BMW M3 E46, come nasce un istant classic

BMW M3 E46, come nasce un istant classic

A 21 anni dalla presentazione, la sportiva di Monaco assicura ancora divertimento allo stato puro con il suo 6 cilindri in linea aspirato, da 3.2 litri e 343 CV

di Lorenzo Moro

15.12.2021 14:29

Presentata nel lontano 2000, la BMW M3 E46 divenne immediatamente una istant classic: spinta da un drammatico motore 6 cilindri in linea aspirato da 3,2 litri da ben 107 cv/litro e caratterizzata da una estetica particolarmente “maschia”, la nuova sportiva di Monaco di Baviera mise subito i “puntini sulle i” segnando un nuovo punto di riferimento nel segmento delle coupé ad alte prestazioni.

Grazie ad un carattere spavaldo e a delle doti di guida da prima della classe, la M3 E46 rimane ancora oggi, a ben 21 anni dalla sua presentazione, un’auto godibile ed estremamente desiderabile, aiutata da un valore di mercato abbordabile (siamo sui 30mila euro) e dalle esenzioni fiscali che in alcune regioni sono in vigore per le auto ventennali. Oltre a questo, specialmente vedendo come sta cambiando BMW, mettersi in garage questa purosangue bavarese oggi è sicuramente un investimento per il futuro.

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BMW M3 E46 - La Scheda Tecnica

BMW M3 E46 - La Scheda Tecnica

MOTORE Anteriore longitudinale, 6 cilindri in linea; alesaggio x corsa 85 x 91 mm; cilindrata 3.243 cm3 ; rapporto di compressione 11,5:1; potenza max 252 kW (343 cv) a 7.900 giri/min; coppia max 365 Nm (37,2 kgm) a 4.900 giri/min; basamento in ghisa, testata in lega leggera; distribuzione a 4 valvole per cilindro, doppio asse a camme in testa, punterie idrauliche (cinghia dentata); iniezione multipoint.

TRASMISSIONE - Trazione posteriore; cambio manuale a 6 marce.

AUTOTELAIO - Sospensioni anteriori a ruote indipendenti (schema MacPherson), con triangoli oscillanti inferiori, ammortizzatori telescopici, molle elicoidali e barra antirollio; sospensioni posteriori di tipo multi-link con ammortizzatori telescopici, molle elicoidali; barre stabilizzatrici anteriore e posteriore; sterzo a cremagliera servoassistito; impianto frenante a doppio circuito idraulico: freni anteriori e posteriori a disco autoventilanti, servofreno; cerchi in lega da 18” (ant. 8J x18, post. 9J x18); pneumatici anteriori 225/45 R 18, pneumatici posteriori 255/40 R18.

DIMENSIONI E PESO - Lunghezza 4.492 mm Larghezza 1.780 mm Altezza 1.372 mm Passo 2.731 mm Carreggiata anteriore 1.508 mm Carreggiata posteriore 1.525 mm Peso in ordine di marcia 1.495 kg Capacità serbatoio 63 litri.

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Tuttavia, prima di qualunque altra cosa, questa M3 è nata per essere guidata e goduta, cosa che abbiamo potuto fare grazie a questo bellissimo esemplare, dotato ancora del cambio manuale a sei marce e di tante piccole migliorie utili a rendere l’auto al limite del perfetto. Su questa vecchia M3 c’è praticamente tutto quello che serve per sentirsi piloti e godere appieno della meccanica a portata di mano: questa è un’auto che nella sua semplicità tira fuori la poesia della guida. Vi trasforma in piloti, vi istiga e vi insegna e, al canto del suo lussurioso 6 cilindri in linea, vi conduce verso il piacere di guida estremo. Le sensazioni, analogiche e senza tempo che questa BMW trasmette, sono estasianti, grazie anche ad un motore aspirato che muore dalla voglia di lanciarsi latrando feroce, meccanico, acuto, lancinante e rabbioso verso gli 8.000 giri, là dove interviene il limitatore ad interrompere, solo per pochi istanti, il tempo di cambiare rapporto, l’incredibile flusso di potenza di questo sei-in-linea. Lungo queste strade che ho percorso centinaia di volte, la M3 mi mette subito a mio agio e nonostante le sue dimensioni riesco a bucare lo spazio come se fossi su una macchina grande la metà.

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Motore e meccanica

La sensazione di raccoglimento è totale e il volante, dalla corona un po’ troppo spessa ma piacevolmente piccolo, mi fa sentire parte integrante dell’esperienza di guida. Accompagnati da una sinfonia meccanica inebrianti e ci si ritrova per le mani un motore tanto pastoso nei transitori quanto rabbioso in alto: la curva di coppia è spalmata lungo tutto l’arco dei giri, arco che viene percorso senza botte o fuochi d’artificio ma semplicemente con forza e costanza. I 343 cavalli spingono l’auto in avanti con decisione e diventano rabbiosi una volta superati i 5.000 giri, limite oltre il quale bisogna essere veramente consci di quello che si sta facendo perché questa è una di quelle auto che, quando sembra andare forte, sta andando forte per davvero. L’erogazione lineare del motore inoltre permette di dar vita a sovrasterzi di potenza perfettamente controllabili grazie ad un differenziale autobloccante meccanico che aiuta e infonde sicurezza, sia nella normalità che provocando l’auto, senza mai dare la spiacevole sensazione che il retrotreno stia per diventare l’avantreno e viceversa.

E poi, senza esagerare che poi è troppo, questa auto è anche cafona al punto giusto: la M3 mostra spudoratamente i muscoli e fa capire al volo che con lei non si scherza. La carrozzeria sembra un velo metallico che fatica a contenere la potenza meccanica nascosta sotto di essa: i parafanghi allargati, la gobba sul cofano per contenere il motore, gli sfiati dell’aria dietro alle ruote anteriori (tristemente finti) e infine il clamoroso estrattore posteriore che incornicia quattro scarichi ravvicinati, sono tutti elementi che contribuiscono al fascino animalesco di questa vettura. Ancora oggi, dopo tanti anni dalla sua uscita, questa M3 farebbe prudere il piede destro anche al più distratto dei non appassionati di auto, è una cattiva ragazza e, se si è un po’ deboli, non si può che innamorarsene perdutamente. La M3 è un’auto capace di regalare emozioni così intense e pure che rimane solo il dubbio su come mai non si facciano più auto così, semplicemente… semplici, ma con tanto carattere.

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