BMW CSL, inno alla sportività: la sua storia

BMW CSL, inno alla sportività: la sua storia

La 3.0 CSL anni '70 e la M3 E46 CSL del 2003 sono le antenate dell'odierna M4 CSL: due coupé leggere, aerodinamiche e cattivissime, mai dimenticate dagli appassionati della velocità

di Redazione

25.05.2022 ( Aggiornata il 25.05.2022 15:27 )

Competition, per prestazioni concepite per mordere l'asfalto della pista; Sport, perché il DNA - e anche l'aspetto estetico - è quello; Lightweight, perché per avere tali performance devi essere leggera. CSL, una sigla storica a Monaco di Baviera. Che ha festeggiato i 50 anni della sigla M con una nuova CSL, dedicata alla M4, terzo capitolo di una saga ad alta dose di cavalli, che trova le sue radici negli anni '70 e che ha appagato con adrenalina gli appassionati del marchio bavarese e delle auto sportive in generale.

BMW 3.0 CSL: la coupé più "cattiva" degli anni '70

BMW 3.0 CSL, aggressività anni '70

BMW 3.0 CSL, aggressività anni '70

La prima CSL della storia BMW nacque nel 1972 per ottenere l'iscrizione all'ETCC. Dalla base della 3.0 CS, il marchio bavarese potenziò il motore e alleggerì la carrozzeria con l'uso di materiali specifici. Già nel 1973 arrivò un aggiornamento: la cilindrata aumentò a 3.153 cc per 200 cavalli di potenza a 5.500 giri/min, una velocità di 220 km/h e un'accelerazione da 0 a 100 km/h in 7 secondi

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Nel 1972 BMW intende partecipare allo European Touring Car Championship, competizione dedicata alle sportive con cilindrata superiore ai tre litri. Per iscriversi, serve però un modello di serie da cui far derivare la vettura destinata alla pista. E a Monaco decidono di prendere come base la 3.0 CS, variante della E9 commercializzata a partire dalla fine degli anni Sessanta, rendendola più potente e leggera.

In breve tempo nascono i 1.265 esemplari totali della 3.0 CSL, dove la "L" sta per "Leicht" ("Leggera"). La diminuzione di peso si rivela il fattore fondamentale della coupé, ottenuto ovviamentre tramite l'utilizzo di materiali specifici. La scocca è in acciaio ma le portiere, il cofano motore e il bagagliaio sono in alluminio, mentre i finestrini sono costruiti in Perspex. Il motore ottiene una piccola sovralimentazione (3.003 cc) e 200 cavalli di potenza a 5.500 giri/min: una piccola bomba capace di arrivare alla velocità di 220 km/h e di accelerare da 0 a 100 km/h in 7 secondi circa.

Sono numeri sufficienti a iscriversi all'ETCC, ma in casa BMW già un anno dopo si decide di aggiornare il modello stradale. Nel 1973 la cilindrata sale a 3.153 cc grazie all'aumento dell'alesaggio corsa a 84 mm, la macchina romba che è un piacere, ma BMW decide di concentrarsi maggiormente sull'aspetto aerodinamico. Ecco quindi che sopra i parafanghi anteriori spuntano delle pinne, sul tetto appare uno spoiler e nel bagagliaio BMW "nasconde" un alettone posteriore da inserire quando le forze dell'ordine non sono nei paraggi (all'epoca infatti l'uso di un'ala su un mezzo stradale era vietato). Qualcuno inizia simpaticamente a chiamare la 3.0 CSL del '73 "Batmobile", ma attinenze o meno con la vettura del Cavaliere Oscuro, la coupé ottiene un buon successo di mercato, trascinato dalle vittorie in pista, tra cui una a Le Mans 1973 nella classe di appartenenza con i piloti Dieter Quester e Toine Hezemans.

BMW M3 CSL: la E46 che non faceva prigionieri

BMW M3 CSL, la E46 "da guerra"

BMW M3 CSL, la E46 "da guerra"

Nel marzo 2003 BMW propose la versione Coupé Sport Lightweight della sua M3, diminuendo il peso di 110 kg grazie all'impiego delle tecnologie impiegate all'epoca in F.1. A partire dalla fibra di carbonio rinforzata per il tetto, i gusci dei sedili, i paraurti e il cofano posteriore. Inoltre, vennero eliminati radio e climatizzatore e montati nuovi cerchi da 19" in alluminio. Il 6 cilindri 3.2 venne poi aggiornato con una potenza di 360 cv, 17 in più rispetto alla M3 standard, a 7.900 giri/min e 370 Nm (+5) a 4.900 giri/min, per un'accelerazione da 0 a 100 km/h in 4,8 secondi e velocità di punta di 250 km/h

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Quando parli di BMW con degli appassionati, non sono pochi coloro che sostengono che la M3 E46 dei primi anni Duemila sia stata non necessariamente la BMW più iconica di sempre, ma di sicuro la M3 più apprezzata nella storia del marchio. E tra coloro, c'è chi scende ancora più nel dettaglio, richiamando alla memoria la versione Coupé Sport Lightweight lanciata da BMW nel marzo 2003 in 1.383 esemplari e andata esaurita in pochi mesi.

BMW M3 CSL è sostanzialmente una M3 E46 con 110 kg in meno e tanta potenza in più. Il peso viene diminuito soprattutto grazie all'impiego delle tecnologie impiegate all'epoca in F.1 da BMW, che motorizzava la Williams di Montoya e Ralf Schumacher. A partire dalla fibra di carbonio rinforzata per il tetto, i gusci dei sedili, i paraurti e il cofano posteriore. Inoltre, vengono eliminati radio e climatizzatore - del resto, siamo in un'epoca in cui all'automobilista piace concentrarsi sulla guida e non avere a tutti i costi un display touch davanti... - e montati nuovi cerchi da 19" in alluminio che permettono un risparmio di 11 kg. Nuovi anche i dischi dei freni maggiorati a 345 mm invece di 325 mm.

Il 6 cilindri 3.2 viene poi aggiornato con nuovi alberi a camme e valvole, nuove centraline più potenti e un'aspirazione migliorata. Ne vengono fuori 360 cv, 17 in più rispetto alla M3 standard, a 7.900 giri/min e 370 Nm (+5) a 4.900 giri/min, per un'accelerazione da 0 a 100 km/h in 4,8 secondi e velocità di punta di 250 km/h. A cambiare, ci pensava la trasmissione manuale a 6 rapporti con pedale della frizione elettroidraulico oppure il sequenziale SMG.

Diciannove anni dopo, un'altra CSL. Cambiano i dati tecnici, lo stile dei modelli, i colori e le prestazioni; qual che rimane è la passione per le auto sportive, che echeggia in tutta la sua potenza in tre semplici lettere: C, S ed L. O anche B, M e W.

Nuova BMW M4 CSL

Nuova BMW M4 CSL

Più leggera e più veloce. In occasione dei 50 anni di "M", BMW presenta la nuova M4 CSL, super sportiva e super cattiva con 540 cavalli

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