Ford Kuga 2.5T 5tronic Titanium

Design

Ma puntare su un SUV che non funziona a gasolio può risultare un’eresia? Si tratta di una scelta particolare che però ha le sue ragioni se nel contesto generale l’economia di esercizio non è predominante mentre la qualità della guida riveste un ruolo particolarmente significativo la sua parte.
I consumi risultano chiaramente più impegnativi (7-8 km/litro, per altro nella media del segmento), tuttavia in caso di percorrenze annue limitate la differenza nel costo di gestione non risulta particolarmente significativa, anche perché la cilindrata contenuta in due litri e mezzo non comporta un grosso incremento nel costo dell’assicurazione. Tra l’altro, c’è sempre la possibilità di dotarsi di impianti GPL o metano, scelta che impone qualche sacrificio per quanto attiene la capacità di carico, ma ripaga in termini di costo chilometrico e autonomia.
Il prezzo di listino della Kuga 2.5T, ha il pregio risultare abbordabile: 2.500 euro in più rispetto alla turbodiesel, ma con il cambio automatico compreso. La versione Titanium oggetto della prova, con allestimento davvero full-optional, vede il conto finale superare di poco i 39mila euro. Si deve sottolineare che sul piano prestazionale il 5 cilindri turbocompresso raggiunge i livelli di un ottimo 3.0 litri V6, aggiungendovi i vantaggi di una sovralimentazione moderna in grado di garantire una coppia robusta e soprattutto costante tra 1600 e 4000 giri. Meglio ancora di un diesel. Il che si traduce in scatto e riprese di notevole brillantezza, lo 0-100 km/h viene bruciato in 8”62, ma soprattutto in una guida dinamica, ma al tempo stesso rilassante. Basta una leggera pressione sul gas per ottenere risposte immediate, con una reattività di categoria superiore rispetto a quella alla Kuga turbodiesel. Per il resto la vettura resta quella conosciuta, vale a dire equilibrata in tutte le situazioni. Le sospensioni risultano tendenzialmente morbide; tuttavia, il rollio pur avvertibile non impedisce di esplorare i limiti di una tenuta di strada elevata, che mantiene un buon grado di precisione in curva anche esagerando un po’. Il cambio automatico, tradizionale con convertitore di coppia, è dolce e docile, ma in modalità Sport si mostra molto reattivo con l’eventuale selezione sequenziale manuale rapida e puntuale in grado di soddisfare anche guidatori esigenti.
L’abitacolo, lo stesso della versione diesel, conferma le note doti d’insieme. Ovvero un ambiente accogliente e una buona qualità generale, seppur nell’ambito di un certo contenimento dei costi.
Buona l’abitabilità con sedute tendenzialmente rialzate e panoramiche e una sistemazione confortevole dietro per due persone. Non delude il baule, completo di portellone con lunotto ad apertura indipendente. Col kit di riparazione fornito di serie (non proprio l’ideale in caso di scampagnate e giri off-road come per altro il ruotino d’emergenza proposto con sovrapprezzo) assicura una buona capacità di carico. In ogni caso che la Kuga non fa mistero che la sua vocazione è soprattutto stradale.