, rispetto alle altre Mini, il diametro dei dischi freno per adeguarsi alla massa, con 307 mm davanti e 280 dietro nel caso della Cooper S.
Sotto il cofano troviamo la versione recentemente rivista del “millesei” turbo iniezione diretta. Prevede l’alzata delle valvole integralmente variabile, senza l’ausilio della farfalla; in sostanza, il sistema Valvetronic BMW. I benefici sono un riempimento ottimale e una riduzione dei consumi. Con 184 cavalli, il 1.6 con turbina twin scroll ha una coppia di 24,5 kgm che è innalzabile per alcuni secondi, attraverso l’overboost (la pressione sale da 0,8 a 1 bar), a 26,5 kgm compresi fra 1700 e 4500 giri. Accoppiato al “millesei” troviamo il cambio meccanico a 6 marce con la stessa rapportatura delle altre Mini, mentre a richiesta (1.650 euro) c’è l’automatico Steptronic sempre a 6 marce.
Molto interessante anche il comparto multimediale, a patto di aprire il portafogli: optando per la Radio Visual Boost (990 euro) o per il navigatore Business (1.600), si avrà accesso a una serie infinita di possibilità specie se siete utenti Apple. Collegando infatti un iPhone o un iPod touch, si potrà naturalmente visualizzare sul display da 6,5” le proprie playlist musicali, con tanto di copertine album in coverflow, ma addirittura si potrà accedere alla libreria video, dai podcast ai filmati personali da ammirare sullo schermo a centro plancia. Ma non è finita. C’è anche Mini Connected, una piattaforma per far dialogare al meglio l’iPhone con la vostra Mini. Scaricando dall’App Store l’applicazione gratutita Mini Connected e dotando la vettura dell’omonimo accessorio (260 euro), una volta connesso il telefono all’auto potrete avere accesso ad alcuni dati sulla vettura (chilometraggio, litri nel serbatoio, autonomia...), ma soprattutto accedere alle web radio, ai feed RSS e agli account dei social network, al momento solo Twitter ma a breve anche Facebook. Mini Connected è infatti un’applicazione in continua evoluzione che renderà disponibili le ricerche di Google, news e dialogo fra un’auto e l’altra.
 

Mini Countryman Cooper S - Prova

  • Link copiato

Mini Countryman Cooper S, nel fango con glamour

Torna su

Commenti

Leggi auto.it su tutti i tuoi dispositivi

Auto, copertina del meseAuto, copertina del meseAuto, copertina del mese