Stellantis e l'elettrico, Taveres: "Prezzi competitivi e sfida con Tesla"

Stellantis e l'elettrico, Taveres: "Prezzi competitivi e sfida con Tesla"© LAPRESSE

Il Ceo del Gruppo ha parlato degli obiettivi (in attivo sui veicoli alla spina negli Usa e in Europa), dell’arrivo della Citroen e-C3 e dell'accordo con Leapmotor

di Redazione

07.12.2023 ( Aggiornata il 07.12.2023 13:22 )

Il Gruppo Stellantis, il ministero delle Imprese e del Made in Italy, Anfia, i rappresentati sindacali e gli esponenti dei governi regionali si sono confrontati durante la prima riunione del Tavolo per lo sviluppo automotive. Una riunione che ha fatto emergere le volontà di Stellantis riguardo la produzione italiana e sulla sua volontà di raggiungere 1 milione di veicoli. E sui veicoli elettrici? Sull’argomento è intervenuto direttamente il Ceo Carlos Tavares, affermando che il Gruppo è “in attivo” sui veicoli elettrici negli Stati Uniti e in Europa.

Attenzione ai costi dell’elettrico

La questione “elettrico” è piuttosto delicata, perché se da una parte c’è la consapevolezza che rappresenti il futuro della mobilità, dall’altra c’è la preoccupazione di essere competiti. Tavares ha infatti dichiarato che le case automobilistiche devono essere “estremamente attente sui costi” per ottenere buoni profitti dai veicoli elettrici. Che in altre parole significa attrarre i consumatori della classe media, ancora ben lontani dall’acquisto, proprio a causa dei prezzi: “Questa è un'equazione che può essere risolta solo riducendo i costi, e questo è ciò in cui siamo ragionevolmente bravi”, continua Tavares che in questo vede la prossima Citroen e-C3 la candidata ideale per il primo banco di prova: il prezzo è di 23.300 euro ed è costruita sulla piattaforma “smart car” a basso costo del Gruppo.

Stellantis VS Tesla

Tavares ha parlato anche della situazione con Tesla, con cui Stellantis sta “combattendo frontalmenteper le vendite in Europa. Sull’argomento è intervenuto anche il direttore finanziario Natalie Knight, affermando che Stellantis ha superato Tesla come secondo venditore di veicoli elettrici in Europa.

Gli obiettivi di Stellantis

Nell’idea del Gruppo c’è la volontà di avere più di 75 modelli elettrici a batteria a livello globale entro il 2030, di cui più di 25 negli Stati Uniti. La spinta dei veicoli elettrici della casa automobilistica negli Stati Uniti inizia con modelli come il furgone Ram ProMaster, il Ram 1500 REV e la Jeep Recon. “Il fatto che cerchiamo continuamente di livellare i margini tra BEV e ICE non è una novità. Ci lavoriamo ormai da diversi anni e direi che stiamo ottenendo risultati", ha detto Tavares che poi ha aggiunto: “La prima cosa è che siamo in attivo, sia negli Stati Uniti che in Europa. I nostri margini sui veicoli elettrificati sono in attivo. Questa è una buona cosa. Stiamo colmando il divario contro l'ICE più velocemente in Europa che in Europa. Stati Uniti perché abbiamo iniziato prima, ma stiamo ottenendo risultati e vediamo che tutto questo sarà entusiasmante”.

L’accordo con Leapmotor

Nei piani “green” di Stellantis c’è anche il recente accordo siglato con il produttore cinese di veicoli elettrici Leapmotor che fornirà modelli elettrici redditizi ai consumatori europei. Accordo che ha fatto seguito alle dichiarazioni di Stellantis che in ottobre aveva dichiarato di voler investito 1,5 miliardi di dollari per una partecipazione del 20% in Leapmotor. L’accordo attuale prevede la formazione di Leapmotor International, una joint venture guidata da Stellantis che ha diritti esclusivi per la vendita dei prodotti Leapmotor al di fuori della Cina. “Stiamo consolidando l'attività di Leapmotor al di fuori della Cina, che inizia con un punto di approvvigionamento che è il 30% più competitivo in termini di costi rispetto a qualsiasi cosa si possa immaginare nel mondo occidentale”, ha affermato Tavares. “Si inizia con il meno 30% e attraverso una società di esportazione fuori dalla Cina che controlliamo e consolidiamo, porteremo quelle auto cinesi sui mercati europei in modo redditizio”.

2024: possibili scenari

Tra gli aspetti da prendere in considerazione ci sono anche i risultati delle elezioni del 2024 per il presidente degli Stati Uniti e il Parlamento europeo, che potrebbero innescare un’accelerazione della domanda di veicoli elettrici o, al contrario, rallentarne l’adozione. “Le case automobilistiche dovranno gestire ciò che potrebbe accadere in entrambi gli scenari” continuato il Ceo. Da una parte le Case potrebbero trovare “ostacoli sulla strada”, dall’altra - se vincessero i candidati pro-EV - la pressione potrebbe aumentare sui produttori automobilistici affinché producano veicoli elettrici in modo redditizio.

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