Audi TT volta pagina, prova su strada

Audi TT volta pagina, prova su strada
Leggera, hi-tech e con una nuova trazione quattro che finalmente fa divertire gli appassionati

di Lorenzo Facchinetti

16.02.2015 ( Aggiornata il 16.02.2015 00:23 )

Prestazioni

L'Audi TT può andare in sovrasterzo di potenza, situazione prima di oggi verificabile soltanto in presenza di ghiaccio... D’accordo, magari le foglie umide aiutano e non lo neghiamo affatto. Ma la notizia vera è che, finalmente, anche la trazione Haldex ha sposato la nuova filosofia adottata da tutte le più recenti Audi, cioé quella di far lavorare in maniera preponderante anche le ruote posteriori

. Cosa significa questo? Non certo che ora, con una TT, è possibile esibirsi in “traversi” a ruote fumanti su asfalto asciutto come nel caso di una trazione posteriore. Si tratta pur sempre di una 4x4 e soprattutto la potenza in gioco è relativamente limitata. Ma il fatto che la trazione quattro riesca a offrire elevata spinta al retrotreno (anche in base al programma di guida scelto, il massimo è in Dynamic), porta vantaggi in tutte le fasi della guida.

In inserimento di curva, ad esempio. Perché il software della nuova Haldex capisce quando state girando il volante per fare una curva e già lì inizia a trasferire coppia dietro, liberando l’avantreno da forze che potrebbero tradursi in sottosterzo. E difatti, la TT volta che è un vero piacere, aiutata tra l’altro dalla presenza del torque vectoring che enfatizza questo effetto frenando le ruote interne alla curva.

Poi c’è la fase di uscita, dove la spinta delle ruote posteriori produce una sorta di effetto autosterzante limitando ancora una volta il sottosterzo. Per arrivare, nei casi di scarsa aderenza (è sufficiente l’asfalto bagnato) e con il controllo di stabilità totalmente escluso (due gli step previsti), a godere di veri e propri sovrasterzi di potenza.

Dunque, con questa nuova trazione quattro la TT guadagna in efficacia e piacere di guida. Volete un dato? Sulla nostra pista di handling questa 2.0 TFSI da 230 cavalli si è messa dietro Audi S3 e VW Golf R da 300 rispetto alla TT-RS che di cavalli ne ha 340.

Ma al di là del cronometro, già guidandola su strada si percepisce subito il miglioramento. Permane una sensazione di leggerezza e agilità eccezionali (la vettura pesa effettivamente poco, 14 quintali col pieno) e il telaio sfoggia limiti di tenuta laterale realmente molto elevati. Lo sterzo progressivo, che nella guida sportiva ha un rapporto molto diretto, è un ottimo tramite per sentire questi limiti; ancora un pizzico di precisione e feeling in più e la perfezione del comando verrà raggiunta.

Bene anche il cambio S tronic, al solito puntuale e godibile in ogni condizione, co me pure i freni, ben dimensionati e capaci di fermare la TT in pochi metri (da 160 orari in soli 86,1 metri), sebbene nell’uso in pista tirino un po’ il fiato. Poi c’è il 2 litri TFSI, che in quest’ultima variante da 230 cv appare più in forma che mai. Perché al solito e invidiabile tiro in basso, con una progressione e un’elasticità da fare invidia a un diesel, aggiunge una dose di aggressività agli alti regimi che completa il pacchetto. Il tutto condito da un gran bel sound d’aspirazione, che vabbè è fasullo (c’è il sound actuator...) ma almeno non pare finto come altri ed è decisamente gradevole.

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