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Il piano Track22 prevede 12 modelli nei prossimi 4 anni, la metà dei quali saranno ibridi
Francesco Forni
18 gen 2018 (Aggiornato il 19 gen 2018 alle 08:05)
McLaren non cade in tentazione. Se Lamborghini punta tantissimo (la metà della produzione) su Urus, Ferrari prepara il FUV, il crossover veloce del Cavallino, e Aston Martin ha in rampa di lancio la DBX, la Casa di Woking tirerà diritto.
Niente Sport Utility Vehicle, semplicemente perchè non possono essere davvero sportivi secondo i canoni del Marchio. Durante la presentazione del Composites Technology Centre a Sheffield, con la chicca McLaren Senna, Dan Parry-Williams, capo designer ha tagliato la testa al toro. "Non sono certo il primo a notare che un Suv non è né particolarmente sportivo, né un’utilitaria. Non per per tutte le cose esiste una ragine, a meno che non sia quella di ingolfare le strade".
Niente ruote alte, il peso superiore e il baricentro altro sono zavorre troppo importanti. Bollato un SUV come "impossibile", McLaren rimarrà integralista, anche perché i piani solo altri. C'è il progetto Track22 che nei prossimi quattro anni sforberà 12 nuovi modelli, 6 dei quali avranno un powetrain ibrido. Tra questi l'attessisima BP23, super GT meno estrema della Senna, ma ibrida e in configurazione a tre posti. E soprattutto ancora più esclusiva: sarà costruita in soli 106 esemplari, come la mitica F1 degli anni '90 di Gordon Murray.
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