Infiniti FX 30d Premium S, il gasolio si fa strada

Infiniti FX 30d Premium S

di Redazione

14.06.2011 ( Aggiornata il 14.06.2011 15:07 )

Prestazioni

Il lavoro adattamento dell’esistente progetto FX alla inedita motorizzazione diesel risulta nel complesso riuscita e più che godibile: in special modo per quanto riguarda carattere, qualità della marcia nell’impiego quotidiano e “sound” del propulsore, chiamato a confrontarsi con la nobile eredità dei V6 e V8 benzina sin qui conosciuti.
La vettura non fa mistero di puntare ad una connotazione dinamica piuttosto decisa, che si ritrova pressoché immutata anche sulla 30d: anzi, anche in forma più spinta, determinata dallo specifico allestimento S che include ruote da ben 21 pollici in luogo di 20 assieme ad ammortizzatori regolabili a controllo elettronico. L’impostazione dell’assetto predilige dunque il controllo dei movimenti del corpo vettura, sempre molto composti tanto in ingresso curva che in frenata; l’assorbimento delle asperità è presente, ma decisamente blando incontrando ostacoli isolati. Il tutto con il molleggio nella modalità automatica, inizialmente più confortevole: la selezione Sport accentua in special modo la durezza di risposta in compressione, rendendo la taratura adatta soltanto su fondi particolarmente levigati. Per contro, in estensione prevale sempre una maggior morbidezza, non disdicevole per la schiena ma nel complesso un filo meno armonica nell’ottica della guida più impegnata.
Proprio il campo d’azione assai dinamico rivela qualche lieve imprecisione della FX, tale da renderla sempre godibile ma anche lievemente meno incisiva rispetto alle rivali dirette più quotate. Avvicinando il limite, impostare e mantenere le traiettorie richiede qualche sottile correzione di troppo, con lo sterzo che mostrando un filo di ritardo ad alta velocità non aiuta a “sentire” con precisione particolare appoggio laterale e avantreno. Questione in fondo di sottigliezze, ma senz’altro avvertibili per chi guida “di fino”. Nulla da dire, al contrario, per stabilità e qualità dell’appoggio, cui concorre il bel bilanciamento globale della vettura almeno sino a che non si esagera; una sufficiente agilità rimane presente anche lungo i tratti più guidati e tortuosi, nonostante una massa complessiva notevole (quasi 2200 kg).
Motore e cambio si sposano con bene, ma anch’essi sono intonati al quadro generale del mezzo: ideali per traffico e guida dinamica senza eccessi, perdono lievemente mordente se si cerca quel gioco “duro” che invece riesce alla perfezione a rivali quali Cayenne o X6 diesel. Il nuovo V6 offre un rombo lievemente metallico in accelerazione, mentre a velocità costante la voce resta ottimamente soffusa per non dire quasi “muta”; l’erogazione è progressiva ed accompagnata da un bel funzionamento pastoso, con riposta piena ed incisiva da sotto 2000 giri fino a 4000, ma mancano - anche qui - giusto un filo di precisione nella dosabilità della spinta a gas parziale e regime intermedio (prevale una certa esuberanza che va talvolta un po’ oltre la volontà del guidatore), più prontezza ai bassi e un allungo più grintoso verso il fuorigiri per pareggiare i conti con la miglior concorrenza. Cambiate automatiche dolci e docili pressoché sempre, combinate a una valida rapidità nei passaggi marcia; in modalità sequenziale manuale (comode “palettone” fisse al volante) talvolta si avverte qualche rallentamento dell’azione, giusto forzando molto.
Ottima la trazione integrale, che non lascia spazio ad alcun pattinamento e bilanciando bene sotto e sovrasterzo, quasi inavvertibili con l’ausilio della sterzata integrale; giusto al limite la vettura smusa un po’ oppure accenna lievi sovrasterzi prima che il controllo di stabilità abbia il sopravvento. Migliore la resa dell’impianto frenante rispetto alla FX V6 benzina. Quanto alle prestazioni pure, il tre litri diesel regge piuttosto bene la massa della FX, tranne forse nell’accelerazione da fermo che risulta un filo penalizzata fino ai 100 km/h (quasi nove secondi effettivi), per poi risultare franca e ben apprezzabile nell’allungo verso andature superiori. Tant’è che l’ago del tachimetro va tenuto sempre un po’ sotto controllo, vista la facilità del mezzo a raggiungere velocità sopra la media e la silenziosità meccanica dell’abitacolo a tutte le andature. Bene le riprese, con tempi chiaramente favoriti dalla scalata automatica della trasmissione, e quanto a consumi si apprezzano percorrenze del tutto rispettabili anche in città (poco sopra i 9 km/l).
Infiniti FX 30d Premium S

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