Fiat Doblò 1.6 Mjt. Arriva il "doblone"

Rilevamenti e Tecnica

Il telaio è stato sviluppato nell’ambito del progetto della Punto Evo, ma rispetto alla due volumi il passo è stato maggiorato di 25 cm, fino a raggiungere i 2755 mm, vale a dire 17 cm più del precedente Doblò. Altra differenza significativa è costituita dalle sospensioni multilink posteriori, al posto di quelle a ruote interconnesse della Punto e del vecchio modello. Si è così ottenuto un doppio risultato: un piano di carico spazioso e di forma regolare e un assetto veramente valido, più efficace e sicuro di quanto la mole del Doblò farebbe credere. Sul comportamento stradale influisce favorevolmente, oltre all’ESP di serie, lo sterzo a cremagliera a servoassistenza idraulica, più efficace di quello elettrico della Punto. Valido anche l’impianto frenante a dischi autoventilanti anteriori e tamburi posteriori, come pure è apprezzabile la manovrabilità del cambio manuale a 6 rapporti di serie. Il positivo quadro tecnico è completato dall’efficace 4 cilindri common rail di 1.6 litri, da 105 cv a 4000 giri, lanciato due anni fa sulla Bravo. È il motore intermedio della gamma a gasolio del Doblò e vanta buone doti di potenza ed elasticità, grazie fra l’altro agli iniettori con pressione portata a 1600 bar e al turbocompressore ridisegnato.