Fiat Doblò 1.6 Mjt. Arriva il "doblone"

Fiat Doblò 1.6 Mjt. Arriva il "doblone"

di Redazione

29.03.2010 ( Aggiornata il 29.03.2010 15:37 )

Prestazioni

Le doti di maneggevolezza e tenuta di strada del Doblò vanno oltre le più rosee previsioni, considerando la sua mole e soprattutto l’altezza, ben 185 cm. Lo confessiamo, prima della prova avevamo un certo timore che queste caratteristiche penalizzassero la sicurezza di marcia al limite e la velocità di percorrenza delle curve. Una delle situazioni dove il Doblò si trova più a suo agio è invece proprio sul misto, dove emerge un comportamento quasi neutro, con un sottosterzo contenuto e comunque ben controllato dall’ESP di serie, mentre il retrotreno non manifesta reazioni brusche o improvvise. Certo saranno in pochi a mettere alla prova il Doblò in situazioni estreme, ma in caso di necessità o di imprevisti il nuovo multispazio Fiat non delude certo le attese.
Meno convincente è invece il comportamento autostradale legato all’aerodinamica. A causa del Cx, non comunicato, ma che non si annuncia eccezionale, il Doblò si difende bene solo fino a 120 km/ h, con consumi e rumorosità più che accettabili: superata questa soglia la situazione peggiora notevolmente. Va però precisato che il Doblò 1.6 Multijet 16v, da 105 cv, protagonista della prova, monta le barre portapacchi sul tetto, che non favoriscono certo l’aerodinamica. A 120 km/h abbiamo percorso 13,071 km/ litro, scesi a 11,032 ai 130 all’ora, mentre a 90 km/ h si percorrono ben 17,245 km/ litro.
Da sottolineare la presenza del sistema Start&Stop di serie, che riduce i consumi nel traffico urbano. Altrettanto nette sono le differenze nel confort acustico a seconda della velocità: fino a 120 km/h la rumorosità dovuta ai fruscii aerodinamici e al motore è accettabile, come dimostrano i 70 decibel ai posti anteriori e 69,4 a quelli posteriori rilevati a questa andatura e ancora di più i 67,9/67,6 decibel ai 100 all’ora, mentre a 130 km/h si sale a 72,7/72,6 decibel. A causa delle sue caratteristiche il Doblò sente poi particolarmente le scie (i consumi possono calare così del 10 o 20%) e anche il vento molto forte.
Una certa rumorosità si avverte anche in accelerazione e ripresa, quando fra l’altro fa la sua comparsa per qualche attimo l’inconfondibile sibilo del turbo. Nello scatto in accelerazione si manifesta anche un leggero beccheggio, dovuto, come il rollio piuttosto evidente, all’assetto morbido scelto per il Doblò, che assicura un buon assorbimento delle asperità del fondo stradale.
Certe reazioni emergono comunque solo in caso di impiego al limite, non certo abituale per questo tipo di veicolo. Il Doblò invece si adatta perfettamente all’utilizzo nel traffico urbano, grazie alla posizione di guida rialzata, alla buona visibilità e allo sterzo pronto e preciso, che prevede un giusto grado di leggerezza e un diametro di sterzata abbastanza contenuto: 11,2 metri fra i marciapiedi. Altrettanto apprezzabile è la manovrabilità del cambio manuale a 6 rapporti, dotato di retromarcia con innesto a siringa. È valido anche l’impianto frenante, a dischi autoventilati anteriori e tamburi posteriori, che assicura spazi di arresto contenuti per un multispazio: 54,4 metri a 120 km/h.
Le prestazioni non sono certo equiparabili a quelle di una normale vettura equipaggiata con lo stesso motore, ma sono nel complesso soddisfacenti: abbiamo toccato i 162,1 km/h in sesta, una punta molto vicina ai 164 all’ora dichiarati. In accelerazione invece il tempo registrato è abbastanza lontano da quello indicato dalla Casa nel passaggio da 0 a 100 km/h: abbiamo infatti fermato il cronometro sui 14”52, contro i 13”40 “ufficiali”. Può essere interessante confrontare questi dati con quelli rilevati con la Bravo equipaggiata con lo stesso motore: raggiunge i 177,6 km/h, accelera da 0 a 100 km/h in 11”55 e percorre 14,019 km/litro a 130 all’ora. Come si vede la mole e il peso (1632 kg effettivi) del Doblò si fanno sentire. In ripresa i rapporti più corti del 6 marce manuale rispetto a quelli dell’analogo cambio della Bravo assicurano una risposta più pronta e progressiva, anche se contribuiscono a penalizzare il confort acustico. Si passa da 40 a 80 km/h in quinta in 13” 71 e da 80 a 120 km/ h in sesta in 14”24, contro i 24”77 e 16”62 rilevati con la Bravo 1.6 Multijet negli stessi allunghi. La risposta offerta dal Doblò in ripresa è così abbastanza progressiva, ma risulta efficace solo oltre i 1.500 giri del motore.
 
Fiat Doblò 1.6 Multijet

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