Milano-Oslo in elettrico, pregi e difetti del viaggio a zero emissioni

2.300 km in tre giorni attraversando sei nazioni a bordo delle ammiraglie Mercedes EQ, con soste per ricarica ultrafast grazie a Ionity

di Gianluca Guglielmotti

06.03.2023 17:34

Parliamo di ricarica: sfruttiamo le colonnine Ionity HPC (High Power Charging) a corrente continua, parte di una rete europea capillare e in espansione (previsti oltre 7.000 punti entro il 2025). Colonnine capaci di erogare fino a 350 kW di potenza sfruttando, peraltro, energia proveniente da fonti rinnovabili. A fronte di 200 kW accettati dalla nostra EQS Suv, per un 10-80% di batteria in circa mezz’ora, non abbiamo superato i 150. Come spiegato da Federica Musto, PR del provider partner di Mercedes-Benz, tale situazione è assolutamente normale in condizioni di bassa temperatura: il BMS (Battery Management System) della vettura, infatti, abbassa la potenza in ingresso per evitare di rovinare l’accumulatore “freddo”. Tradotto: le tempistiche di ricarica si allungano.

Six Nations, Zero Emissions: da Milano a Oslo in elettrico, giorno 2

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Prosegue il nostro diario di viaggio dell'avventura attraverso l'Europa intrapresa con le vetture EQ di Mercedes

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Mercedes EQE ed EQS, in viaggio tra relax e ricariche fast

Poco male, ne approfittiamo per pause caffè e relax. Non che serva, dato il comfort di bordo ai vertici della grande EV, dotata di sedute massaggianti e climatizzate. Stesso discorso per EQE, provata sulla tratta Fulda-Copenhagen del secondo giorno. La berlina può, però, contare su ricariche più rapide grazie alla capacità inferiore dell’accumulatore (circa 90 kWh): 170 kW il picco di ricarica dichiarato, 150 quello raggiunto, come su EQS Suv. Inoltre, massa inferiore (2,4 tonnellate), dovuta anche alla presenza di propulsore singolo da 292 cv al posteriore, e valore Cx migliore, consentono consumi ridotti (23-25 kWh/100 km).

Dieci le soste totali nei tre giorni, per una spesa rifornimenti vicina ai 400 euro considerando 0,59 € di tariffa fissa per ogni kWh recuperato (grazie al piano di abbonamento “L” di Mercedes Me Charge, 11,90 € mensili). Cifra non bassissima, che può lievitare scegliendo la normale tariffazione. Comunque, siamo entrati nell’ottica di ricariche intelligenti e piccoli refill, detti in gergo “biberonaggio”. Bisogna, infatti, utilizzare il range tra il 10 e l’80% di capacità batteria, in modo da sfruttare al massimo la curva di carica rapida, che va ad appiattirsi dopo tale percentuale, dilatando notevolmente (e inutilmente) il tempo

passato nelle stazioni. Aspetto che, se fastidioso per alcuni, ad altri potrebbe andare a genio: il viaggiatore elettrico è meno social e più sociale, trovandosi spesso per decine di minuti in compagnia di altre persone che attendono di riempire la batteria della propria auto.

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In ogni caso, un’esperienza molto differente da quella a cui siamo abituati e che, effettivamente, dovrebbe essere scelta libera e non imposta. C’è, infatti, chi dice no: lo dimostra il rinvio a data da destinarsi della votazione finale del Consiglio europeo in merito al bando dei motori benzina e Diesel dal 2035. Un’alternativa, anzi, una strada parallela, potrebbe risiedere nei carburanti alternativi, i cosiddetti eFuels. Staremo a vedere.

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