Toyota Prius, 28 km/litro!

Prestazioni

Lo spettacolo del silenzio, di una macchina che parte con un sommesso ronzio e che solo dopo un po’, in modo quasi impercettibile, attacca in automatico il motore a benzina è solo sulla Prius. Che, pur non migliorando del 20% — come promesso dalla Toyota — ma solo dell’8% i suoi consumi urbani, fa comunque miracoli: 27,8 km/litro. E riporta eccellenti piazzamenti anche nell’extraurbano (25,4, contro i 23 della vecchia). Solo in autostrada, dove la frenata rigenerativa è pressoché nulla e tutto si gioca sull’aerodinamica, comunque molto valida (Cx 0,25), i numeri sono meno da circo: 16,1 km/litro.
La Prius rivela un avantreno fermo e preciso, un posteriore che non va mai in crisi anche perché l’ESP non è staccabile e un coricamento laterale che non sembra soffrire più di tanto il peso dei pannelli solari sul tetto. La Toyota, pur avendo un bel mordente, ha fatto segnare spazi d’arresto un po' lunghi e un'altro limite della è il selettore del cambio, che non impone di mettere in P prima di estrarre la chiave come succede in tutti gli automatici per la semplice ragione che la chiave è un transponder keyless. Bene, se vi dimenticate di azionare il freno a mano (anzi a pedale, un sistema vecchio che stona tremendamente tra tanta tecnologia) la macchina se ne va per i fatti suoi.
Efficace lo sterzo, pronto, preciso e leggero, la Pirus dimostra anche una buona e sana stabilità, con il plus di offrire un buon confort.