Lo specialista nel tuning delle BMW diverrà parte integrante del Gruppo. Un accordo necessario viste le sfide dell'industria su emissioni e normative
10.03.2022 ( Aggiornata il 10.03.2022 19:05 )
Alpina è BMW interpretata in una forma di tuning "semi-ufficiale" (leggi l'interpretazione su M8), visto il rapporto tra le due realtà di Monaco di Baviera. Alla collaborazione in atto, tra 2020 e 2025, si sostituisce un accordo molto più ampio, che vede il Gruppo BMW rilevare le attività Alpina e internalizzarle.
Non sono state comunicate le condizioni finanziarie dell'accordo, da finalizzare dopo i canonici controlli dell'autorità antitrust.
Sarà un'acquisizione che andrà a sviluppare appieno i propri effetti dal 2026, dopo l'esaurimento dell'accordo di collaborazione esistente. I lavoratori Alpina verranno ricollocati all'interno del Gruppo o presso fornitori e società esterne di sviluppo che operano per BMW.
Sui modelli già sul mercato come sulle storiche Alpina, l'azienda continuerà a curare la manutenzione, la fornitura di componentistica e di accessori. In un'ottica di inclusione nel Gruppo di Alpina, invece, verrà potenziato il business dei servizi di sviluppo.
Oggi la casa tedesca opera elaborando le basi BMW, fornite direttamente dalla casa madre, su motore, assetto, stile. È un'appendice percepita vicinissima alla casa dell'Elica sin dal 1965, anno della creazione di Alpina.
"L'industria automobilistica è nel bel mezzo di una profonda trasformazione verso la mobilità sostenibile.
Per questo motivo, modelli di business esistenti devono essere riesaminati regolarmente. Per oltre 50 anni, l'azienda di Buchloe ha dimostrato di fornire un'impronta di massima qualità attraverso un'attenzione meticolosa al dettaglio.
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Adesso affrontiamo un nuovo capitolo della nostra lunga collaborazione, rilevando i diritti sul marcio potremo dare forma al corso di lungo periodo di questo marchio ricco di tradizione", ha commentato Pieter Nota, componente del CdA responsabile per Clientela, marchi e vendite"
Una mossa da considerare anche in un'ottica di legislazione e stringenti normative sulle emissioni, che mette a rischio la sopravvivenza di piccole realtà indipendenti, qual è Alpina.
"Riconosciamo le sfide che l'industria deve affrontare con anticipo e stiamo definendo il giusto percorso per Alpina e per l'azienda di famiglia, Bovensiepen. Questo rappresenta l'inizio di un nuovo capitolo.
Abbiamo preso una decisione consapevole nel non vendere Alpina a un costruttore qualsiasi, perché BMW e Alpina hanno lavorato insieme e con fiducia reciproca per decenni. Era la decisione strategicamente corretta per il marchio Alpina essere gestito in futuro dal Gruppo BMW", commenta Andreas Bovensiepen, co-direttore generale di Alpina Burkard Bovensiepen GmbH + Co. KG
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