BMW Z4 sDrive 35i

Rilevamenti e Tecnica

La BMW Z4 cambia totalmente registro: non nasce più a Spartanburg, negli Stati Uniti; le linee statunitensi verranno impiegate unicamente per i Suv “X”. Prende vita invece a Ratisbona, in Germania, assieme alle Serie 1 e 3. Linee di produzione che hanno già acquisito dimestichezza con il tetto rigido ripiegabile della “3” Cabrio e che dunque sfruttano questo know how anche per quello della nuova Z4. Un tetto che giocoforza aggiunge massa a una vettura che è pure cresciuta nelle dimensioni in ogni direzione (ben 15 cm in più di lunghezza).
Con il risultato che a parità di motorizzazione, rispetto alla precedente Z4 con tetto in tela, il peso aumenta di almeno 180 chili. Per quanto riguarda l’accoppiata motorecambio, nella versione top di gamma sDrive 35i troviamo una new entry: al conosciuto 6 cilindri 3 litri con doppia sovralimentazione e iniezione diretta da 306 cavalli (la cui sigla tradisce la cilindrata ed è “35” per sottolineare la maggior potenza rispetto allo stesso 3 litri aspirato) è possibile abbinare una nuova trasmissione a doppia frizione con sette rapporti, del tutto simile al DKG già impiegato sulla M3. Il principio di funzionamento è il medesimo che caratterizza questo tipo di cambi (due marce inserite contemporaneamente, con una delle due frizioni che tiene “a riposo” il rapporto successivo) e nella fattispecie vengono offerti diversi programmi di guida.
Sul tunnel centrale ci sono i tasti per gestire il cosiddetto Driving Dynamic Control, di serie su tutte le Z4: Normal, Sport e Sport : scegliendo fra queste tre posizioni variano contemporaneamente alcuni parametri (risposta dell’acceleratore, taratura del servosterzo e del DSC, regolazione delle sospensioni elettroniche opzionali), tra cui anche il lavoro del cambio.
Nelle modalità più sportive, lo stacco delle frizioni è più brusco e i tempi di cambiata più bassi, in modo da offrire un feeling di maggior sportività. Non manca, ovviamente, la modalità manuale per selezionare i rapporti attraverso i paddle sul volante oppure con la classica leva selettrice, nella fattispecie a impulso elettrico come i più recenti cambi BMW e “girata” nel senso giusto: si scala spingendo in avanti la leva, si sale di rapporto tirandola verso di sé.
Sempre in tema di elettronica, da segnalare poi un controllo di stabilità DSC di ultima generazione: annovera le funzioni di assistenza per le partenze in salita, “freni asciutti” (impercettibili frenate in caso di pioggia per togliere il velo d’acqua dai dischi) e “predisposizione freni”, ossia l’avvicinamento delle pastiglie al disco se il sistema prevede una frenata d’emergenza. Ancora, il DSC lavora come un differenziale autobloccante per limitare il pattinamento in uscita di curva e infine può essere disattivato in due fasi: totalmente oppure nella funzione che lascia attivo il controllo di stabilità ed esclude quello di trazione