Ferrari vince la disputa legale contro Mansory grazie alla Corte europea

Ferrari vince la disputa legale contro Mansory grazie alla Corte europea

Si è conclusa con una vittoria della Ferrari la disputa legale che il Cavallino Rampante ha mosso nei confronti del tuner tedesco Mansory: fondamentale la sentenza della Corte europea

di Redazione

29.10.2021 ( Aggiornata il 29.10.2021 15:23 )

Si è conclusa con una vittoria della Ferrari la disputa che ha visto contrapporsi la Casa di Maranello con Mansory. Il Cavallino Rampante aveva infatti accusato il tuner tedesco di aver sfruttato degli elementi di design della hypercar da pista FXX K in un kit per la 488 GTB, senza averne i diritti. La battaglia legale tra Ferrari e Mansory era partita in Germania, dove inizialmente i giudici avevano dato ragione al tuner tedesco. A ribaltare la situazione ci ha pensato però l'autorità europea, che ha esaminato il caso dando ragione alla Casa emiliana, e creando un precedente importante che influenzerà l'intero settore del tuning.

Mansory 4XX Siracusa

Mansory 4XX Siracusa

Il tuner tedesco regala una seconda generazione alla serie Siracusa. Dopo aver reinterpretato la 458 Italia, stravolge la 488 GTB. Dal motore biturbo ottiene 120 cavalli extra, ma è soprattutto la veste aerodinamica e la personalizzazione degli interni a catturare l'attenzione: un prodotto estremo, più che mai distante dalle soluzioni eleganti della GTB di serie

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Ferrari-Mansory, la Corte europea dà ragione al Cavallino

Un kit estetico per la Ferrari 488 GTB ispirato alla più potente ed esclusiva FXX K: è stato questo l'oggetto di un'accesa disputa legale che ha visto protagonisti la Casa del Cavallino e il tuner tedesco Mansory. Secondo il brand italiano, infatti, tale kit includeva degli elementi troppo simili, per design, alla hypercar da pista FXX K. In particolare i dettagli incriminati erano la forma a “V” del cofano anteriore e il paraurti frontale. Una somiglianza giudicata eccessiva dalla Rossa, che ha così deciso di procedere per vie legali contro il tuner.

La battaglia è cominciata in Germania, dove il caso è stato esaminato dalla Bundesgerichtshof, la Corte federale di giustizia tedesca. Tale organo si era inizialmente espresso a favore di Mansory, che aveva ottenuto sentenze favorevoli sia in primo grado che in appello. Tuttavia la situazione è cambiata radicalmente con l'intervento della Corte di Giustizia della UE, massima autorità europea in materia, che ha invece sostenuto l'accusa della Ferrari. Il tribunale lussemburghese ha stabilito infatti che la “parte o componente in questione” costituisce una “porzione visibile e ben delimitata del prodotto” ed è quindi possibile richiedere “l’ottenimento della protezione come disegno o modello comunitario non registrato”.

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Un precedente per i tuner

In attesa che il tribunale tedesco emetta la sentenza definitiva, seguendo le indicazioni della Corte UE, si apre una nuova fase per il mercato delle modifiche aftermaket, in cui i tuner dovranno tenere conto di questo precedente. A guadagnarne saranno le Case automobilistiche, che saranno maggiormente tutelate dall'introduzione sul mercato di kit che replichino il design di modelli di maggior valore.

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