Lamborghini Gallardo LP560-4

Lamborghini Gallardo LP560-4

di Redazione

13.11.2008 ( Aggiornata il 13.11.2008 10:34 )

Design

Quaranta cavalli in più che sono stati spalmati in maniera egregia lungo tutto l’arco d’utilizzo: i bassi e i medi regimi sono quelli che hanno beneficiato maggiormente dell’iniezione di potenza, dunque il nuovo V10 appare decisamente più pieno ed elastico di prima in questa fetta di contagiri, che peraltro è quella che viene sfruttata maggiormente nella guida di tutti i giorni. Ma al tempo stesso è divenuto maggiormente grintoso agli alti: quota seimila è la soglia oltre la quale l’allungo del motore inizia a farsi decisamente brutale e che proietta la Gallardo a performance inconsuete: 0-100 in 3”57, il km da fermo in 20”58 e 325 km/h di punta massima, dunque una delle più veloci supercar sulla piazza.

Sono numeri da aereo in fase di decollo, quelli della Gallardo. E qualcosa in più di aeronautico ora lo troviamo anche nell’aspetto, grazie a quei mirati interventi stilistici che hanno reso ancor più tagliente la sportiva bolognese. Soprattutto nel frontale, più acuminato, pungente e incattivito dalle prese d’aria stile Reventòn, la supercar da un milione di euro il cui stile aeronautico verrà preso ad esempio da tutte le future Lamborghini, Gallardo prima fra tutte. Ancora, le ruote in lega da 19” Cordelia opzionali sono un capolavoro di design e i led posteriori a Y rovesciata che ricordano la sagoma di un aereo da caccia, di notte, rendono immediatamente riconoscibile la Lambo.
Dentro,la Gallardo resta del tutto simile a prima, fatta eccezione per i pulsanti sul tunnel centrale che ora sono in alluminio zigrinato, per la strumentazione dalla grafica stile Superleggera e per la placca del cambio e-gear sul tunnel centrale. I più attenti, su di essa, noteranno una funzione inedita: il tasto “Corsa”, che sostituisce la precedente posizione winter, per ottenere il massimo delle prestazioni dalla rinnovata trasmissione robotizzata. Un altro componente tecnico, il cambio elettroattuato, che segna un netto passo avanti rispetto alla precedente Gallardo. Il nuovo e-gear si apprezza per la maggior velocità delle cambiate, (più 40% rispetto al precedente, 120 millisecondi in tutto), ma soprattutto per un funzionamento globale più omogeneo: è sì più veloce ma meno brusco di prima e in fase di scalata effettua la doppietta automatica a un regime adeguato, mentre prima la salita dei giri era eccessiva.

Unico difetto, i bilancieri al volante sono sempre quelli, dunque troppo piccoli per riuscire a cambiare adeguatamente marcia quando ci si trova in mezzo a una curva. Cambia parecchio anche l’assetto, sulla nuova Gallardo. Le sospensioni sono inedite — derivano da quelle dell’Audi R8 — e i tecnici di Sant’Agata hanno dovuto lavorare sodo per trovare il giusto compromesso fra confort e maneggevolezza. La Lambo è dunque più comoda di prima, e di pari passo ancor più sfruttabile nella guida di tutti i giorni. Una supercar che, se non sei troppo geloso, puoi cedere alla moglie per andare a far shopping. Tuttavia il nuovo assetto ha fatto perdere un po’ di smalto alla Gallardo se parliamo di guida prettamente sportiva al limite. Il beccheggio e il rollio sono più accentuati, pertanto la vettura risulta anche più sensibile ai trasferimenti di carico. Se si aggiunge a ciò una gommatura che non rende giustizia alla Lambo, per via di una tenuta laterale un po’ cedevole, viene da sé che l’impegno richiesto per essere portata al limite sia piuttosto alto.

Parliamo di situazioni estreme, beninteso. Sensazioni che emergono spingendo davvero forte. Perché su strada, al contrario, la LP560- 4 è estremamente coinvolgente nonché ancor più versatile. Dicevamo dell’assetto, leggermente più morbido, ma anche quanto a rumorosità i passi avanti si notano: è scomparsa buona parte di quei rumori meccanici in abitacolo dunque l’atmosfera durante i viaggi è paragonabile a quella di una gran turismo. Ma le prestazioni, al contrario, sono da vera supercar. Oltretutto, è stato centrato uno degli obiettivi del nuovo progetto: ridurre i consumi e le emissioni. La LP560-4, pur non essendo ovviamente una vettura da record di consumo, riesce a percorrere fino a 1,5 km/ litro in più rispetto al precedente V10 5.0 da 520 cavalli. Meglio che niente, no?

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