Tavares-Urso, è scontro tra Stellantis e il Governo: "Senza incentivi si chiudono Melfi e Mirafiori"

Tavares-Urso, è scontro tra Stellantis e il Governo: "Senza incentivi si chiudono Melfi e Mirafiori"© LaPresse

Gli ecobonus non sono sufficenti per aiutare il mondo dell'automotive e garantire le auto elettriche ai cittadini italiani

di Redazione

02.02.2024 10:55

"Senza sussidi per l'acquisto di veicoli elettrici, si mettono a rischio gli impianti in Italia". Questa l'accusa in punta di coltello del CEO di Stellantis Carlos Tavares, riferendosi agli impianti di Melfi, Pomigliano e Mirafiori. Sarebbero proprio queste tre fabbriche, eccellenze de Made in Italy a quattro ruote, le più in pericolo e a rischio chiusura. Uno scenario che fa tremare e che metterebbe a rischio migliaia di lavoratori. Eppure il tanto atteso piano di incentivi per l'acquisto di auto elettriche ha deluso le aspettative, e proprio per questo tra Stellantis e il Governo i toni rimangono accesi dopo le polemiche delle ultime settimane, con il manager portoghese che va dritto al sodo: "L'Italia dovrebbe fare di più per proteggere i suoi posti di lavoro nel settore automobilistico anziché attaccare Stellantis per il fatto che produce meno nel nostro Paese. Si tratta di un capro espiatorio nel tentativo di evitare di assumersi la responsabilità per il fatto che se non si danno sussidi per l'acquisto di veicoli elettrici, si mettono a rischio gli impianti in l'Italia".

Le auto prodotte in Italia che rientreranno negli incentivi 2024

La posizione del Governo

Accuse pesanti che hanno colpito il Governo e il diretto interessato, il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso dopo il tavolo automotive convocato per illustrare il nuovo piano di incentivi da 950 milioni di euro."Se Tavares o altri ritengono che l'Italia debba fare come la Francia, che recentemente ha aumentato il proprio capitale sociale all'interno dell'azionariato di Stellantis, ce lo chiedano", ribatte con provocazione il ministro. Più volte il Governo ha espresso l'intenzione di rimanere fuori nell'azionariato di Stellantis, anche se d'altra parte, neppure da parte di Exor è stata mai presa in provocando considerazione l'ipotesi di cedere quote (oggi la holding degli Agnelli è il principale azionista della casa italo francese con il 14,2%). Ipotesi, quest'ultima che piace però alla segretaria del Pd Elly Schlein: "Tavares ha lanciato una sfida, il governo la raccolga e non faccia cadere la provocazione dell'ad di Stellantis. Si prenda sul serio l'ipotesi di una partecipazione italiana a Stellantis che bilanci quella francese". Parole che piacciono anche al leader del M5S Giuseppe Conte che chiede al ministro Urso di "non fare solo chiacchiere e di trattare l'ingresso dello Stato in Stellantis".

Proteggere la Fiat 500e e i lavoratori

Le parole di Tavares, che hanno indicato in Mirafiori dove viene prodotta la 500 elettrica e Pomigliano le fabbriche italiane i cui posti di lavoro sono più a rischio, preoccupano i sindacati.
"Non si possono dare soldi pubblici senza garanzie: ora risposte al Paese. Chiediamo alla presidente del Consiglio un incontro urgente con l'amministratore delegato e le organizzazioni sindacali per garantire la produzione e l'occupazione nel nostro Paese", ha detto il segretario generale Fiom-Cgil, Michele De Palma. Anche per il segretario generale della Uil Campania, Giovanni Sgambati, "le dichiarazioni di Tavares non rassicurano le realtà del Mezzogiorno, e soprattutto Pomigliano. Il ministro Urso ha spiegato però che il 2024 sarà un anno sperimentale per gli incentivi: "Si dovrà verificare il funzionamento ed eventualmente procedere con una loro revisione. Se l'obiettivo dell'aumento della produzione di auto nel nostro Paese non verrà raggiunto, dal prossimo anno le risorse del fondo automotive saranno indirizzate non più a incentivare i consumi, ma a sviluppare nuovi investimenti produttivi nel nostro Paese, anche di riconversione produttiva, e una seconda casa automobilistica in Italia".

Il mercato italiano ha iniziato il 2024 con un dato positivo: a gennaio sono state immatricolate 141.946 auto, il 10,61% in più dello stesso mese del 2023. Mentre a gennaio Stellantis ha registrato un aumento del 13,3% delle vendite in Italia. Tutta la filiera chiede che si faccia in fretta a renderli operativi perché l'attesa potrebbe creare un blocco del mercato.

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