L'ammiraglia ha la tecnologia per operare in automazione avanzata senza la supervisione del guidatore ma gli ostacoli legali sono tali da aver suggerito al marchio la rinuncia all'omologazione
28.04.2020 ( Aggiornata il 28.04.2020 17:38 )
La tecnologia corre più veloce delle normative, è risaputo. Vale soprattutto sul terreno della guida autonoma e della guida automatizzata di livello più avanzato, quel Livello 3 che corrisponde a un controllo del veicolo affidato all’elettronica, senza che al guidatore sia richiesto di supervisionare quanto accade né di tenere le mani sul volante.
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Ecco, una potenzialità che Audi A8 ha ma non arriverà a esprimere su strada. L’ammiraglia va verso un aggiornamento di metà carriera, presentata nel 2017 sfoggiava le potenzialità di un avanzato Traffic Jam Pilot, operativo in determinate condizioni di guida e grazie al quale l’auto era in grado di guidare sostanzialmente da sola (in autostrada e velocità inferiori ai 60 km/h).
La Audi A8 ibrida plug-in annuncia le caratteristiche di un sistema con motore benzina V6 e 449 cavalli di potenza complessiva. Lunga, da 5,30 metri, o passo standard, arriva sul mercato in autunno. In elettrico percorre fino a 46 km con una carica completa delle batterie agli ioni di litio e 14,1 kWh
Guarda la gallerySul tema della guida autonoma, dopo il tradizionale hype, il clamore di una frontiera prospettata come prossima, l’interesse è scemato decisamente e la realtà preso il sopravvento. Senza considerare i costi in rapporto all’utilità marginale di introdurre tali sistemi se non su veicoli di altissimo profilo.
Un ostacolo al momento insormontabile è dettato dal quadro legislativo, di fatto una cornice inesistente nel regolamentare l’utilizzo di un’automazione di Livello 3, tale da portare Audi a rinunciare all’omologazione delle funzioni – tecnicamente presenti su A8 –, come spiegato dal responsabile dello sviluppo tecnico del marchio ad Autonews Europe, Hans-Joachim Rothenpieler: “Non vedremo il Traffic Jam Pilot su strada con la sua funzione originariamente programmata di Livello 3 sull’attuale generazione di Audi A8, poiché la berlina ha già vissuto una fetta significativa del proprio ciclo.
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Attualmente non c’è un quadro legale per la guida automatizzata di Livello 3 e non è possibile omologare tali funzionalità in tutte le parti del mondo su un’auto di serie”.
Tutto rinviato a prospettive future e, su un ciclo vitale di 8 anni, con A8 presentata nel 2018, la proiezione va al 2025 e oltre. Altri costruttori puntano a lanciare il Livello 3, come Mercedes su Classe S, BMW su iNext, tuttavia, i vincoli legali all’utilizzo del sistema di tipo “senza mani sul volante né sguardo sulla strada” restano sul campo.
Per molti costruttori, lo sviluppo dell’assistenza avanzata alla guida opererà sulla frontiera del Livello 2 “arricchito” di funzioni, una soglia che richiede sempre al guidatore di tenere almeno una mano sul volante e sorvegliare su quanto accade intorno all’auto. Un’attribuzione di responsabilità necessaria.
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