Hyundai i20 1.2 16V

Hyundai i20 1.2 16V

di Redazione

01.04.2009 ( Aggiornata il 01.04.2009 15:07 )

Prestazioni

Le nuove due volumi Hyundai i20 e la più grande i30, derivate da progetti completamente inediti sviluppati in gran parte in Europa, vantano comportamenti più che convincenti, sia per quanto riguarda prestazioni e consumi, sia in fatto di tenuta di strada. La presenza dell’ESP di serie praticamente su tutta la gamma i20 (è a richiesta solo sulla 1.2 16V Classic) favorisce la sicurezza e la facilità di guida: il sottosterzo di potenza tipico delle trazioni anteriori e il sovrasterzo in fase di rilascio, già molto contenuti grazie alla validità dell’assetto e alla potenza limitata (78 cv) della i20 1.2, rimangono sempre sotto controllo, anche al limite. Del resto la compatta coreana, e in particolare la versione 1200, non rientra certo nel novero delle auto preferite dagli smanettoni, in ogni caso è però capace di togliere d’impaccio dalle situazioni impegnative anche i più scriteriati.

La 1200 coreana non teme le più diffuse concorrenti dirette, quali Corsa e Fiesta in fatto di prestazioni e consumi

Le prestazioni alla portata della protagonista della prova sono sugli stessi livelli — e anche più convincenti — delle migliori concorrenti dirette a benzina d i 1.2 litri, a conferma che la tecnologia Hyundai non ha ormai nulla da invidiare a quella di Case ben più blasonate. Abbiamo raggiunto i 166 km/h in quinta (e poco meno in quarta: 165,7 km/h), toccando quindi una punta superiore ai 165 all’ora indicati dalla Casa. Anche in accelerazione abbiamo fatto meglio del dato ufficiale passando da 0 a 100 km/h in 12”20, contro i 12”90 dichiarati. Nonostante il peso dell’esemplare provato sia risultato superiore di 83 kg rispetto a quello riportato nella scheda tecnica (1053 contro 970 kg), la i20 non appare penalizzata da questo gravame, tanto che anche in ripresa si è rivelata più brillante rispetto alle concorrenti, grazie, fra l’altro, alla rapportatura abbastanza corta del cambio. La risposta è sempre pronta e progressiva, anche alle basse andature: per passare da 40 a 80 km/h in quarta si impiegano 11”43, che diventano 16”54 in quinta, mentre sono necessari 19”49 per salire da 80 a 120 km/h nel rapporto superiore. Negli stessi allunghi sono risultate molto meno efficaci le riprese di due avversarie dirette come la Opel Corsa 1.2 (17”37, 26”17 e 36”83) e la Ford Fiesta 1.2 (13”36, 19”49 e 24”05). Validi anche i riscontri relativi ai consumi, allineati a quelli delle concorrenti: ai 130 all’ora autostradali e nel traffico urbano si percorrono rispettivamente: 12,806 e 13,131 km/litro, contro i 12,860 e 12,010 km/litro rilevati con la Corsa e i 13,302 e 11,806 km/litro della Fiesta.

Al volante si apprezzano la risposta progressiva del motore e l'affidabilità del telaio

Non delude il confort. L’assetto morbido permette di assorbire le asperità della strada in modo adeguato per un’auto di questa classe, mentre il rollio, pur evidente, non risulta fastidioso. La rumorosità resta entro limiti più che accettabili ed è in linea con quella delle altre berline a benzina del segmento B. Alle andature più elevate il motore si fa sentire nell’abitacolo, ma entro livelli medi per questo tipo di vetture: a 130 all’ora abbiamo rilevato 71,7 db ai posti anteriori e 71 ai posteriori.
Al giudizio positivo sul comportamento stradale della i120 1.2 16V contribuiscono i principali organi meccanici, la cui funzionalità risulta adeguata alle prestazioni di questo modello: lo sterzo a servoassistenza elettrica è abbastanza pronto e preciso e il cambio manuale a 5 rapporti, ben manovrabile, non mostra particolari impuntamenti, a parte qualche difficoltà nell’inserimento della retromarcia. Affidabile, poi, l’impianto frenante a 4 dischi, autoventilati davanti. È ben modulabile e assicura spazi di arresto contenuti: 37,5 metri a 100 km/h.


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