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Rimac tra il motore V16 Bugatti e la Tesla Roadster a reattori

Mate Rimac fa luce sul progetto di motore ibrido V16 in arrivo su Bugatti e commenta le ambizioni di Musk e Tesla su una Roadster da meno di 1" sull'accelerazione 0-96 km/h

Rimac tra il motore V16 Bugatti e la Tesla Roadster a reattori

Fabiano PolimeniFabiano Polimeni

1 mar 2024

Non potrebbero essere volti più diversi tra loro e di una stessa medaglia, quella delle prestazioni assolute, il progetto Bugatti V16 ibrida e la Tesla Roadster.

A breve distanza dall'annuncio della casa di Molsheim sull'erede della Chiron in arrivo tra pochi mesi, Mate Rimac ha rivelato altro del motore elettrificato. Ha fatto luce su parte della componentistica interna, sebbene nelle specifiche sviluppate al novembre del 2022. 

Bugatti e la sfida del motore V16

"Allora avevamo già motori completi che giravano al banco. Non si tratta di chissà quale pazza idea o di rendering o ricostruzioni grafiche: è davvero quello che si trasformerà in realtà", ha commentato l'a.d. Rimac e proprietario della maggioranza di Bugatti, riferendosi al motore V16. Appare altro dai componenti svelati, come l'architettura V16 con due bancate a 90 gradi. "Ci sono molte altre sorprese che aspettano di essere rivelate con il resto della macchina. Sono straordinariamente orgoglioso di ciò che la squadra è riuscita a realizzare, senza impazzire nei miei confronti negli ultimi anni".

Fin qui il piano Bugatti, di una hypercar ibrida. Poi c'è l'altro volto delle prestazioni estreme, l'annuncio di Musk di una Tesla Roadster che a fine anno mostrerà il progetto finale, destinato a dichiarare un tempo sullo 0-96 km/h inferiore al secondo.

Tesla Roadster, solo i reattori per lo 0-100 da 1"

Sollecitato sul primato, Rimac ha ribadito posizioni già note dal recente passato. Rispondendo sui social a un utente, ha spiegato come il tempo dichiarato "sia possibile utilizzando dei reattori. Abbiamo realizzato una simulazione. Il problema è che rilasci l'aria in 2-3 secondi, poi però hai molto peso morto che ti porti dietro (serbatoi, compressore, valvole, ugelli).

Lo stesso accade con le ventole: ti danno più aderenza ma ha bisogno di qualcosa come 30 mila Nm sulle ruote per accelerare da 0 a 100 orari in meno di 1 secondo. Questo vuol dire aver bisogno di motori enormi, inverter, cambi, alberi di trasmissione. In aggiunta la macchina dev'essere superleggera, viceversa non puoi sviluppare molto carico in eccesso con la ventola (il riferimento indiretto è al progetto McMurtry Speirling; ndr) viceversa le gomme risulterebbero sovraccaricate in fretta con una qualsiasi auto dal peso normale di una supercar. Soprattutto se elettrica.

Ancora, c'è il peso aggiuntivo da portare dietro quando non fai lo 0-100. Quindi, i reattori sono davvero l'unico modo per riuscirci, però portano con sé molti aspetti negativi".

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