Citroën DS3 Cabrio 1.6 THP 155cv, originale e vivace col turbo, la prova

Citroën DS3 Cabrio 1.6 THP 155cv, originale e vivace col turbo, la prova
Nella gamma Citroën torna un modello convertibile dopo la Pluriel: è la nuova DS3 Cabrio, caratterizzata da soluzioni vivaci quanto il 1.6 turbo da 155 cv

di Maurizio Voltini

15.09.2013 ( Aggiornata il 15.09.2013 08:57 )

Presentazione

Vi ricordate la Citroën Pluriel? Quella frizzante Cabrio francese non è più in listino da circa 5 anni, ma ora arriva il modello che le succede in tutto e per tutto, a colmare un vuoto nella gamma della “double chevron” che in effetti pesava un po’.

È la nuova DS3 Cabrio, un modello che riprende tante caratteristiche e particolarità di quello ormai dismesso. Non parliamo solo di questioni estetiche e di immagine — che peraltro restano e anzi vengono sottolineate dalla modernità della linea DS — ma anche di soluzioni tecniche. A differenza delle cabriolet tradizionali, infatti, anche stavolta troviamo la scelta di un tetto sì in tela, però scorrevole fra i due binari laterali costituiti dai montanti superiori della scocca. Rispetto alla Pluriel, però, ora questi non sono più smontabili: si rinuncia così ad una delle possibilità in tema di “open air”, quella a scopertura totale, ma in cambio si ottiene una struttura portante ben più rigida.

Tanto che la variante cabrio, rispetto a quella berlina della DS3, comporta solamente 25 kg in più e per gran parte dovuti soltanto ai meccanismi elettrici di apertura del tetto, che avviene in 16 secondi. DAL PUNTO di vista pratico segnaliamo che tale tipologia costruttiva permette di aprire il tetto anche a velocità elevata, fino a 120 km/h, perché in effetti non varia rispetto ad un normale tettuccio scorrevole (comprese le varie possibilità di apertura parziale secondo i propri gusti momentanei). Mentre da quello semplicemente estetico, il tetto della DS3 Cabrio realizzato dalla Webasto si evidenzia anche come colorazione. Di serie è solo nero, ma a richiesta propone due varianti, per 150 e 400 euro aggiuntivi rispettivamente: quella Blu Infini che cambia di tonalità secondo la luce esterna, e quella grigia a monogramma come sulla vettura provata.

Quest’ultima è quella “top di gamma” (se si esclude l’edizione limitata “L’Uomo Vogue” di 50 esemplari numerati) sia per il motore 1.6 sovralimentato da 155 cavalli, che offre quel brio dinamico che alla Pluriel mancava, sia per l’allestimento, quello Sport Chic, il più ricco e comunque l’unico previsto per questa motorizzazione. Di conseguenza la dotazione non si fa mancare quasi nulla rispetto al “minimo indispensabile”, a partire dal climatizza che è automatico anziché manuale, i sedili sportivi ed entrambi regolabili in altezza, per finire con le ruote in lega diamantate da 17 pollici, in luogo di quelle da 16 montate sulle varianti inferiori, cioè la Chic e la So Chic destinate alle DS3 Cabrio con gli altri motori. Che, per completezza di informazione, sono i benzina 1.2 tre cilindri da 82 cv e 1.6 da 120 cv, più il turbodiesel 1.6 da 92 cv.

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