Dacia Sandero 1.4 MPI Lauréate

Il nuovo frontale, proposto ora anche sulla Logan, è convincente: all’esterno la Sandero non sembra certo un’auto economica

L'altra domanda che chiunque si pone di fronte a un’auto così a buon mercato è: ma è affidabile? È quello che abbiamo cercato di scoprire nel corso del test cominciato, dobbiamo ammetterlo, non senza qualche perplessità più che altro dovuta alla relativa anzianità della piattaforma. Ciononostante la nostra Sandero ha affrontato senza imbarazzi tutte le prove, in ogni condizione del fondo stradale. Certo è più lenta di altre nel superare gli ostacoli e non si avvale del supporto elettronico fornito dall’ESP, non disponibile neppure come optional, ma non mette in crisi l’assetto nè in difficoltà il guidatore nemmeno nelle situazioni di emergenza. Tutto questo conferma che la versione ottimale è probabilmente la 1400 a benzina: offre prestazioni discrete ( supera i 157 km/h), è abbastanza lenta in ripresa, ma in modo accettabile, e ha consumi (12,4 km/ litro ai 130 all’ora) e costi d’acquisto e di gestione adeguati. Le lacune naturalmente non mancano. Ma l’unica davvero fastidiosa è la rumorosità che si avverte oltre i 120 km/ h, dovuta alla ruvidità del motore e al passaggio in abitacolo di forti fruscii aerodinamici: la causa è da ricercare anche nel risparmio effettuato nell’insonorizzazione. Appare quindi evidente che la Sandero 1.4 MPI è indicata soprattutto per chi si muove sui percorsi extraurbani o in città e vuole una capacità di carico e un’abitabilità al top della classe. Va però ricordato che questo modello ha un altro pregio, non abituale fra le auto economiche: la sobrietà della linea, grazie all’ottimo lavoro svolto dai designer. Specie il frontale è accattivante, e nel complesso la Sandero ha veramente poco da invidiare rispetto a modelli molto più costosi e prestigiosi.