26.01.2015 ( Aggiornata il 26.01.2015 07:03 )
Se l’aspetto esteriore stupisce, all’interno le analogie con le altre BMW sono tante. Componentistica e disposizione dei comandi, ad esempio, mettono a proprio agio i frequentatori del Marchio. Nonostante la forma della carrozzeria e l’inclinazione del parabrezza, la visibilità anteriore è ottima. Più critica è quella di tre quarti posteriore: meglio fare affidamento sui sistemi di assistenza al parcheggio.
Davanti l’abitabilità è al livello delle migliori GT, ma l’accessibilità viene un po’ ostacolata dalla larghezza dei longheroni. Le portiere ad ali di gabbiano, che hanno lo sblocco raggiungibile anche da chi sta dietro, liberano un’apertura molto ampia, sempre che non ci siano ostacoli che impediscano l’apertura completa. I posti posteriori, invece, riservano pochissimo spazio per gambe e testa e sono sicuramente più utili come appendice del bagagliaio posteriore. Quest’ultimo è poco capiente e, oltretutto, viene in parte occupato dai cavi e dal trasformatore per la ricarica. Ma non bisogna perdersi d’animo, perché Louis Vuitton ha realizzato appositamente un kit di quattro borse in tessuto in fibra di carbonio per sfruttare lo spazio disponibile: con 15 mila euro ce la si può cavare...
In modalità Comfort la strumentazione assume una colorazione bianca e la i8 si sposta in elettrico fino a 65 km/h, poi parte il motore termico. Il comfort è massimizzato e l’autonomia dichiarata supera i 500 km. In Eco Pro gli indicatori si tingono di azzurro e riportano il livello di efficienza dello stile di guida e del recupero di energia. L’autonomia elettrica è di una trentina di km e quella totale di oltre 600 km. In Sport il pannello diventa arancione e lo sfruttamento del motore elettrico è massimo, assetto, sterzo e cambio vanno in modalità sportiva.
Link copiato
BMW i8, prova della elettro-Batmobile
Torna su