Opel Meriva vs Toyota Verso, sfida di 1.6

Opel Meriva vs Toyota Verso, sfida di 1.6
Confronto, due monovolume non più giovanissime si rinnovano con inediti turbodiesel, stessa cilindrata, potenze molto diverse

di Marco Visani

25.07.2014 ( Aggiornata il 25.07.2014 07:40 )

Interni

 

Meriva: quanti tasti in quella consolle!

La plancia della Meriva è più giovane nello stile e meglio costruita di quella della Verso. Tra i suoi atout: il freno a mano elettronico e il navigatore in una posizione più leggibile. Pollice verso per l’affollamento di tasti sulla consolle (c’è veramente da perdersi) e per i deviotergi, un po’ troppo corti.

Un guscio avvolgente

L’accessibilità, così come la disponibilità di spazio, sono adeguate. Il posto guida della Meriva comprende la possibilità di allungare la seduta e offre un corretto contenimento. I registri separati per escursione verticale e inclinazione permettono una regolazione dell’altezza quasi perfetta per i guidatori di ogni statura. Non manca la variazione della rigidità lombare.

Tre per due

L’idea arriva dalla Meriva 1 e discende dalla constatazione che sul divano tre persone viaggiano di rado: tanto vale, allora, fare in modo che i due esterni siano un po’ meno costretti verso i vetri e viaggino più larghi. La soluzione (FlexSpace nel dizionario Opel) è affogare la seduta centrale sotto le due laterali, facendole rientrare verso l’interno e usando il rovescio dello schienale come bracciolo attrezzato. Intelligente, non difficile da movimentare ma nella pratica quotidiana si usa francamente poco. Il divano si limita comunque anche solo a scorrere: più utile. Anche per modulare la capienza del bel baule (400/1500 litri), con tanto di piano di carico su due livelli.

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