BMW i8, prova della elettro-Batmobile

BMW i8, prova della elettro-Batmobile
Forse le sportive del futuro si avvicineranno molto alla superibrida bavarese. Che stupisce oggi e apre prospettive interessanti per domani

di Saverio Villa

26.01.2015 ( Aggiornata il 26.01.2015 07:03 )

Rilevamenti e Tecnica

BMW i8

Per raccontare come è fatta la i8 non basterebbe tutto il giornale, tante sono le originalità visibili e nascoste. Partiamo dalla struttura, costituita da una cellula abitativa realizzata in materiale sintetico rinforzato in fibra di carbonio e da strutture in alluminio che sorreggono la meccanica e accolgono le batterie. La superficie esterna della carrozzeria, invece, è di materiale termoplastico, salvo i pannelli porta, anch’essi in alluminio. Questa scelta costruttiva ha permesso di contenere il peso al livello di una sportiva tradizionale (1.536 kg effettivi col pieno di benzina) nonostante il centinaio di chili aggiuntivi dipendenti dalle batterie. Queste ultime, comunque, sono montate all’interno del tunnel centrale, per non influenzare la posizione del baricentro e mantenere la ripartizione simmetrica dei pesi tra avantreno e retrotreno.

Il motore è un tre cilindri modulare di 1.5 litri turbocompresso secondo lo schema TwinPower derivato da quello della Mini Cooper, montato in posizione trasversale posteriore e collegato al retrotreno tramite un cambio automatico con convertitore di coppia, anch’esso di derivazione Mini. Le ruote anteriori, invece, sono azionate da un motore elettrico derivato da quello utilizzato dalla BMW i3, accoppiato a un cambio automatico a due velocità. Inoltre un secondo motore elettrico, più piccolo, è collegato al motore termico: provvede all’avviamento e poi, secondo le situazioni di guida, funziona come generatore di corrente o come “booster” aggiuntivo.

 

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