Skoda Superb Wagon 2.0 TDI 170 cv, spaziosa e dinamica, prova su strada

Interni

Pochi guizzi, tanta sostanza. E qualità

La plancia è importante senza essere invadente, con comandi facilmente raggiungibili e un’adeguata disponibilità di ripostigli, tutti chiusi, compreso quello — a persiana — sul tunnel. Non ci sono né guizzi di creatività né lacune ma si percepisce una notevole qualità di costruzione: ottimi materiali e assemblaggi curati in modo quasi maniacale.

Guida turistica

Da vera ammiraglia qual è, la Superb ha un ampio posto guida con abbondanza di regolazioni, elettriche sull’allestimento Elegance: i registri sono pratici e ampi, anche se l’impostazione è prevedibilmente molto più turistica che sportiva. Molto apprezzabile il contenimento laterale offerto dai sedili leggermente a petalo.

Qui si merita il suo nome

Ci vuole del coraggio, a chiamare Superb una macchina. Ma fosse anche solo per lo spazio abitabile posteriore e la capacità di carico la “Skodona” lo merita pienamente. Chi viaggia dietro è più su una limousine che su una station. Osservate la foto sopra: c’è talmente tanto posto che non si vede lo schienale davanti! Si viaggia bene anche in tre, nonostante la larghezza ai gomiti e alle spalle non sia altrettanto generosa. Altra chicca, il baule: 633 litri a 5 posti, 1865 a divano giù e 1 metro e 75 tra portellone e schienale anteriore. Unico neo, che spiega perché ha preso “solo” 9,5 in pagella: il lunotto inclinato che limita la possibilità di caricare colli molto alti.