Volkswagen Sharan 2.0 TDI DSG, il valore della qualità

VW Sharan 2.0 TDI DSG BlueMotion Highline

di Redazione

09.02.2011 ( Aggiornata il 09.02.2011 11:59 )

Prestazioni

Sicurezza e affidabilità sono due sinonimi della produzione Volkswagen ormai da molti anni. La Sharan 2.0 TDI 140 cv conferma in pieno queste peculiarità e non mostra particolari lacune: tutto è realizzato a dovere, il comportamento è sempre all’altezza delle migliori aspettative e la risposta del motore è adeguata. I 140 cv di potenza sono però il “limite” sotto al quale non si può scendere, specie quando vengono montati tutti gli accessori presenti sull’esemplare provato, che portano il peso a ben 1889 kg, contro i 1653 dichiarati.
Bisogna inoltre tenere presenti le condizioni normali di marcia: se si viaggia spesso a pieno carico, quindi con un peso complessivo nell’ordine delle 2 tonnellate e mezzo, è certo consigliabile la scelta della versione più potente, da 170 cv. La presenza del cambio automatico elettroattuato DSG a doppia frizione, a richiesta sulla Sharan 2.0 TDI 140 cv, agevola la marcia e rende più brillanti le risposte in ripresa, anche se si avverte una certa “sofferenza” del motore nelle partenze ai semafori e sui tratti misti, specie di montagna, per lo sfavorevole rapporto peso/ potenza. Naturalmente c’è la possibilità di utilizzare manualmente il cambio, migliorando così il comportamento e il piacere di guida, soprattutto sui percorsi più impegnativi affrontati velocemente. Ma se si pensa a un tale impiego della Sharan consigliamo la scelta fra gli optional dei comandi al volante del cambio. In alternativa, per rendere più brillante il comportamento della monovolume, si può inserire la posizione Sport nel cambio: migliora così la risposta in accelerazione e ripresa, ma viene penalizzato il confort di marcia. Le nostre prove strumentali sono state effettuate in “Sport”, ma va ricordato che spingendo a fondo corsa l’acceleratore i tempi di risposta praticamente sono gli stessi rilevati in “Drive”, per effetto della funzione khick down.
Le prestazioni sono nel complesso soddisfacenti per una monovolume con queste caratteristiche, ma sono risultate inferiori ai dati dichiarati proprio per l’esubero di peso di questo esemplare. Per passare da 0 a 100 km/h abbiamo impiegato 12”91, contro i 10”9 indicati dalla Casa, che dichiara 191 km/h di velocità massima per la versione con cambio DSG, mentre non siamo andati oltre i 183,6 km/h. Buona ma non rapidissima la risposta in ripresa: si passa da 40 a 80 km/h in 5”57 e da 80 a 120 km/h in 10”04, con un incremento di velocità peraltro pronto e progressivo. Soddisfacenti i consumi, considerata la mole della Sharan: si percorrono oltre 11 km/litro sia nel traffico urbano (11,152), grazie anche al sistema Start/Stop, sia ai 130 all’ora autostradali (11,387), mentre guidando con attenzione si arrivano a percorrere i 17,521 km/litro rilevati a 90 all’ora costanti. Veramente apprezzabile è poi la silenziosità di marcia, specie quando si viaggia a velocità costante: impostando con il cruise control l’andatura di 100 km/h il “silenzio regna sovrano” (64,3 decibel ai posti anteriori e 62,3 a quelli posteriori) e il confort acustico è al top per una monovolume. Al piacere di guida contribuiscono poi la validità delle sospensioni a ruote indipendenti, con taratura abbastanza morbida, e l’efficacia dei principali organi meccanici, a cominciare dallo sterzo, pronto, preciso, dal giusto grado di leggerezza e con un diametro di sterzata contenuto: 11,9 metri.
La guida risulta così facile e sicura: il comportamento è quello tipico delle trazioni anteriori, ma il sottosterzo in fase di accelerazione in curva e il sottosterzo in rilascio sono veramente limitati, grazie all’ottimo assetto e ai sistemi di controllo elettronico. Disinserendoli la sicurezza resta peraltro ai massimi livelli e non si manifestano reazioni brusche o impreviste, anche perchè in situazioni limite si riattiva automaticamente l’ESP. Non delude nemmeno l’impianto frenante, che assicura spazi di arresto contenuti (37,2 metri a 100 km/h), una buona modulabilità, una resistenza adeguata all’uso prolungato e un comportamento efficace anche su fondi diversificati.
La guida sportiva non è certo fra le peculiarità della Sharan e il rollio abbastanza evidente non la favorisce, ma anche valutandola sotto questo aspetto la monovolume Volkswagen si dimostra maneggevole e più che convincente. Le stesse doti si possono apprezzare anche nel traffico urbano, ma non si può fare a meno di optional come i sensori di parcheggio anteriori e posteriori e, perché no, anche della telecamera posteriore, per potere effettuare senza patemi le manovre rese più difficili dalle generose dimensioni della Sharan.
 

VW Sharan 2.0 TDI DSG BlueMotion Highline

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