Pippo Baudo: la patente, la Ferrari di Mike Bongiorno e... l'intervista di Auto del 1985

L'esito dell'esame teorico di Baudo

 Fin qui - raccontato con molta franchezza da se stesso - l'automobilista Pippo Baudo. Un automobilista decisamente «medio», con i pregi e i piccoli difetti che questo aggettivo mimetizza. Dell'esame pratico abbiamo riferito all'inizio: Baudo guida meglio di quanto la sua autocritica possa sottintendere. Le due-tre «grattate» del lungo tragitto urbano che abbiamo percorso assieme, sono state più frutto della gioventù della vettura usata (unita al disagio delle braccia troppo lunghe per un modello così «mini») che non di carenze tecniche di guida. Lo scivolone - chiamiamolo così - è avvenuto invece nella prova scritta, autentica «croce» dei nostri esaminati.

Baudo ha infatti sbagliato quattro quiz su venti («Ahi, ahi, ahi sior Giuseppe» direbbe il suo vecchio rivale Mike Bongiorno). Gli sbagli fatti precluderebbero l'ammissione alla prova pratica dell'esame vero e proprio: ma sinceramente ben pochi di noi, senza un adeguato ripasso, commetterebbero meno errori (provare per credere...). A nostro parere, dunque, l'automobilista Pippo Baudo è abbondantemente promosso.

(3/3)

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