Peugeot RCZ 1.6 200cv, rinnovata e divertente, ecco come va su strada

Interni

Classicheggiante ma anche moderna
La plancia della RCZ è un riuscito mix fra una linea di tendenza retrò con elementi più moderni: da un lato troviamo il rivestimento in pelle (anche sulle porte) e l’orologio analogico, circolare come le bocchette e gli strumenti principali; dall’altro gli inserti laccati neri, i fondini stile carbonio, il volante “tagliato” e la pedaliera in alluminio. Il display da 7 pollici e 16/9 del navigatore (optional) è a scomparsa. E sul tunnel si nota anche il pulsante che apre lo spoiler.

Per quattro solo in emergenza
Se i posti anteriori non prestano il fianco a nessuna critica, quelli posteriori invece sì e per quanto regolarmente omologata per quattro occupanti, la RCZ non offre molto a chi va dietro: lo spazio sembra buono, ma in realtà la panchetta è corta e lo schienale basso (come pure il lunotto). Dunque da utilizzare solo in casi di emergenza o con bambini: ha dunque senso che siano previsti attacchi specifici.

Scelta fra 12 tipi di rivestimento
Oltre al tessuto a maglia Marston di serie, per rivestire l’abitacolo della RCZ sono disponibili varie soluzioni, comprese quelle con pelle e tessuto oppure pelle e Alcantara, in varie tinte. Anche l’interno interamente in pelle (come sulla vettura provata e fotografata) varia cromaticamente, ora in una combinazione bicolore. Si nota la regolazione completamente elettrica dei sedili avvolgenti.

Più versatile del previsto
Su una coupé decisa come la RCZ forse non si pretenderebbe molto per i bagagli, eppure riesce a offrire un vano da 384 litri, per di più con un sottovano con portaoggetti (per altri 30 litri) e la possibilità di abbattere lo schienale posteriore per arrivare a 760 litri complessivi. Peccato solo per la soglia alta.