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Potentissime grazie (anche) all'elettrificazione, sono le supercar di ultima generazione, con motori elettrici e batterie che riducono le emissioni
Gianluca Guglielmotti
9 ott 2023 (Aggiornato alle 15:54)
Attesa a lungo e solo da poco diventata realtà, Artura (qui l'emozionante video rilasciato per i 60 anni del marchio) è l’auto della rinascita per Mclaren, quella che traghetterà il brand britannico verso il mondo dell’elettrificazione e – si spera – verso una situazione economico-finanziaria più rosea. Dopo circa due anni di attesa, la prima di Woking con motore V6 è finalmente arrivata su strada, accoppiando il nuovo 3.0 biturbo sei cilindri a “V” (addio caro V8) ad un powertrain ibrido con un motore elettrico da 96 cv e una batteria agli ioni di litio da 7,4 kWh. Il nuovo V6 da 120° è sempre stato sviluppato assieme all’inglese Ricardo (la stessa che aveva progettato l’iconico V8 M630) con una potenza massima di 585 cv. Assieme, le due unità sprigionano 680 cavalli, capaci di passare attraverso il nuovo cambio doppia frizione a otto marce. Il peso sale di circa 140 kg rispetto alla precedente 570S, per un valore comunque contenuto in soli 1.498 kg in ordine di marcia. Anche la McLaren Artura si può ricaricare alla colonnina oppure in movimento/frenata, con un’autonomia elettrica di circa 30 km. Lo 0-100 km/h è coperto in 3 secondi netti, fino ad una velocità massima di 330 km/h. Listini da 236mila euro.
L'articolo continua nella prossima scheda
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