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Sesso in auto, cosa si rischia davvero secondo la legge

Luca Talotta
Pubblicato il 10 novembre 2025, 13:20
Fare sesso in auto può sembrare un gesto di libertà, ma per la legge italiana non è sempre privo di conseguenze. L’atto in sé non costituisce più un reato penale, a meno che non avvenga in un contesto che espone al rischio di essere visti da minori o da persone che possano sentirsi offese. Tuttavia, anche in assenza di reati, restano previste sanzioni amministrative significative.
Dove si configura l’illecito
La differenza tra comportamento lecito e illecito dipende tutta dalla location. Se l’auto si trova in un luogo pubblico o facilmente accessibile — come un parcheggio, una strada laterale, una piazzola autostradale o persino un vicolo — l’atto sessuale può essere sanzionato. «La probabilità che l’atto venga visto da altre persone aumenta notevolmente in spazi aperti o accessibili al pubblico», spiega l’avvocato Doraci.
Anche luoghi apparentemente appartati non mettono al riparo da rischi. Le sentenze più recenti hanno infatti chiarito che anche zone isolate ma accessibili al pubblico rientrano nella definizione di luogo pubblico ai fini della sanzione.
La multa varia in base alla visibilità e alla possibilità che altre persone possano assistere: in zone centrali o frequentate la sanzione è più alta, mentre in aree più isolate può essere ridotta, ma mai esclusa del tutto.
Di notte o con i vetri oscurati: cambia qualcosa?
Molti credono che l’orario notturno o i vetri oscurati possano evitare sanzioni, ma la giurisprudenza smentisce questa convinzione. La valutazione non si basa sul momento della giornata o sul grado di riservatezza, ma sulla percezione esterna: se qualcuno può vedere, anche accidentalmente, l’atto, l’illecito è configurato.
La Corte di Cassazione ha chiarito che «la condotta resta vietata anche se compiuta in orari notturni o in luoghi poco illuminati, purché esista la possibilità di essere notati da terzi». Di conseguenza, anche un atto sessuale in auto in un parcheggio semi-deserto può portare a una sanzione amministrativa se visibile dall’esterno.
Il caso dei luoghi frequentati da minori
Il quadro cambia drasticamente se l’auto si trova in prossimità di luoghi abitualmente frequentati da minori, come scuole, parchi o aree ricreative. In questo caso, la legge prevede la possibilità di reclusione da quattro mesi a quattro anni e sei mesi.
Il reato si configura non solo se l’atto avviene all’interno di tali aree, ma anche nelle immediate vicinanze, se esiste il rischio concreto che un minore possa assistere. In tali circostanze, i genitori del minore possono costituirsi parte civile nel procedimento penale, chiedendo il risarcimento dei danni morali.
Il caso limite: tragedia in una piazzola autostradale
Tra le vicende più drammatiche legate al sesso in auto, l’avvocato Doraci a Gazzetta cita un episodio che ha segnato la sua carriera: «Una coppia si era fermata in una piazzola di emergenza per consumare un rapporto sessuale. A causa della concitazione, non si erano accorti che il freno a mano si era sganciato. L’auto è scivolata sulla corsia di sorpasso, dove un’altra vettura l’ha colpita in pieno. I due sono morti sul colpo».
Oltre alla tragedia umana, il caso ha aperto un interrogativo giuridico: fino a che punto si può attribuire la responsabilità al conducente sopraggiunto, e quanto invece pesa la condotta imprudente della coppia? Una questione che i giudici stanno ancora esaminando, ma che evidenzia quanto la leggerezza in simili situazioni possa trasformarsi in pericolo reale.
Libertà sì, ma con prudenza
Fare sesso in auto non è un crimine, ma nemmeno un atto privo di rischi. Le sanzioni amministrative possono arrivare fino a diverse migliaia di euro, e nei casi più gravi sfociare in procedimenti penali. Meglio dunque scegliere luoghi sicuri e privati, evitando spazi pubblici, anche se isolati.
Come ricorda l’avvocato Doraci, «la libertà personale resta sacra, ma deve essere esercitata con buon senso e nel rispetto degli altri». La morale è semplice: per non trasformare un momento di passione in un problema legale, è sempre meglio optare per una camera d’albergo o un ambiente privato.
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