11.05.2015 ( Aggiornata il 11.05.2015 11:20 )
Anche se non è esattamente una novità, la sovralimentazione con triplo turbocompressore, che resta un caso unico nel campo dei motori a gasolio, rimane l’aspetto più spettacolare della X6 M50d. Lo schema di funzionamento prevede due turbo di dimensioni contenute con turbine a geometria variabile e uno più grande a geometria fissa che, nel funzionamento congiunto, possono determinare una pressione di sovralimentazione di 2,5 bar.
Fino a 1500 giri il primo dei due turbo piccoli soffia singolarmente, mentre sopra di questo regime comincia a lavorare quello di grandi dimensioni. A 2.700 giri, poi, si attiva anche il secondo turbo piccolo e questo permette al sei cilindri di spingere in modo produttivo fin oltre i 5 mila giri.
Da notare che, trattandosi di un diesel, non sono impressionanti solo i valori assoluti di potenza e coppia, ma anche quelli specifici: 127 cv/litro e 247 Nm/litro. Per sopportare le enormi sollecitazioni interne, il monoblocco in alluminio è fuso con tecnica diversa da quella utilizzata per il basamento degli altri diesel ed è anche dotato di un serraggio specifico alla testata. Per rispettare la normativa Euro 6, il sistema di depurazione dei gas di scarico utilizza l’iniezione di urea.
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BMW X6 M50d, prova della bestia
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