Audi A5 Sportback: più coupé della Coupé

Audi A5 SPortback 2.0 TDI 170 cv

di Redazione

29.03.2010 ( Aggiornata il 29.03.2010 15:37 )

Design

Oltre che dal già citato raccordo con la coda, il profilo beneficia di un padiglione leggermente abbassato ( 36 mm) rispetto a quello della A4 berlina, per una vista laterale impreziosita dalla finitura in nero lucido del montante centrale e dal profilo cromato che contorna cristalli “ da vera coupè”, privi di cornice.
Dietro troviamo un portellone che ha poco o nulla da invidiare a quello dell’Avant: apertura agevolata dalla doppia maniglia di ripresa, cappelliera in due parti (una solidale col portellone stesso) a dar luce a un vano inappuntabile per capacità, regolarità e attrezzatura, oltre che rivestito con cura anche nelle parti non in vista.
L’unico tributo pagato alle esigenze di stile sta nella soglia di carico sensibilmente più alta rispetto al piano; anche qui non manca un preziosismo, con il profilo lucido che riveste la battuta. Da segnalare anche l’assenza del tergilunotto, evidentemente giudicato fuori sintonia col carattere sportivo della vettura, a dispetto della sensibile inclinazione del cristallo. Quanto all’abitacolo, la linea ribassata del tetto penalizza l’accesso a bordo, da vera coupè: il discorso vale sia per chi prende posto davanti sia chi va a occupare i due sedili (singoli) ricavati in una zona posteriore che a una seduta leggermente bassa affianca spazi sufficienti sia in lunghezza sia in altezza.
Dal punto di vista esecutivo, si può eccepire soltanto sulla verniciatura, che lascia spazio a un evidente (ma se non altro costante) effetto buccia d’arancia. Non c’è invece traccia della minima sbavatura negli accostamenti delle lamiere, come nella precisione di montaggio di guarnizioni e modanature varie. L’assemblaggio in sostanza denota una particolare accuratezza, che fa il paio con quella che si ritrova in un interno attraente nell’immagine quanto impeccabile nelle finiture, come d’abitudine sulle vetture di Ingolstadt. La plancia riprende i connotati comuni a tutta la famiglia A4-A5 e il tunnel pure, col suo fitto pannello di comandi, ordinati secondo la particolare logica che accompagna l’interfaccia multimediale Audi MMI. Serve tempo per familiarizzarvi, ma soprattutto occorre distogliere gli occhi dalla strada per operare sulle funzioni secondarie: sul volante sono riportati solo i comandi dell’hi- fi. Nella zona attorno al cambio si è trovato posto anche per il pulsante che disattiva lo Start and Stop, entrato a far parte del corredo di serie del due litri TDI da 170 cv in forza alla vettura in prova. Il cui prezzo parte da poco più di 38 mila euro ma, come d’abitudine, può arrivare molto più in alto se ci si lascia prendere la mano con gli optional.
Audi A5 SPortback 2.0 TDI 170 cv

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