05.05.2010 ( Aggiornata il 05.05.2010 12:46 )
Chi non ha mai vissuto dentro una Mini deve prendere confidenza con la sua originalità. I comandi diventano intuitivi dopo un po’ e per consultare velocità, navigazione e altro ci si deve affidare all’enorme cerchio al centro, un po’ fuori portata d’occhio.
L’accesso al divano posteriore è favorito dalla porticina laterale apribile controvento, presente però soltanto sul lato destro. Questa, assieme al sedile anteriore che avanza e si piega in avanti, agevola non poco l’accesso. Sistemati a bordo, grazie al tetto praticamente orizzontale si può beneficiare di maggior spazio per la testa rispetto alle altre due. Il baule, invece, nonostante parliamo di una SW (si fa per dire...) è meno sfruttabile rispetto a quello delle rivali: 260 litri e spazio in altezza, con tendina in posizione, ridotto al minimo.
Fra le tre, Mini è quella che soddisfa maggiormente in termini di posizione di guida. Le regolazioni sono le stesse previste anche da MiTo e DS3: altezza e profondità sia per volante, sia per sedile. Quest’ultimo però può abbassarsi quasi fino a soglia pianale e il piantone dello sterzo è in posizione un poco più verticale rispetto agli altri, dunque alla fine la postura risulta più corretta. Sono un buon compromesso fra sostegno laterale e confort i sedili, di serie rivestiti in pelle e tessuto.
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Mini Clubman Cooper S. sportiva-wagon
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