        Tuning affilato, secondo tradizione per Novitec, specialista del settore, per McLaren Artura, la High-Performance Hybrid Supercar della Casa di Woking. Una elaborazione a tuto tondo, per forma e sostanza, che non riguarda soltanto l&rsquo;aumento di 35 cavalli, da 700 a 735 del powertrain che ha come grande protagonista il V6 twin turbo.  Una Artura pi&ugrave; prestante Nuove le molle che rendono l&rsquo;assetto ancora pi&ugrave; estremo e pure lo scarico sportivo, a richiesta anche in inconel, la superlega usata anche in Formula Uno. L&rsquo;aggiornamento aerodinamico presenta dettagli raffinati, che esaltano l&rsquo;estetica, compresa la livrea nera, e l&rsquo;aerodinamica della vettura. Rinnovati il cofano, l&rsquo;ala posteriore, lo splitter anteriore, elementi dei paraurti. Finiture in carbonio invece per le prese d&rsquo;aria. Spiccano anche i nuovi cerchi forgiati, ideati in sinergia con lo specialista Vossen. L&rsquo;accesso in abitacolo &egrave; personalizzato dalle soglie con la scritta Novitec. Potrebbe interessarti: McLaren Artura Spider, la prova di Auto       

Guadagna 35 cavalli, ma soprattutto beneficia di un'estetica e di un'aerodinamica pi&ugrave; elaborate

McLaren Artura, cura speciale con il tuning Novitec

L&rsquo;anti-Ferrari 296 era stata messa sul mercato un paio d&rsquo;anni fa forse a tappe forzate per rispondere alla Casa del Cavallino sul fronte delle sportive a 2 posti con motore centrale e powertrain plug-in hybrid. Il costruttore di Woking approfitta ora del lancio della Spider per portare aggiornamenti interessanti anche per la sorella Coup&eacute;. L&rsquo;elemento pi&ugrave; evidente &egrave; l&rsquo;aumento della potenza del motore, che ora arriva a 700 cv, prima erano 680. Questo aggiornamento del software del motore, che ha pure migliorato la curva di coppia, sar&agrave; reso disponibile anche per chi ha acquistato in precedenza una Artura Coup&eacute;. Rilevanti sono poi anche gli interventi a livello telaistico, nella parti strutturali per migliorare la rigidit&agrave; e, di conseguenza, la precisione di guida, come pure le sospensioni sono state evolute per garantire, a seconda dei programmi, pi&ugrave; comfort o pi&ugrave; sportivit&agrave;. Su una vettura aperta &egrave; molto importante il sound e cos&igrave; si &egrave; lavorato sulle valvole allo scarico per rendere ancora pi&ugrave; entusiasmante la guida. Un&rsquo;altra area sulla quale si sono impegnati molto &egrave; quella dell&rsquo;aerodinamica: pulire al massimo i flussi attorno al corpo vettura in una spider significa ridurre, quando si viaggia a tetto aperto, i vortici che arrivano anche in abitacolo, inoltre si migliora il comfort acustico. E&rsquo; stata pure migliorata l&rsquo;efficienza aerotemica per avere un pi&ugrave; efficace raffreddamento di motore e freni sia anteriori sia posteriori.&nbsp;    Regina nel peso  La versione Spider d&rsquo;Artura ha un tetto che si apre in 11 secondi, anche in movimento, a una velocit&agrave; fino a 50 km/h. Per ottenere ci&ograve; sono stati adottati otto motorini attuatori, che sono gli unici responsabili dell&rsquo;aumento di peso (62 kg) della vettura, che &egrave; arrivata cos&igrave; a 1.457, contro i 1.540 della 296 GTS, diretta rivale che resta &ndash; va detto &ndash; in vantaggio evidente per la potenza, che &egrave; di 830 cv. Il tema del peso ci porta alla batteria del sistema plug-in: l&rsquo;accumulatore pesa 88 kg e ha una capacit&agrave; di 7,4 che, secondo i dati della Casa, permettono un&rsquo;autonomia in elettrico di 33 km, valori sempre ottimistici. Mentre il motore elettrico ha un peso di 15,4 kg. Interessante &egrave; il fatto che la vettura &egrave; dotata di un programma che, quando si parte, fa muovere l&rsquo;auto solo con la propulsione elettrica, finch&eacute; non si accelera con decisione. Guidarla poi col tetto aperto &egrave; un&rsquo;esperienza per la quale vi rimandiamo al video&hellip;  Auto &egrave; anche su YouTube, seguici e attiva la campanella per non perdere le notifiche 

A due anni dall&rsquo;arrivo della coup&eacute;, la Casa inglese sfodera ora anche la versione aperta della sua 2 posti plug-in e aggiunge aggiornamenti importanti che rendono anche la sorella chiusa pi&ugrave; performante

McLaren Artura Spider, pi&ugrave; potente e leggera per battere la Ferrari

Gli appassionati di vetture da corsa avranno sicuramente sentito parlare della spettacolare Lanzante McLaren Senna GTR LM 25. L&#39;esclusivo modello rappresenta un tributo unico a uno dei momenti pi&ugrave; iconici della storia dell&#39;automobilismo. Realizzato dalla celebre azienda inglese Lanzante&nbsp;per celebrare il 25&deg; anniversario della vittoria di McLaren a Le Mans del 1995 con la F1 GTR, questo particolare modello &egrave; stato prodotto in soli sette esemplari. Tra questi, ce n&#39;&egrave; uno ulteriormente esclusivo: si tratta dell&#39;unico esemplare omologato per la circolazione stradale nel Regno Unito.    Lanzante McLaren Senna GTR LM 25, auto da corsa targata    Questo modello specifico di Senna GTR LM 25 non &egrave; solo un&#39;auto, ma un vero pezzo di storia su quattro ruote. Ispirata alla famosa F1 GTR della Tokyo Ueno Clinic, che ha conquistato la vittoria a Le Mans, la vettura sfoggia carrozzeria in tinta grigio chiaro che la rende immediatamente riconoscibile agli appassionati. Il &ldquo;tributo&rdquo; si estende oltre la verniciatura: cerchi leggeri in alluminio forgiato e fibra di carbonio, l&#39;iconico marchio della Tokyo Ueno Clinic dietro le portiere e il numero di gara &quot;59&quot;, inciso sul vetro inferiore della portiera, celebrano e valorizzano l&rsquo;eredit&agrave; del marchio di Woking.  Interni racing    L&#39;abitacolo della LM 25 riflette ulteriormente l&#39;eredit&agrave; delle corse con diversi miglioramenti realizzati su misura. Ne sono un esempio i sedili da corsa in fibra di carbonio, che riprendono quelli della F1 GTR, abbinati a cinture a quattro punti color blu. I pedali dorati forati aggiungono un tocco di opulenza e di performance, mentre il volante, anch&#39;esso realizzato in fibra di carbonio, combina appeal estetico a leggerezza e funzionalit&agrave;. La hypercar presenta, inoltre, una replica della decalcomania delle verifiche tecniche sulla paratia posteriore, un cenno alla sua ispirazione per la vittoria a Le Mans.  Sar&agrave; battuta all&rsquo;asta  Con meno di 2.000 km percori e una manutenzione impeccabile, compreso un recente tagliando nel settembre 2023, l&rsquo;esclusiva McLaren Senna GTR LM 25 by Lanzante &egrave; pronta a catturare l&#39;attenzione di collezionisti e appassionati alla prossima asta, programmata da RM Sotheby&#39;s per il 10 maggio. Il prezzo di vendita previsto &egrave; compreso tra 1,4 e 1,6 milioni di euro: una cifra&nbsp;riflette sia l&#39;esclusivit&agrave; dell&#39;auto che la sua storia. Completa di documentazione originale, di cuffie interfono per comunicare in velocit&agrave; e di utensili dedicati, questa McLaren non &egrave; solo un veicolo: &egrave; una vera e propria leggenda da corsa adattata alla strada, pronta a continuare il suo viaggio nelle mani di qualcuno che ne apprezzi la ricca storia e l&#39;impareggiabile tecnica. 

All&#39;asta da RM Sotheby&#39;s, &egrave; l&#39;unica tra le sette prodotte omologata per la circolazione stradale nel Regno Unito Prezzo stimato? Circa 1,5 milioni

Lanzante McLaren Senna GTR LM 25, all&rsquo;asta l&rsquo;unica stradale

Non saranno i 62 kg in pi&ugrave;, dovuti alla capote e al meccanismo di apertura, a modificare le caratteristiche dinamiche della McLaren Artura Spider rispetto alla gemella coup&eacute;. Sceglierla &quot;scoperta&quot; o chiusa &egrave; questione essenzialmente di gusti. Si pu&ograve; gi&agrave; ordinare in Italia, con prezzi che partono da 276 mila euro, contro i 250.900 euro della Artura 2025, oggetto di un aggiornamento sulla scia dei contenuti migliorati con il progetto Spider.  Quali? Ad esempio una velocit&agrave; di cambiata del 25% superiore, merito della messa in pressione della frizione &quot;in stand by&quot; del cambio doppia frizione 8 marce. Questo fa s&igrave; che l&#39;innesto del rapporto successivo avvenga ancora pi&ugrave; velocemente.&nbsp;    Motore V6 e una manciata di cavalli in pi&ugrave;  Altri accorgimenti - disponibili anche ai gi&agrave; possessori di McLaren Artura - hanno interessato la mappatura del propulsore, con un&#39;erogazione differente e 20 cavalli in pi&ugrave; espressi dal motore termico V6 3 litri twin turbo. Artura Spider porta la soglia a 700 cavalli, invariata la coppia di sistema pari 725 Nm e la potenza prodotta dall&#39;elettrico: 95 cavalli (225 Nm). Un sistema ibrido con batteria da 7,4 kWh e in grado di percorrere fino a 33 km in modalit&agrave; elettrica.  Tra le possibilit&agrave; di personalizzazione della supercar inglese, spazio al tetto elettrocromico, a oscuramento variabile, alternativa al tetto rigido tradizionale. Entrambi si aprono in 11&quot; anche in movimento, fino a 50 km/h.  Peso contenuto nonostante la trasformazione Spider  McLaren sottolinea l&#39;attenzione al peso sul progetto Artura Spider, che arriva a essere fino a 83 kg pi&ugrave; leggero delle dirette rivali con i suoi 1.457 kg a secco nella configurazione pi&ugrave; leggera (1.560 kg con liquidi e il 90% del pieno). Quali sono queste rivali? Il riferimento assoluto &egrave; nella Ferrari 296 GTS, sebbene sia un metro di paragone impegnativo per Artura Spider, per il diverso posizionamento di prezzo (320 mila euro per la Rossa) e le potenze in gioco (830 cavalli).  Una cura sulle masse della McLaren che pu&ograve; essere ulteriormente affinata con chicche come i dadi ruota in titanio, &quot;ben&quot; 400 grammi pi&ugrave; leggeri della bulloneria di serie. In fase di progetto, invece, i tecnici hanno ottimizzato il cablaggio del sistema elettrico, arrivando a diminuirne l&#39;impiego del 25%.  Prestazioni super per la Artura scoperta  Ma quanto va forte una Artura Spider? I numeri sono pressoch&eacute; sovrapponibili alla coup&eacute;: 330 orari di velocit&agrave; massima, 3 secondi netti sullo 0-100 orari. In 8&quot;4 si &egrave; ai 200 orari e i 300 si toccano dopo 21&quot;6 dallo scatto da fermo.  Sui 700 cavalli di apporto del sistema ibrido, il motore V6 3 litri sviluppa 605 cavalli ed &egrave; installato su dei supporti modificati con Artura Spider e destinati anche alla proposta coup&eacute; 2025.&nbsp; Le prime consegne dei due modelli sono previste a partire dalla seconda met&agrave; dell&#39;anno. 

Velocissima e con maggiore autonomia in elettrico, la Artura Spider introduce aggiornamenti &nbsp;disponibili anche sulla coup&eacute;. La presenza del tetto rigido rimovibile (e apribile) incide marginalmente sul peso

McLaren Artura Spider, gi&ugrave; il tetto non le prestazioni

Dopo 4 anni di carriera, la McLaren GT va in pensione, e la Casa inglese non ha perso tempo nel presentare la sua erede dichiarata: GTS, con meno peso e pi&ugrave; potenza. &quot;Superleggera&quot;, come la definiscono a Woking. Un modello stilisticamente pi&ugrave; aggressivo della GT, pi&ugrave; prestazionale, concepito comunque per conferire anche comfort di guida. Insomma, una granturismo.    McLaren GTS, meno peso grazie al carbonio  Partiamo dal telaio, una monoscocca in fibra di carbonio, robusto e ultraleggera, con la rigidit&agrave; richiesta da una supercar a motore centrale. Il tetto &egrave; realizzato in fibra di carbonio riciclata, una delle tante soluzioni di risparmio di peso, che arriva complessivamente a 1.520 kg. Nella parte anteriore, aggiornato il paraurti con prese d&#39;aria scolpite e pronunciate. Le alette di aspirazione possono essere (in opzione) in fibra di carbonio lucida, conferendo cos&igrave; un aspetto pi&ugrave; aggressivo.  Sui parafanghi posteriori, nuove prese d&#39;aria pi&ugrave; alte, anch&#39;esse disponibili in fibra di carbonio lucida. Dietro, doppio diffusore e doppi scarichi. Per questi ultimi, di serie la GTS propone una finitura nera per i terminali, ma anche per le calotte degli specchietti e le cornici dei finestrini. Le opzioni in fibra di carbonio includono un pacchetto sottoscocca, che comprende lo splitter anteriore, le minigonne, il diffusore e il paraurti posteriore.  Tecnologia e impianto frenante  Saliamo a bordo. In tutto l&#39;abitacolo trovano spazio interruttori e controlli in alluminio lucidato e zigrinato, anche per le palette del volante, insieme alle cornici nere lucide per lo schermo dell&#39;infotainment, il selettore del cambio sulla console centrale, gli alloggiamenti delle bocchette dell&#39;aria e gli interruttori dei finestrini. I pacchetti opzionali in fibra di carbonio includono la chiusura del volante con finitura in carbonio satinato, le palette del cambio allungate e le cornici interne, oltre alle finiture dei brancardi con il marchio McLaren. Di serie, i sedili Comfort sono rivestiti in pelle Nappa con il volante anch&#39;esso in pelle.  Due, gli allestimenti: Performance &egrave; pi&ugrave; sportivo, con sedili rivestiti in pelle Softgrain Aniline e Alcantara nei colori Jet Black o Barolo, con profili a contrasto; TechLux &egrave; invece pi&ugrave; elegante. Il display della strumentazione digitale misura 10,25&quot;, presente anche un sistema di infotainment touchscreen centrale da 7&quot;, con orientamento verticale. Come optional &egrave; disponibile un sistema audio premium Bowers &amp; Wilkins composto da 12 altoparlanti, insieme a woofer sub-bassi in fibra di carbonio e unit&agrave; di trasmissione midrange in kevlar.Ci sono 6 colori per l&#39;illuminazione ambientale, mentre la luce naturale offerta dal tetto panoramico in vetro &egrave; disponibile con un pannello vetrato elettro cromico, che sostituisce il tetto in fibra di carbonio composito nero lucido di serie.  Il cerchione di serie per la GTS &egrave; in lega forgiato a 10 doppie razze. Disponibili in optinal i nuovi bulloni di bloccaggio in titanio, pi&ugrave; leggeri del 35% rispetto ai bulloni standard. Gli pneumatici sono i Pirelli P Zero. Per quanto riguarda i colori, oltre alla gamma gi&agrave; esistente, nuova GTS propone le nuove verniciature Mantis Green, Tanzanite Blue e Ice Silver, senza dimenticare il colore esclusivo per questo modello a partire dal lancio, ovvero Lava Grey, una finitura metallizzata che incorpora una macchia rossa che cattura la luce per creare un effetto distintivo che la distingue dalle altre tonalit&agrave; di grigio.  L&#39;impianto frenante prevede dischi freno da 390 mm all&#39;anteriore e 380 mm al posteriore, tutti in carboceramica, e pinze leggere in alluminio a sei pistoncini (quattro pistoncini nella parte posteriore).  McLaren GTS, le prestazioni  E veniamo alla parte pi&ugrave; interessante. McLaren GTS monta il V8 biturbo&nbsp;M840TE da 4 litri della GT, ma portato a 635 cv a 7.500 giri/min, 15 cv in pi&ugrave; forniti dalla maggiore coppia dell&#39;albero motore, quest&#39;ultima resa possibile da una fasatura della combustione pi&ugrave; aggressiva e da una fasatura di accensione rivista. Il launch control &egrave; di serie; quando attivato, la GTS accelera da 0 a 100 km/h in 3,2 secondi e da 0 a 200 km/h in 8,9 secondi. La velocit&agrave; massima &egrave; di 326 km/h. La trasmissione SSG &egrave; a 7 velocit&agrave;.  Le modalit&agrave; di guida sono tre. Quella base &egrave; la Comfort, poi c&#39;&egrave; Sport e Track, quest&#39;ultima pensata per un uso in pista. A proposito di guida dinamica, la GTS introduce elementi importanti come il sistema di sterzo elettroidraulico, le sospensioni di serie con smorzamento adattivo con controllo proattivo degli ammortizzatori, e il potente impianto frenante carboceramico cui abbiamo accennato.  McLaren 750S, il nuovo missile terra-terra di Woking 

La nuova granturismo fa ampio uso della fibra di carbonio e monta il V8 biturbo 4 litri da 635 cavalli: prestazioni ancora pi&ugrave; da brivido

McLaren GTS, la GT superleggera e pi&ugrave; potente

Mettetevi pure a cercare tra dati e schede tecniche, ma trovare una supercar stradale con un peso di 1.277 kg &egrave; una mission impossible. E si sa che la guidabilit&agrave; &egrave; figlia anche della leggerezza. Ecco la McLaren 750S &egrave; diventata 30 kg pi&ugrave; leggera della 720S di cui raccoglie l&rsquo;eredit&agrave;. Ma l&rsquo;evoluzione ha riguardato anche il motore che ha guadagnato 30 cv, arrivando a quota 750, come sottolinea il nome dell&rsquo;auto.  Un missile tra i cordoli  Questi numeri ci portano subito al rapporto peso potenza di 1,7 kg/cv, un risultato notevole. La leggerezza della 750S deriva dalla scocca in fibra di carbonio, rimasta invariata rispetto alla 720S, gudagani di peso sono stati poi fatti su cerchi, sedili e scarichi. Ok la potenza e il peso contenuto, ma serve anche l&rsquo;aerodinamica per andare forte. Be&rsquo;, al primo colpo d&rsquo;occhio, la 750S pu&ograve; apparire simile alla progenitrice. Invece con alcuni interventi ben dosati il carico aerodinamico &egrave; aumentato del 5%. Notevole &egrave; stato anche il lavoro anche sulle sospensioni, che riescono a permettere di godersi la vettura pure quando si va a spasso ad andature pi&ugrave; che turistiche. Ora per&ograve; allacciate le cinture e venite in pista con noi sulla 750S.  Il resto del servizio vi aspetta sul prossimo numero di Auto. 

L&rsquo;appuntamento sulla pista dell&rsquo;Estoril con la neonata McLaren 750S era statoriservato a poche testate e noi di Auto c&rsquo;eravamo a provare questa supercar che, col peso di soli 1277 kg e 750 cv, &egrave; davvero un&rsquo;auto particolare

McLaren 750S, la prova in pista per pochi eletti

        McLaren 750S 3-7-59 Theme &egrave; una serie speciale che spicca per il lavoro realizzato dagli esperti tecnici di verniciatura della divisione McLaren Special Operations (MSO). Si tratta di un omaggio al primato nella "Triple Crown" titolo non ufficiale per le vittorie alla 500 Miglia di Indianapolis, al Gran Premio di Monaco e alla 24 Ore di Le Mans. La 750S 3-7-59 Theme si inserisce nelle celebrazioni che segnano il 60&deg; anniversario della fondazione della Casa, nel 1963. La vettura &egrave; stata presentata al Velocity Invitational in California dal pilota McLaren F1 Lando Norris, dal pilota McLaren IndyCar Pato O'Ward e dall'ex pilota della McLaren F1 Derek Bell.  McLaren: speciali per pochissimi, gi&agrave; assegnate La lavorazione della livrea richiede pi&ugrave; di 1.200 ore di lavoro di verniciatura, incorporando pi&ugrave; di 20 colori. Saranno realizzati solo 6 esemplari per altrettanti clienti su coup&eacute; 750S e Spider 750S, tutti gi&agrave; venduti. Il tema della livrea &egrave; un riferimento ai numeri di gara dalle McLaren trionfanti nella tre gare. Il "3" sulla M16D guidata alla Indy 500 del 1974 da Johnny Rutherford, il &ldquo;7&rdquo; della vittoria a Monaco di Alain Prost che vinse con la MP4/2 nel 1984 e il "59" della F1 GTR portata alla vittoria a Le Mans nel 1995 da Yannick Dalmas, Masanori Sekiya e JJ Lehto. La McLaren 750S &egrave; spinta dal V8 bi-turbo da 4.0 litri che eroga ora 750 cavalli di potenza e 800 Nm di coppia. Dispone di mono-scocca in fibra di carbonio che limita il peso a 1.277 kg. Eccezionale l'accelerazione da 0-100 km/h in 2,8 secondi e da 0-200 km/h in 7"2. Sei chicche speciali. Potrebbe interessarti: Jenson Button vende la sua McLaren P1, ma il prezzo &egrave; folle&nbsp;       

Solo sei esemplari per omaggiare la "Triple Crown" per le vittorie alla 500 Miglia di Indianapolis, al Gran Premio di Monaco e alla 24 Ore di Le Mans

McLaren 750S 3-7-59 Theme, sei gemme speciali

        Tra le tante auto di vip che si trovano in vendita online, tra le ultime la Ferrari appartenente a Rod Stewart, c'&egrave; quella del&nbsp; grande appassionato di auto di lusso ed l'ex pilota Jenson Button, il quale ha deciso di mettere in vendita su Pistonheads.com una delle sue auto da collezione. Si tratta di una McLaren P1, una delle prime hypercar ibride prodotte che si distingue per la sua modalit&agrave; Race 2, sviluppata appositamente per l'ex campione del mondo, nonch&eacute; per le sue specifiche caratteristiche.  Semi nuova e guidata da un campione La McLaren P1 in questione &egrave; equipaggiata con cerchi forgiati di precisione con specifiche MSO, un impianto frenante carboceramico dotato di pinze gialle e fibra di carbonio per la carrozzeria. Prima di metterla in vendita, Button ha guidato questa P1 per circa 800 chilometri, mentre il suo attuale possessore ne ha aggiunti ulteriori 2.500. La vettura &egrave; anche stata recentemente sottoposta a una manutenzione. Il prezzo &egrave; di 1.400.000 sterline, circa 1.613.276 euro: la cifra &egrave; altissima, ma &egrave; necessario riconoscere che si tratti di una delle hypercar pi&ugrave; prestigiose e potenti mai costruite, con un'attenzione al dettaglio nel processo di produzione pressoch&eacute; estrema e che sul suo sedile di guida ha viaggiato un campione del mondo e icona dell'automobilismo. Castagna Vittoria all'asta: l'esemplare unico sar&agrave; a Milano AutoClassica       

L'hypercar &egrave; attualmente inserzionata sul sito Pistonheads.com al prezzo di oltre 1 milione e 600 mila euro: l'esemplare &egrave; stato sviluppato appositamente per l'ex campione del mondo

Jenson Button vende la sua McLaren P1, ma il prezzo è folle

        McLaren Automotive, rinomato costruttore britannico di supercar e hypercar di lusso, ha stretto un'importante partnership con Tenneco, (azienda tra i leader mondiali nel campo dei prodotti automobilistici di primo equipaggiamento e aftermarket) annunciando Monroe come fornitore ufficiale di Sospensioni Intelligenti. Ci&ograve; segna l'ulteriore evoluzione di una relazione che ha gi&agrave; visto Monroe e McLaren collaborare con successo per oltre un decennio. I sistemi CVSA2 e CVSA2/Kinetic H2, tecnologicamente avanzatissimi, contribuiscono alla proverbiale dinamica di guida delle vetture di Woking. McLaren e Monroe, sospensioni intelligenti  L'alleanza tra McLaren Automotive e Monroe ha radici profonde, risalenti al 2011 con l'introduzione delle sospensioni Kinetic sulla 12C, prima vettura stradale del marchio. Da allora, gli ingegneri di entrambe le aziende hanno collaborato in sinergia per sviluppare e implementare soluzioni sospensive sempre pi&ugrave; avanzate: oggi, le vetture "made in Woking" possono contare sulle tecnologie Monroe Intelligent Suspension CVSA2 e CVSA2/Kinetic. La prima, adottata su 540C, 570GT, 570S, 600LT, GT e Artura, sfrutta ammortizzatori dotati di due valvole che regolano in tempo reale lo smorzamento in base a numerosi parametri, tra cui angolo di sterzo, velocit&agrave; e spostamento del corpo vettura: il risultato &egrave; una guida precisa, sicura e confortevole al tempo stesso. Il sistema Monroe Intelligent Suspension CVSA2/Kinetic, ancora pi&ugrave; avanzato, aggiunge il sistema idraulico di controllo del rollio, alzando ulteriormente l'asticella nella guida pi&ugrave; sostenuta (per esempio utilizzando l'auto su circuito). Tale tecnologia &egrave; presente sui modelli pi&ugrave; esclusivi della gamma, tra cui 750S, 765LT, Elva, P1TM, PM1 GTR, Senna e Speedtail. Un occhio al futuro: promessa di innovazione continua  La scelta di collaborare con Monroe dimostra l'impegno di McLaren Automotive a rimanere all'avanguardia nell'industria automobilistica. Ogni veicolo McLaren &egrave; frutto di una meticolosa attenzione ai dettagli e di una passione inarrestabile per l'innovazione. Tale spirito pionieristico si riflette nella storia e nel portfolio di McLaren, dalla leggendaria McLaren F1 alla rivoluzionaria suercar ibrida McLaren P1. E con l'introduzione dell'Artura, la nuova supercar ibrida ad alte prestazioni, McLaren ha ancora una volta riaffermato il suo impegno per un futuro elettrificato.       

Il legame tra le due aziende ha radici profonde: nel 2011 l'introduzione delle sospensioni Kinetic su 12C, estese oggi a tutta la gamma con le CVSA2

McLaren e sospensioni intelligenti Monroe, partnership ufficiale

        Quanti unboxing avete visto su YouTube? Infiniti, certamente: smartphone, computer, elettrodomestici di ogni tipo, borse&hellip; qualsiasi cosa insomma. Ma raramente vi sar&agrave; capitato di vedere l&rsquo;unboxing di un&rsquo;auto e, sicuramente, non ne avete mai visto uno di una supercar da 4 milioni di dollari. Ebbene, &egrave; arrivato il momento di colmare questa lacuna. &nbsp; Una monoposto molto speciale A portare su YouTube l&rsquo;unboxig della sportivissima (non pu&ograve; circolare in strada ma solo in pista) McLaren Solus GT &egrave; il canale Supercar Blondie, noto agli appassionati del settore per le meraviglie che riesce a mostrare e recensire. E anche questa volta, ha fatto centro con una monoposto da mille e una notte e molto esclusiva: &egrave; stata prodotta in soli 25 esemplari. Quella che vedete nel video &egrave; la numero 13, notoriamente un numero fortunato, cos&igrave; come il cliente che potr&agrave; parcheggiarla nel suo garage (verosimilmente insieme a svariati altri bolidi). &nbsp; 840 cavalli di puro divertimento Resa possibile dalla grande esperienza di McLaren nella progettazione di auto sportive, supercar e hypercar, la Solus GT rappresenta la quintessenza della dedizione della casa automobilistica per le corse e la guida in pista. Essenzialmente &egrave; una monoposto con un cockpit chiuso e un tetto con un design molto aerodinamico. Creata senza compromessi legati alle regolamentazioni stradali o delle competizioni automobilistiche, l&rsquo;esclusiva vettura monoscocca ospita un motore V10 da 5,2 litri aspirato, capace di superare i 10.000 giri/minuto e di erogare oltre 840 cavalli di potenza. Spoglio di ogni inutile accessorio, aria condizionata a parte, ha un peso inferiore ai 1.000 kg e una deportanza di 1.200 kg, per offrire un'esperienza di guida il pi&ugrave; possibile simile a quella di una monoposto di Formula 1. Gli ingegneri di McLaren ci saranno riusciti? Noi pensiamo di s&igrave;.        

La monoposto, prodotta in soli 25 esemplari, &egrave; un concentrato di divertimento. Nessun compromesso, nemmeno sul prezzo: solo prestazioni e piacere di guida per chi pu&ograve; permettersela

“Unboxing” della McLaren da 4 milioni di dollari

        Chi ha la fortuna di poter spendere dai 300mila ai 350mila euro per un'auto, si trover&agrave; di fronte a un bivio: acquistare una supercar tutta nuova oppure una usata ma appartenuta a un 9 volte campione del mondo rally? Privilegi riservati a chi il prossimo 15 settembre si recher&agrave; a St. Moritz all'asta di RM Sotheby's per provare ad aggiudicarsi la McLaren 675 LT Spider di Sebastien Loeb.  V8 biturbo da 666 cv Basato sulla stessa piattaforma della 650S, la 675LT &egrave; ispirata alla F1 GTR, con l'iconica carrozzeria a coda lunga. Il modello in questione &egrave; del 2017, ed &egrave; stato aggiornato con dischi freno carboceramici pi&ugrave; grandi, cerchi in lega leggeri a 10 razze forgiati e un maggiore utilizzo della fibra di carbonio. Grazie a questi aggiornamenti e al gi&agrave; leggero telaio in composito di carbonio, la 675LT Coup&eacute; pesava a secco 1.230 kg, mentre la Spider aggiungeva altri 40 kg alla vettura.Nonostante questo piccolo aumento di peso, la 675LT Spider, grazie al suo V8 biturbo da 666 cv, pu&ograve; accelerare da 0 a 100 km/h in soli 2,9 secondi, per una velocit&agrave; massima di 326 km/h. McLaren Artura, spettacolari drift per i 60 anni della Casa VIDEO Quella di Loeb &egrave; una delle 500 McLaren 675LT Spider. Il pilota francese la acquist&ograve; nel 2019 e ci ha percorso soltanto 8.840 km. L'auto &egrave; mantenuta benissimo. Il colore della carrozzeria &egrave; Chicane Gray, completato da interni neri e arancioni e da pinze dei freni arancioni. &Egrave; inoltre dotata di un volante a tre razze rivestito in Alcantara con palette in fibra di carbonio per gestire il cambio a doppia frizione a 7 rapporti. McLaren 765 LT Spider, Lando Norris ritira il suo esemplare personalizzato       

Servono tra i 300mila e i 350mila euro circa, per portarsi a casa la supercar da 666 cv appartenuta al 9 volte campione del mondo rally

All'asta la McLaren 675LT di Sebastien Loeb

        Si aspettava una celebrazione in grande stile da parte di Mclaren e, infatti, &egrave; arrivata. Due supercar nuove di zecca, un circuito a loro disposizione e tante gomme pronte ad essere ridotte a brandelli. Il finale &egrave; poi la ciliegina sulla torta, con un bel &ldquo;60&rdquo; disegnato sulla pista grazie al magistrale lavoro dei piloti scelti per l&rsquo;occasione. Nessun modo migliore per festeggiare i primi 60 anni di storia della casa britannica, fino a questo momento ricorsa ad un basso profilo nel corso del 2023, senza aver mostrato particolari celebrazioni dell&rsquo;anniversario. Una storia di successi e di difficolt&agrave; quella di Mclaren, spesso alle prese con continui alti e bassi dovuti ad una mai certa stabilit&agrave; finanziaria ed economica. Anche negli ultimi periodi non possiamo dire che se la stia passando allegramente, con risultati non proprio rilevanti nel mondo del Motorsport e della Formula 1 e i numeri delle stradali che rimangono sempre troppo bassi rispetto alle previsioni. Speriamo, quindi, che questa prova di forza della nuova Artura dia modo all&rsquo;ultima supercar ibrida di Woking di presentarsi al meglio a ipotetici clienti e collezionisti. Un &ldquo;60&rdquo; fatto di traversi  Il video ci ha, cos&igrave;, mostrato una coppia di Artura, arancio e blu, danzare tra i cordoli del circuito di Dunsfold &ndash; per chi ha memoria, lo stesso tracciato impiegato da Top Gear UK delle passate stagioni &ndash; dando prova della bont&agrave; dinamica della vettura, al pari dell&rsquo;handling e della precisione di inserimento in curva. Un po&rsquo; di sano spettacolo in pista non guasta mai, cos&igrave; come il sound, coinvolgente e rauco come ci si aspetterebbe da un V6 biturbo di questo tipo. Nelle fasi terminali del video per&ograve;, si scopre l&rsquo;intento finale dei due piloti scelti per l&rsquo;occasione: disegnare un inaspettato &ldquo;60&rdquo; sull&rsquo;asfalto, proprio con le gomme delle stesse supercar. C&rsquo;&egrave; da fare i complimenti per l&rsquo;ottimo montaggio e le fantastiche riprese, soprattutto quelle effettuate con i droni da competizione, intenti a seguire le vetture durante i traversi. Mclaren Artura: si passa all&rsquo;ibrido  Mclaren Artura &egrave; l&rsquo;ultima supercar stradale presentata dalla casa britannica, normale erede dell&rsquo;uscente 570S, un punto di riferimento nel mondo delle berlinette/supercar a motore centrale. Con questo modello, Mclaren manda definitivamente in pensione una colonna portante delle supercar dell&rsquo;ultimo decennio. Stiamo parlando dell&rsquo;amato 4.0 V8 biturbo di origine Ricardo, uno dei motori stradali con la maggior potenzialit&agrave; nascosta mai prodotto. Si narra infatti che la versione applicata su 720S e 765LT riuscisse ad erogare alla ruota ben pi&ugrave; cavalli rispetto a quanto dichiarato. Ci&ograve; creerebbe oltre un 10% di potenza extra rispetto a quanto riportato a libretto. Passando invece allo schema meccanico di nuova Artura, Mclaren ha scelto di seguire la via dell&rsquo;elettrificazione, sviluppando un nuovo 3.0 V6 turbo abbinato a un motore elettrico e&nbsp;batteria, virando di fatto verso il mondo dell&rsquo;ibrido plug-in. La potenza complessiva del sistema si attesta a 680 cv e 720 Nm di coppia, uno step sotto ai ben 830 CV di sistema erogati dalla nuova 296 GTB, normale competitor dell&rsquo;inglese. Le prestazioni sono comunque notevoli, come testimoniano i 3,0 secondi per toccare i 100 km/h e i 330 km/h di velocit&agrave; massima.       

Per celebrare il 60&deg; anniversario, la Casa inglese ha pubblicato un video in cui due Mclaren Artura danzano sull'asfalto a suon di traversi!

McLaren Artura, spettacolari drift per i 60 anni della Casa VIDEO

        Leggera, veloce e coloratissima, McLaren 750S Spectrum Theme by MSO presenta la nuova speciale verniciatura a sette tonalit&agrave; realizzata dai tecnici della divisione di personalizzazione McLaren Special Operations. Si chiama Spectrum Theme ed esibisce sfumature di colore separate che creano variazioni di toni definite dalla precisione artigianale. Il raggruppamento dei colori produce un'illusione di chiaroscuro all'interno di ogni banda, dando l'impressione di velocit&agrave; e dinamicit&agrave;, anche quando il V8 biturbo da 4.0 litri che eroga ora 750 cavalli di potenza e 800 Nm di coppia &egrave; spento.  Una McLaren speciale La verniciatura &egrave; disponibile in tre varianti - Spectrum Blue, Spectrum Grey e Spectrum Orange - con colori che possono essere combinati con altre personalizzazioni MSO, tra cui rivestimenti in pelle, targa con dedica personalizzata e battitacco in fibra di carbonio con finiture Spectrum dipinte a mano. Sono possibili, oltre al grigio, il blu e l'arancione, colorazioni uniche. Nello specifico parte posteriore della 750S, lo Spectrum Theme incorpora un riferimento visivo al popolare tema Velocity.  Il settimo tono di vernice non &egrave; una striscia solida, ma un effetto a dissolvenza Velocity. La variante Blue passa da Spectrum Blue a Metallic Aurora Blue, la variante Orange inizia con Spectrum Orange e si evolve in un ricco e potente Gamma Red Metallic, mentre la variante Grey passa da Spectrum Grey a Metallic Metorite Grey. Come tocco finale, la parte inferiore dell'ala posteriore attiva della 750S pu&ograve; essere di colore contrastante. Oltre ad accelerare da 0-200 km/h in 7,2 secondi McLaren 750S Spectrum Theme by MSO offre qualcosa di davvero diverso. Potrebbe interessarti: McLaren 750S, prestazioni super con... leggerezza&nbsp;       

La divisione MSO realizza&nbsp; una pittura che utilizza tecniche di nuova generazione&nbsp;

McLaren 750S Spectrum Theme, livrea speciale in 7 tonalità

        Quando si tratta di modificare le supercar in modo efficace ma allo stesso tempo raffinato, in pochi lo fanno meglio di Novitec. L'ennesima dimostrazione &egrave; il pacchetto rilasciato dal tuner tedesco per la McLaren 765LT, che include una serie di modifiche visive e aerodinamiche, aumentando al contempo le prestazioni.  Carbonio, cerchi forgiati, color verde militare Le modifiche partono dal frontale, dove la McLaren &egrave; stata dotata di uno splitter anteriore leggermente pi&ugrave; aggressivo e di un nuovo cofano - dove spicca la vistosa presa d'aria - rivestito in fibra di carbonio e con un design ispirato al cofano della Senna. In fibra di carbonio anche i coprifari. Un nuovo set di cerchi forgiati Vossen rifiniti in nero lucido misura 20" all'anteriore e 21" al posteriore. La verniciatura &egrave; verde militare. V8 da 843 cv In termini di prestazioni, il pacchetto di aggiornamento della 765LT di Novitec comprende l'installazione dell'unit&agrave; ECU plug &amp; play che consente di modificare l'accensione, l'iniezione e la pressione di sovralimentazione. L'auto beneficia anche di un sistema di scarico ad alte prestazioni isolato termicamente. Le modifiche aumentano la potenza del V8 biturbo 4.0 della 765LT da 754 cv e 800 Nm a 843 cv a 7.400 giri/min e 898 Nm di coppia a 6.300 giri/min. McLaren, una b-Elva firmata Novitec       

Prestazioni aumentare e look pi&ugrave; vistoso per la supercar britannica, grazie al tuner tedesco

McLaren 765LT, con Novitec 843 cv in verde militare

        Avete mai sentito parlare della Nichols Cars? Il fondatore e amministratore delegato &egrave; Steve Nichols, considerato colui che ha introdotto la fibra di carbonio in Formula 1 nonch&eacute; il principale progettista della McLaren MP4/4 che Ayrton Senna guid&ograve; nel 1988 per vincere il primo dei suoi tre Mondiali F.1.Nichols ha lavorato nel Circus anche per Ferrari, Jaguar, Jordan e Sauber, attingendo a tutte queste esperienze per creare la sua prima auto: N1A.  Nichols N1A, prototipo in carbonio Sia nel design che nel nome, la N1A di Nichols rende omaggio alla M1A della McLaren, prototipo costruito tra il 1963 e il '68 protagonista nella classe Gruppo 7 in Europa e nei campionati statunitensi di corse su strada in Nord America, dove si &egrave; successivamente evoluta nelle M1B e M1C per la Can-Am.La N1A mostra uno stile sinuoso ed &egrave; realizzata in fibra di carbonio. Monta cerchi da 19" all'anteriore e da 20" al posteriore con pneumatici Michelin Pilot Sport Cup 2, mentre il telaio in alluminio &egrave; dotato di doppi bracci oscillanti, controllo di trazione di serie e pu&ograve; essere opzionato con servosterzo e freni antibloccaggio. V8 7 litri da 650 cv, 1.000 kg di peso Insomma, si intuisce gi&agrave; la N1A &egrave; sostanzialmente una macchina da corsa prestata alla strada. A confermarlo, &egrave; anche il suo motore V8 da ben 7 litri posizionato in bella vista dietro i sedili posteriori abbinato a un cambio manuale a 6 marce. Le M1A originali erogavano tra i 310 e i 550 cv, ma la sua "erede" &egrave; stata modificata dalla Langford Performance Engineering, il cui capo, Richard Langford, &egrave; stato uno dei responsabili dell'iconico motore Cosworth DFV che ha dominato la F.1 per anni. Il risultato &egrave; una potenza di 650 cv: se aggiungiamo che il peso della vettura &egrave; inferiore ai 1.000 kg, le prestazioni garantiscono adrenalina. Nichols prevede di costruire non pi&ugrave; di 100 esemplari, di cui 15 - una per ciascuna delle vittorie della McLaren MP4/4 - in una sorta di Launch Edition con il V8 7.0. I prezzi non sono stati resi noti, tuttavia i clienti che desiderano risparmiare possono equipaggiare l'auto con un propulsore Chevrolet LT1 da 460 o 520 cv. La gamma Mclaren: consulta il listino completo di Auto       

Steve Nichols &egrave; stato progettista della MP4/4 che Ayrton guid&ograve; nel 1988 per vincere il suo primo titolo in F.1: la sua creatura si ispira al prototipo M1A e ha un V8 da 650 cv

Nichols N1A, la supercar dell'uomo che progettò la McLaren di Senna

        McLaren Artura, la prima supercar ibrida prodotta in serie dalla Casa, diventa vera opera d'arte grazie al talento di Cevin Parker. L'artista emergente tedesco, acclamato per i suoi lavori vibranti ed espressionisti, ha reso unica la coup&eacute; inglese con una carrozzeria dalle tinte vivaci - in particolare rosso, giallo e viola - che ne enfatizza silhouhette e dinamicit&agrave;. Non &egrave; la prima volta per il modello: lo scorso anno, infatti, l'artista britannica Nat Bowen aveva realizzato una "art car" su base Artura caratterizzata da coloratissima livrea "astratta". McLaren Artura Cevin Parker  Gi&agrave; il nome del modello fa intuire parecchio della personalit&agrave; della vettura: Artura &egrave;, infatti, la fusione delle parole "arte" e "futuro" e indica la perfetta integrazione di tecnologia d'avanguardia e design ai vertici. Le sue prestazioni esaltanti, garantite dal potente propulsore V6 e dal motore elettrico, si abbinano perfettamente alla sua estetica elegante e moderna. Ci&ograve; la rende la "tela" ideale per l'arte astratta di&nbsp; Cevin Parker. Come affermato da Bastian Luehmann, Market Director Central Europe di McLaren Automotive, la collaborazione "Ha permesso di creare un design veramente notevole, che cattura alla perfezione lo spirito della supercar. Il suo uso del colore, in particolare le vivaci tonalit&agrave; di giallo e viola, simboleggia elementi della personalit&agrave; dinamica dell'Artura come creativit&agrave;, energia, ottimismo". Parker, nato a Berlino, &egrave; un artista astratto contemporaneo&nbsp;appassionato di automobili, con una carriera in rapida ascesa. Basti pensare le recenti esposizioni in mostre di rilievo come l'IncubARTor di Amburgo.  La collaborazione con McLaren testimonia il suo stile innovativo e la sua lungimirante visione artistica.&nbsp;"Sono davvero entusiasta dell'opportunit&agrave; con McLaren, che mi ha permesso di unire due delle mie pi&ugrave; grandi passioni: l'arte e le supercar" - ha dichiarato l'artista. Per celebrare la straordinaria partnership, l'Artura esclusiva &egrave; stata fotografata in diversi luoghi iconici di Berlino. L'auto sar&agrave;, inoltre, esposta nel corso dell'anno in occasione di alcuni eventi prestigiosi, come la Nit D'Arte di Palma di Maiorca e l'ART Basel Show di Miami. La prima ibrida  La McLaren Artura &egrave; una supercar esclusiva (a questo link la nostra prova video) che raggiunge il perfetto equilibrio tra prestazioni estreme e sostenibilit&agrave; ambientale. L'avanzatissimo telaio monoscocca in fibra di carbonio pesa solo 82 kg, mantenendo il peso complessivo intorno ai 1500 kg. L'auto mantiene lo stile tipico di McLaren, con gruppi ottici sottili e allungati, linea del tetto arcuata, terminali di scarico posteriori circolari e ampio estrattore. La coup&eacute; di Woking &egrave; alimentata da un motore 3.0 V6, progettato con un angolo di 120 gradi tra le bancate per abbassare il centro di gravit&agrave; e ospitare i doppi turbocompressori. Il propulsore, che eroga ben 585 cv, lavora in sinergia con un motore elettrico da 95 cv alimentato da una batteria da 7,4 kWh, che garantisce fino a 30 chilometri di guida solo elettrica. Un "pieno" di elettroni, poi, pu&ograve; essere effettuato in circa due ore e mezza.       

La supercar inglese ibrida plug-in diventa opera d'arte esclusiva grazie al talento di Cevin Parker, artista tedesco emergente

McLaren Artura by Cevin Parker, opera d'arte mobile

        Cosa guidano i piloti di Formula 1 su strada? Specialissime supercar, il pi&ugrave; delle volte. Gli esempi di personalizzazioni su misura non mancano e l'ultimo a unirsi al "club" &egrave;&nbsp; Lando Norris. Il pilota della McLaren ha ricevuto la consegna della McLaren 765 LT Spider commissionata agli specialisti di MSO. La divisione Operazioni Speciali McLaren ha realizzato le richieste di Norris e il risultato &egrave; una 765 LT Spider esclusiva. "Ho potuto guidare molte McLaren differenti, questa per&ograve; &egrave; la prima che ho disegnato, c'&egrave; tutto me stesso nella macchina. Sono un amante della fibra di carbonio e quanto pi&ugrave; carbonio posso avere, tanto meglio. Non volevo avere, per&ograve;, il mio logo ovunque, volevo qualcosa di pi&ugrave; discreto e MSO ha fatto un lavoro fantastico nel realizzare la mia idea", ha commentato Norris. Il "giallo Norris" applicato con discrezione Il logo stilizzato delle 4 barrette gialle &egrave; presente sotto il profilo dell'ala posteriore, dov'&egrave; visibile solo in configurazione ad alto carico aerodinamico. Ancora, lo ritroviamo sul faro anteriore sinistro e all'apertura delle portiere, sulle soglie del telaio in fibra di carbonio. Dettagli gialli, in Lando Yellow, sono presenti sulle pinze freno, dietro cerchi in Satin Black. La base cromatica della McLaren 765 LT Spider &egrave;, invece, un Gloss Blue Tint Visual Carbon Fibre, con elementi effetto satinato, in Satin Visual Carbon Fibre. L'intera aerodinamica &egrave; in carbonio, dallo splitter al diffusore, dalle applicazioni sottoporta all'ala posteriore, continuando con gli specchietti e le prese d'aria. Meccanica invariata Invariata la base tecnica rispetto alle "ordinarie" McLaren 765 LT Spider: motore V8 4 litri twin turbo da 765 cavalli e uno zero-200 km/h completato in 7". Interni in Alcantara blu&nbsp; Dettagli in grado di catturare l'attenzione sono il badge McLaren in cromo scuro, i terminali di scarico in titanio e, soprattutto, gli interni realizzati in Alcantara Navy Blue con cuciture Napier. Sono i colori spesso usati sul casco da Norris in Formula 1, riportati sulla 765 LT. Anche i tappetini e i poggiatesta sono personalizzati sullo stesso tema. Infine, le soglie d'accesso del telaio Monocage II sfoggiano la bandiera inglese, realizzata con un trattamento in carbonio opaco: MSO Custom Dark Tint Carbon Union Flag.&nbsp;       

Il pilota della McLaren ha sviluppato con MSO ogni singolo particolare estetico della sua personalissima 765 LT. Ecco come l'ha resa unica&nbsp;

McLaren 765 LT Spider, Lando Norris ritira il suo esemplare personalizzato

        "Si pu&ograve; fare!" (soprattutto se si dispone di un budget decisamente cospicuo, ndr): doveroso citare la celebre frase pronunciata da Gene Wilder nel film Frankenstein Junior. Un giovane multimilionario di Melbourne ha, infatti, realizzato un sogno impensabile per i pi&ugrave;, trasportando la propria McLaren Senna GTR all'interno del salotto di un attico appena acquistato. Si tratta, nello specifico, dell'immobile pi&ugrave; costoso d&rsquo;Australia, posto al 57esimo piano delle &ldquo;twin towers&rdquo; di Sapphire by the Gardens, condominio a La Trobe Street, a Melbourne. Il giovane Adrian Portelli, imprenditore e uomo d'affari del settore tecnologico, ha organizzato l&rsquo;operazione noleggiando una gru: pare che, per riuscire a far entrare l'esclusiva supercar, sia stato necessario demolire una parte della facciata dell&rsquo;edificio. La McLaren Senna GTR di Adrian Portelli             Visualizza questo post su Instagram  Un post condiviso da Adrian Portelli (@adrian_portelli)      Il multimilionario originario di Malta ha dichiarato di aver preso tale decisione per l&rsquo;impossibilit&agrave; di utilizzare la Senna GTR sulle strade australiane (l'auto &egrave;, infatti, dedicata al solo utilizzo su circuito). Un&rsquo;operazione tutt&rsquo;altro che economica: oltre al costo della vettura da corsa, circa 2 milioni di euro, va aggiunto il prezzo del sontuoso attico: quasi 25 milioni di euro. Si tratta della cifra pi&ugrave; alta mai registrata per l&rsquo;acquisto di un immobile in tutto il continente australiano. Per quanto riguarda le spese di trasporto, effettuato tramite una gru da un team di otto persone, Adrian Portelli ha dichiarato di non aver sborsato cifre aggiuntive: l&rsquo;operazione era stata, infatti, concordata al momento della cessione. Non sono mancate le polemiche: alcune testate nazionali, infatti, hanno dichiarato "oscena" l'ostentazione di ricchezza in un periodo di difficolt&agrave; per molti australiani, con inflazione alle stelle e gli aumenti dei tassi, uniti al peggioramento della crisi degli alloggi e degli affitti. Sembrerebbe addirittura che, per l'operazione, sia stato necessario demolire l'intera facciata dell'edificio.&nbsp; Supercar estrema da oltre 850 CV  La McLaren Senna GTR, presentata al Salone di Ginevra 2018 e lanciata l&rsquo;anno seguente, &egrave; una vettura estrema prodotta in soli 75 esemplari. A differenza della versione stradale, il bolide da ben 852 CV, erogati dal V8 biturbo benzina da 4 litri, si caratterizza per bodykit allargato e soluzioni atte a migliorare notevolmente l&rsquo;aerodinamica: la combinazione di spoiler anteriore, alettone posteriore e appendici laterali garantisce, infatti, una deportanza fino a 1.000 kg. Completano il quadro racing pneumatici dalla sezione pi&ugrave; ampia e terminali di scarico spostati lateralmente.       

L'incredibile storia di Adrian Portelli: il multimilionario di Melbourne ha trasportato la propria supercar nell'attico pi&ugrave; costoso d'Australia

Una McLaren Senna GTR in salotto al 57esimo piano? Si può fare!

        Nuovo accordo tra McLaren e Ricardo, in quello che sar&agrave; un impegno pluriennale per la fornitura di gruppi motopropulsori, come gi&agrave; avviene dal 2011, dalla 12C che segn&ograve; l'inizio dell'avventura di McLaren Automotive. Nel futuro continuer&agrave; a esserci l'elettrificazione ibrida, con una nuova generazione dell'unit&agrave; V8. Oggi sotto al cofano della Artura &egrave; presente la formula V6 ibrida plug-in, mentre sul V8 nel corso degli anni Ricardo ha evoluto l'unit&agrave; passando alla specifica da 4 litri rispetto al precedente 3.8 litri. Ricardo fornir&agrave; il V8 in forma ibrida come anche nella proposta esclusivamente termica. Lo far&agrave; su specifiche di progetto che verranno indicate da McLaren, una progettazione tradotta in produzione da Ricardo.  Ibrido centrale nella futura offerta McLaren "Il nostro nuovo powertrain ibrido ad alte prestazioni sar&agrave; parte integrante della futura offerta McLaren e fornir&agrave; prestazioni di riferimento nonch&eacute; un emozionante coinvolgimento del pilota. Il nuovo accordo con Ricardo &egrave; una parte importante della nostra strategia futura e si fonda sul rapporto duraturo tra due realt&agrave; britanniche.&nbsp; Dar&agrave; una spinta all'occupazione e garantir&agrave; maggiori investimenti in quella che &egrave; la catena di approvvigionamento domestico nel campo ingegneristico per le tecnologie del futuro", ha commentato l'a.d. McLaren Automotive, Michael Leiters.       

Le due aziende inglesi continueranno la collaborazione nata nel 2011 per la produzione di motori destinati alle McLaren stradali. Ricardo realizzer&agrave; una nuova generazione del motore V8, ibrida e non

McLaren, i motori V8 e V6 ibridi li farà ancora Ricardo

        Quel passaggio da una cifra all'altra, da 720 a 750, rappresenta un incremento di potenza dal motore V8 biturbo e non solo. &Egrave; l'occasione per introdurre, con McLaren 750S - coup&eacute; e spider - un profondo sviluppo intorno alle idee che la 720S ha portato su strada. Pu&ograve; considerarsi l'erede, la 750S. Per contenuti tecnici ha elementi ripresi dalla 765 LT, a cominciare dai pistoni del motore V8 4 litri, nella versione M840T. L'incremento della pressione di sovralimentazione ha prodotto l'aumento di potenza a 750 cavalli e 800 Nm, scaricati al posteriore attraverso un cambio 7 marce.  Quanto va forte la 750S? Le prestazioni sono esagerate nei numeri assoluti dichiarati: 2"8 sullo 0-100 km/h, per una progressione che porta ai 200 orari in 7"3 e in meno di 20 secondi a 300 km/h. La corsa delle due 750S si conclude ai 332 km/h. Numeri che non dicono tutto, non dicono del lavoro di alleggerimento condotto da McLaren (qui trovi i modelli sul mercato dell'usato). Rispetto alla 720S sono stati limati 30 kg e il dato indica di 1.277 kg a secco per la versione coup&eacute; e 1.326 kg per la spider. Quest'ultima beneficia della copertura in carbonio (tetto apribile elettronicamente, in 11"), con possibilit&agrave; di dotarlo di due botole in vetro elettrocromico. La rivale diretta pu&ograve; essere la 296 GTB? McLaren rivendica un primato di leggerezza sulla diretta concorrenza, ben 193 kg in meno dicono a Woking. Con il passaggio della Ferrari all'ibrido plug-in con la 296 GTB, questa McLaren priva di elettrificazione non pu&ograve; certo paragonarsi alla rossa con tutto un altro schema tecnico. Anche se i numeri alludono proprio alla 296 GTB nei calcoli McLaren (1.277 kg per la 750S sommati ai 193 kg di risparmio vantato portano a 1.470 kg, ovvero, la configurazione pi&ugrave; leggera della 296 GTB). Le attenzione sul peso sono parecchie e spaziano dal parabrezza 1,6 kg pi&ugrave; leggero ai sedili, optional, in carbonio e da corsa: 17,5 kg in meno di peso. Anche le sospensioni contribuiscono alla riduzione delle masse. Assetto, ammortizzatori e molle cambiano cos&igrave; Degli ammortizzatori, per&ograve;, conta dire anche dell'idraulica modificata (cambiano le valvole interne allo stelo), delle geometrie delle sospensioni e delle molle: pi&ugrave; rigide al posteriore, pi&ugrave; morbide all'anteriore. McLaren 750S riscrive tutta la dinamica di marcia, confermando le regolazioni elettroniche dell'assetto. Il posizionamento di due bilancieri &egrave; ai lati della strumentazione e dovrebbe essere possibile per il pilota intervenire sulle regolazioni dell'elettronica Powertrain e quella Handling senza staccare le mani dal volante. Per il posizionamento dei comandi, tuttavia, sembra necessario postare le mani sulla corona in alto. Il rinnovamento sulla 750S interessa il 30% dei componenti, tra cui lo splitter pi&ugrave; ampio, un'ala in carbonio estesa, il diverso posizionamento delle aperture sulla cover motore. Gli scarichi sono due e racchiusi in un elemento accentrato, anzich&eacute; i terminali separati della 720S.&nbsp; Dell'impianto frenante va detta dell'opzione carboceramica con pinze monoblocco, la stessa abbinata presente su McLaren Senna. Attraverso, poi, il McLaren Control Launcher, &egrave; possibile per il pilota richiamare con un unico tasto una serie di parametri regolati sulle proprie preferenze. Sono regolazioni che incidono su assetto, risposta del motore, aerodinamica e cambiata.       

Non solo l'extra di cavalli dal motore V8 ma anche una riduzione del peso sensibile, rispetto alla 720S, portano la McLaren 750S a nuovi livelli di prestazione e dinamismo. Ecco come cambia

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