Auto nostalgia: Abarth Grande Punto, il ritorno dello Scorpione

Auto nostalgia: Abarth Grande Punto, il ritorno dello Scorpione

Nel 2008 ci siamo messi al volante della Grande Punto realizzata da Abarth, all'epoca appena rinata come Marchio indpendente: ecco la nostra prova

di Roberto Gurian

31.08.2022 ( Aggiornata il 31.08.2022 14:56 )

Nel 2007, dopo anni nell'ombra, Fiat decise di rilanciare il Marchio Abarth realizzando una versione sportiva di uno dei suoi modelli di maggior successo: la Grande Punto. Rivista a livello sia meccanico che estetico, la hatchback “vitaminizzata” dallo Scorpione sfoggiava un look impossibile da non notare, e garantiva una potenza di ben 155 cavalli, aumentabile ulteriormente con il kit di “esseesse”. Abbiamo provato l'Abarth Grande Punto sul numero di gennaio 2008: ecco il nostro test di 14 anni fa.

Aveva punto tanto e mietuto vittime illustri sulle strade di tutto il mondo. Poi, improvvisamente, era scomparso, rimpianto, quasi senza speranza, da tanti appassionati che ricordavano le sue “creature”: ad esempio, le Fiat 500 e 600 preparate in grado di dare la paga a blasonate fuoriserie sui tratti più difficili di tutta Europa. Per fortuna adesso lo “scorpione”, è tornato. In pratica, per non farsi definitivamente schiacciare nell’era delle grandi pianificazioni industriali che hanno stritolato molte piccole aziende automobilistiche, si era riparato in una specie di letargo dal quale appunto si è risvegliato.

Il mai abbastanza rimpianto Carlo Abarth sarebbe felice di rivedere il suo “scorpione” di nuovo in corsa sulle fiancate della Grande Punto. Nato in Austria, ma trapiantato a Torino, Abarth ha dedicato una vita alle auto sportive e da corsa, marchiandole con lo stemma raffigurante il suo segno zodiacale (lo scorpione appunto). Per lui, che amava anche gareggiare, un pilota di poco valore era un “tassista” (non gliene vogliano i molti bravissimi autisti di piazza del giorno d’oggi...) e quelli davvero scarsi erano dei “tassisti ubriachi”. Sostanzialmente giusto, quindi, che l’Abarth (con il nome trasformato in marca) Grande Punto non sia destinata a chi deve scarrozzare il piu? tranquillamente possibile dei passeggeri. Infatti siamo di fronte a un cavallino di razza come le Fiat Abarth dei tempi d’oro.

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Lo Scorpione Abarth mostra i muscoli

Non è un caso che la vettura della prova abbia gli stessi colori delle Fiat 500 con lo “scorpione” degli anni ’60, riprodotti fedelmente grazie a un kit estetico (in opzione a 220 euro) disponibile solo in combinazione con il bianco della carrozzeria. Dalla base della Grande Punto è uscita una variante “cattiva” che mostra i muscoli, ovvero: vistosi cerchi in lega da 17”, prese d’aria maggiorate, spoilerini supplementari e codolini neri. Fendinebbia integrati, pinze rosse per i freni anteriori, terminale di scarico sdoppiato e gli immancabili stemmi con lo scorpione completano l’opera. A bordo, soprattutto i sedili di foggia sportiva con poggiatesta integrato fanno la differenza dalle cugine Fiat. Ma anche la strumentazione, i sedili posteriori sagomati anatomicamente, la pedaliera con appoggi in metallo, il volante a tre razze e la leva del cambio con cuciture rosse sottolineano l’esistenza di una precisa linea di demarcazione.

Dotata del 1.4 turbo T-jet da 155 cv, l’Abarth Grande Punto risulta disponibile solo con carrozzeria a tre porte. Per le sue caratteristiche tecniche e di prezzo se la gioca con un paio di compatte sportive: Ford Fiesta ST e VW Polo GTI, entrambe con 150 cv. Per la sfida con le piu? consistenti Peugeot 207 GTi, Opel Corsa OPC e Renault Clio RS, necessario aspettare il kit “esseesse”: 5.000 euro in più ma la bellezza di 180 cavalli.

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