Quale &egrave; la maratoneta tra le auto? La pi&ugrave; indistruttibile macina chilometri? La curiosit&agrave; non &egrave; da poco. L&#39;autorevole Autoscout24 ha provato a dare una risposta. Selezionando qualit&agrave; e quantit&agrave;, ovvero anni di vita (oltre 15), chilometraggio medio e numero di veicoli in vendita sulla piattaforma.  Che caratteristiche devono avere? Affidabili, passiste con centinaia di migliaia di chilometri nelle sospensioni. Toste, e infatti hanno mercato: sono delle veterane dell&rsquo;usato.  Ma chi sta in testa? Non &egrave; la &quot;solita&quot; tedesca. &nbsp;Comanda con una media di oltre 165 mila chilometri la Ford Focus.&nbsp;Validando la fama di una vettura solida e affidabile. Su AutoScout24 se ne contato 255 esemplari con pi&ugrave; di quindici anni di et&agrave; e non sono poche quelle che sfiorano i 500 mila chilometri. Highlander.  Alle sue spalle la Mitsubishi Pajero. Le quasi 400 &ldquo;veterane&rdquo; presenti hanno una media di 164.926 chilometri a conferma della robustezza di questo fuoristrada che non a caso &egrave; il veicolo preferito per portare in tutta sicurezza i turisti di mezzo mondo fra le dune dei deserti africani e dell&rsquo;Asia. Tosta.  Completa il podio la la Bmw Serie 5, con 160.830 chilometri in media. La classica berlina due volumi, tipica auto da viaggio e di rappresentanza, &egrave; presente con 242 esemplari con oltre 15 anni di &ldquo;vita&rdquo;. Numerose vetture presenti in piattaforma possono vantare percorrenze superiori ai 400mila chilometri. Notevole.  Poi la Volkswagen Passat. I 230 modelli che hanno superato i tre lustri di onorata carriera sulle strade italiane hanno viaggiato in media per 157.931 chilometri ma spiccano esemplari che sfiorano il mezzo milione di chilometri.&nbsp;Quinta un&rsquo;altra icona giapponese la Toyota Land Cruiser che, allo stesso modo della connazionale Pajero, &egrave; entrata a far parte del mito dell&rsquo;automobilismo come mezzo perfetto per puntate avventurose dove l&rsquo;asfalto lascia il posto allo sterrato, al fango o alla sabbia. Su AutoScout24 se ne contano ben 261 con oltre quindici anni di onorata carriera.  Poi solo Germania. Sesta si piazza l&rsquo;Audi A4. Grazie alla sua proverbiale affidabilit&agrave;, vanta in questa classifica 238 esemplari con oltre quindici anni di et&agrave;. E una percorrenza media di 156.818 chilometri. Settima l&#39;Opel, Astra. I 236 esemplari &ldquo;veterani&rdquo; di tante strade hanno una percorrenza media 155.360 chilometri.&nbsp;Poco distante la Mercedes CLK: i 245 modelli presenti hanno una media di 155.188 chilometri all&rsquo;attivo.  &nbsp;  Nona la Bmw Serie 3. La compatta tre volumi di Monaco &egrave; la pi&ugrave; numerosa fra le vetture con oltre 15 anni. Sulla piattaforma se ne contano ben 857 con una media di 155.161 chilometri. Al decimo posto la Mercedes Classe A. Su AutoScout24 Italia ne esistono ben 355 esemplari che hanno percorso in media 154.671 chilometri. Una piccola instacancabile. 

Autoscout24 ha cercato le vetture con oltre 15 anni pi&ugrave; resistenti. Trovando una sorpresa

Indistruttibili: la top 10 delle auto pi&ugrave; longeve

        "Fate passare quell'ambulanza!". Purtroppo, il suono delle sirene, sempre pi&ugrave; spesso &egrave; associato allo stress che gli automobilisti devono affrontare, durante i momenti trascorsi alla guida, cercando di capire da dove arrivi il mezzo di soccorso, spostandosi prontamente nel tentativo di non essere di intralcio agli operatori del settore. Ford ha sviluppato una tecnologia, l&rsquo;Emergency Vehicle Warning, in grado di inviare un alert direttamente dall&rsquo;ambulanza, dal mezzo dei vigili del fuoco o dall&rsquo;auto della polizia, alle automobili vicine, in modo da trasmettere la posizione esatta da cui proviene la sirena e da quale distanza. In Italia, nel 2015, si sono verificati 127 incidenti stradali con coinvolgimento diretto di un mezzo di soccorso. E, in una vision futura, questa tecnologia che al momento fornisce al guidatore avvisi acustici e visivi, potrebbe un giorno segnalare ai conducenti anche il modo migliore per uscire, velocemente ed in sicurezza, dalla traiettoria dei mezzi di soccorso in azione. &ldquo;Il tempo &egrave; davvero prezioso per chi si trova alla guida dei mezzi di soccorso, ogni secondo pu&ograve; essere letteralmente vitale,&rdquo; ha dichiarato Giordano Biserni Presidente di ASAPS. &ldquo;Lo sviluppo di una tecnologia in grado di localizzare e avvertire dell&rsquo;arrivo di un mezzo di soccorso, potrebbe fare la differenza: diminuirebbe, da un lato, il tempo necessario per raggiungere il luogo dell&rsquo;incidente e, dall&rsquo;altro, eviterebbe per i conducenti di divenire anche se inconsapevolmente un ostacolo per gli operatori del settore. Il recupero di minuti o anche solo secondi rispetto ai tempi medi di un intervento in sirena, grazie a queste nuove tecnologie diventa un ulteriore aiuto al salvataggio di una vita.&rdquo; Ford illustrer&agrave; la nuova tecnologia Emergency Vehicle Warning all&rsquo;interno del progetto triennale che nel Regno Unito ha preso forma sotto il nome di Autodrive e che si occupa dello sviluppo di soluzioni innovative e connesse per la mobilit&agrave; del domani. I 16 partner del progetto hanno finanziato con oltre 20 milioni di euro il piano di sviluppo e di sperimentazione che studia le possibilit&agrave; di connessione tra veicoli, e tra veicoli e infrastrutture, con l&rsquo;obiettivo di rendere la guida meno stressante e pi&ugrave; sicura, migliorare l&rsquo;uso del tempo e migliorare l&rsquo;efficienza nel consumo di carburante.       

L&rsquo;Emergency Vehicle Warning invia un alert dall&rsquo;ambulanza, dal mezzo dei vigili del fuoco o dall&rsquo;auto della polizia, alle automobili vicine

Ford, via libera ai mezzi di soccorso nelle emergenze

Da Dusseldorf a Parigi, inseguendo un&#39;altra Grand Boucle. E per il team Sky di Chris Froome, tra i favoriti del Tour de France 2017, ci sar&agrave; un&#39;ammiraglia particolare nelle frazioni a cronometro. Ford Focus RS nella sua versione pi&ugrave; specializzata, la Option Pack lanciata di recente e impreziosit&agrave; del differenziale autobloccante Quaife all&#39;avantreno. Far&agrave; parte della flotta di 25 veicoli Ford, partner della squadra inglese, presenti al Tour 2017, dalla Ford Mondeo Wagon quattro ruote motrici al monovolume S-Max, dal suv Edge ai veicoli commerciali Tourneo Custom e Transit Jumbo.&nbsp;  La carovana del Tour si metter&agrave; in moto il prossimo 1 luglio, con la prima frazione contro il tempo, 14 km che vedranno la Focus RS seguire alcuni dei corridori del team Sky. Ford Performance ha dovuto produrre modifiche imprescindibili per adattare l&#39;estrema berlina compatta alle esigenze di chi segue una gara in bici. Visivametne avr&agrave; i colori della maglia, bianca con banda blu, carrozzeria oggetto di wrapping e non solo.&nbsp;  Ovviamente serviva un portabiciclette da installare sul tetto, sul quale trovano ospitalit&agrave; due bici da cronometro complete e una terza senza ruota anteriore. Questo quanto &quot;visibile&quot; di un&#39;ammiraglia, senza dimenticare il bagagliaio zeppo di tutto il necessario per assistere i corridori. Anche i sedili sportivi Recaro sono stati oggetto di revisione. La versione a guscio &egrave; stata rimpiazzata da una specifica meno estrema e con una seduta dalla quale &egrave; pi&ugrave; facile saltare gi&ugrave; al volo in caso di assistenza da prestare al corridore.&nbsp;    La taratura delle sospensioni &egrave; stata rivista per interfacciarsi con una marcia a pieno carico aggravata da circa 350 kg tra strutture supplementari e il necessario in corsa. I pi&ugrave; attenti noteranno anche i due mini-megafoni integrati nella parte bassa della calandra, necessari al direttore sportivo per aggiornare il corridore durante la cronometro sul ritmo e i tempi parziali.&nbsp;  La collaborazione tra Ford e team Sky &egrave; stata estesa fino al termine del 2019. Dal 2016, inizio della partnership, la squadra inglese ha collezionato 51 successi e la percorrenza annua dei veicoli forniti dalla casa dell&#39;ovale blu ha raggiunto i 40 mila chilometri.&nbsp;  LA GAMMA FORD E IL LISTINO PREZZI 

Una versione speciale con Option Pack sar&agrave; protagonista delle tappe a cronometro e mezzo di ricognizione del team Sky

Ford Focus RS va al Tour, &egrave; l&#39;ammiraglia del team Sky

Option Pack secondo Ford Performance, una necessit&agrave; per i puristi. Le quattro ruote motrici sono un gran supporto alle velleit&agrave; sportive di Ford Focus RS, il Drift Mode la chicca per sfruttare lo schema nel modo pi&ugrave; &quot;giocoso&quot; possibile. Poi gli specialisti del reparto sportivo Ford si sono interrogati su come fosse possibile migliorare la prestazione, esaltare dinamica di marcia e trazione da trasformare in tempo sul giro.&nbsp;  Quaife la risposta. La presenza del differenziale autobloccante anteriore &egrave; l&#39;elemento chiave &nbsp;di Focus RS Option Pack, un componente a ingranaggi (diversamente dai dispositivi a lamelle) in grado di offrire un funzionamento molto pi&ugrave; progressivo nella ripartizione della coppia e ridurre sottosterzo e pattinamenti della ruota interna alla curva e scarica.  Lo schema quattro ruote motrici di Focus RS prevede che fino al 70% della spinta assicurata dal motore 2.3 litri EcoBoost possa andare al retrotreno, tramite un sistema composto da una frizione multidisco e un cuore elettronico che effettua 100 rilevamenti al secondo per esaminare i valori di aderenza. Al retrotreno, una seconda frizione (in appena 6 centesimi di secondo) ripartisce tra le due ruote fino alla totalit&agrave; della coppia, in funzione del livello di chiusura dei dischi che la compongono.&nbsp;  Ford Focus RS, la prova  Differenziale autobloccante a parte, Option Pack vuol dire anche una tinta carrozzeria Nitrous Blue di serie, ripresa sui sedili Recaro, cerchi da 19 pollici forgiati, particolari in nero opaco (tetto, spoiler e calotte degli specchietti) e pinze freno Brembo blu. Invariate le prestazioni, gli oltre 260 orari rilevati di velocit&agrave; massima, il tempo di 4&quot;7 da zero a cento, il Drift Mode e i 350 cavalli.&nbsp;  LA GAMMA FORD E IL LISTINO PREZZI 

Completa lo schema quattro ruote motrici ed &egrave; &quot;responsabile&quot; della ripartizione della coppia tra le ruote anteriori. La sportivit&agrave; Focus RS si fa pi&ugrave; efficace

Ford Focus RS Option Pack, l&#39;autobloccante Quaife fa la differenza

La muscle car globale, Ford Mustang nel 2016 &egrave; stata l&#39;auto sportiva pi&ugrave; venduta al mondo. Un traguardo prestigoso per un&#39;icona a stelle e strisce, la coup&eacute; pi&ugrave; venduta negli Stati Uniti negli ultimi 50 anni. Il risultato &egrave; stato certificato dai dati elaborati da IHS sulle immatricolazioni nel segmento delle auto sportive.  I numeri non lasciano molti dubbi, la Mustang, con oltre 150.000 esemplari venduti nel 2016, &egrave; stata nominataWorld&rsquo;s Best-Selling Sports Car. Le vendite globali hanno espresso una crescita complessiva del 6%, rispetto al 2015.  La spinta viene da fuori gli States. Sostenute dalla crescente diffusione della anche al di fuori del mercato americano. Grazie a 45.000 esemplari di Mustang venduti nel resto del mondo l&#39;incremento &egrave; stato pari al 101%. La Mustang con oltre 8,4 milioni di like &egrave; anche l&rsquo;auto pi&ugrave; amata su Facebook. Ed &egrave; disponibile in 140 diversi paesi, nei cinque continenti.  In Europa sono state vendute complessivamente oltre 15.300 Mustang. Delle quali 500 in Italia.&nbsp;Dal suo lancio in Cina nel 2015, Mustang &egrave; diventata l&rsquo;auto sportiva pi&ugrave; venduta nel mercato automobilistico pi&ugrave; vasto al mondo. Le vendite della &lsquo;muscle car&rsquo; nel 2016 hanno espresso una crescita del 74%, rispetto al 2015. 

Ben 150.000 esemplari consegnati nel 2017, la muscle car cresce del 101% fuori dagli USA

Ford Mustang, &egrave; lei la sportiva pi&ugrave; venduta al mondo

        Dall'esperienza dell'auto un rimedio per i neonati che hanno difficolt&agrave; a prendere sonno e fanno dannare la famiglia.&nbsp; Soprattutto i neo genitori, che alle prese con l&rsquo;arrivo di un beb&egrave; in famiglia, spesso affrontano notti insonni trascorrendo le ore a cercare un rimedio per far s&igrave; che i bimbi crollino e finalmente dormano. Di solito, un buon metodo per conciliare il sonno dei beb&egrave; &egrave; quello di mettersi al volante e lasciare che il piccolo si addormenti cullato dalla vettura.&nbsp;Oure questo per&ograve;, comporta per mamma e pap&agrave; la perdita di molte ore di riooso. Secondo le statistiche neo genitori possono ambire a poco pi&ugrave; di 5 ore di riposo per notte, perdendo l&rsquo;equivalente di 44 giorni di sonno durante il 1&deg; anno di vita del bambino. Ford corre incontro a pap&agrave; e mamma, con lo sviluppo una culla in grado di simulare &ndash; nel comfort della propria casa &ndash; il movimento dell&rsquo;auto, nonch&eacute; le luci e i suoni tipici della guida durante le ore notturne. Sembra una normale culla, la Max Motor Dreams si gestisce attraverso una app per smartphone, che prima registra e poi riproduce l&rsquo;oscillazione, le luci e i suoni, vissuti in un determinato viaggio. Alejandro L&oacute;pez Bravo, Designer di Max Motor Dreams, dello studio creativo Espada y Santa Cruz, che ha progettato il pluripremiato oggetto, ha detto: "Max Motor Dreams potrebbe migliorare, davvero, la vita quotidiana di molte persone".&nbsp;Per il momento, Max Motor Dreams &egrave; un progetto pilota. Ma dopo le numerose richieste, la societ&agrave; sta pensando alla produzione su larga scala dell&rsquo;innovativa culla.       

Concilia il sonno simulando le vibrazioni del veicolo in movimento

Ford inventa la culla che vibra come l'auto

Docile sul bagnato e i fondi a bassa aderenza, un proiettile in pista se si cerca la velocit&agrave; massima, oppure, la migliore efficienza aerodinamica complessiva. Ford GT non rinuncia ai vantaggi offerti da regolazioni elettroniche specifiche, ritagliate da Ford Perfomance e tali da variare sensibilmente il comportamento dinamico in funzione degli scenari di utilizzo. I 656 cavalli del V6 biturbo 3.5 litri diventano gestibili sul bagnato grazie alla modalit&agrave; Wet, che provvede ad addolcire la risposta del propulsore alla pressione del gas, conserva tutti i controlli attivi e non regolabili, e l&#39;altezza da terra standard.  I 120 millimetri della modalit&agrave; Normal, pensata per l&#39;impiego su strada, nella quotidianit&agrave;, senza il &quot;filtro&quot; supplementare sul pedale dell&#39;acceleratore. Per migliorare l&#39;assorbimento delle asperit&agrave; stradali &egrave; possibile optare per la configurazione Comfort delle sospensioni, cos&igrave; pi&ugrave; morbide (settaggio previsto anche in Wet). Il controllo di stabilit&agrave; e trazione non sono regolabili, in compenso si pu&ograve; sfruttare il Launch Control per assaporare il miglior zero-cento di cui &egrave; capace la GT.  Differenza fondamentale rispetto alle modalit&agrave; pi&ugrave; specializzate, in Normal l&#39;attivazione dell&#39;ala posteriore avviene automaticamente, oltre i 145 km/h&nbsp;si solleva per generare maggior carico e rientra al di sotto dei 130 orari. In caso di frenate pi&ugrave; decise fuoriesce per svolgere compiti di aerofreno.&nbsp;  La modalit&agrave; Sport affila i contenuti del gruppo motore-trasmissione. Una risposta alla pressione dell&#39;acceleratore pi&ugrave; pronta, il sistema di riduzione del turbo-lag pi&ugrave; incisivo (con le palette della turbina tenute attive anche in fase di rilascio del gas), sospensioni prive del profilo Comfort e tre differenti regolazioni per l&#39;Advance Trac: controllo di trazione e controllo di stabilit&agrave; possono tararsi per un intervento ritardato, che lascia spazio a uno slittamento maggiore. Le cambiate risultano velocizzate e l&#39;ala posteriore fuoriesce gi&agrave; a 115 km/h. Non varia l&#39;altezza da terra, 120 millimetri rendono la modalit&agrave; Sport utilizzabile su strada come in pista.  Dedicata all&#39;utilizzo tra i cordoli &egrave; la modalit&agrave; Track. Appena 70 millimetri separano il fondo della Ford GT dall&#39;asfalto, le sospensioni adottano il profilo pi&ugrave; rigido possibile su ammortizzatori e molle e l&#39;aerodinamica beneficia della chiusura delle aperture sul frontale, generando cos&igrave; il massimo carico deportante possibile in abbinamento all&#39;ala posteriore attiva come in modalit&agrave; Sport.  I segreti della Ford GT  Configurazione completamente diversa, pur essendo programmata per l&#39;impiego in pista, la V-Max. L&#39;obiettivo di raggiugnere la velocit&agrave; massima di 347 km/h necessita della veste aerodinamica migliore per ridurre la resistenza all&#39;avanzamento, pertanto l&#39;ala posteriore resta sempre chiusa. I controlli di stabilit&agrave; sono attivi, cos&igrave; da garantire il miglior controllo sul dritto e l&#39;altezza da terra &egrave; a 70 millimetri, vantaggio ovvio per lo sfruttamento del fondo e dell&#39;estrattore.&nbsp;  Ford GT 1966 Heritage Edition, omaggio alla storia   

Modalit&agrave; di guida configurabili per ritagliare una dinamica di marcia specifica a ogni condizione: Wet, Normal, Sport, Track e V-Max variano le caratteristiche della GT&nbsp;

Ford GT, cinque modi di vivere la supercar

Ai dati delle simulazioni si dovranno sommare quelli dei test su strada. Magna e Ford sono al lavoro per sviluppare un nuovo concetto di sottotelaio anteriore, struttura che fa da supporto al propulsore e punto di ancoraggio delle sospensioni, con risvolti diretti sulla dinamica di marcia. L&#39;idea &egrave; di rimpiazzare i materiali utilizzati fino a oggi con una struttura in fibra di carbonio rinforzata. Pi&ugrave; leggerezza e maggior semplicit&agrave; realizzativa, nonch&eacute; di assemblaggio. La fase di progettazione ha indicato una riduzione del peso pari al 34% rispetto al medesimo componente realizzato in acciaio, ben l&#39;87% in meno inoltre di parti costitutive.  In soldoni, anzich&eacute; 45 parti in acciaio, il prototipo ricorre a quattro parti metalliche e due stampi uniti da rivetti strutturali e colla.  Dalla divisione ricerca e sviluppo di Magna Steyr si proseguir&agrave; adesso con la realizzazione dei prototipi, destinati a essere messi alla prova su veicoli marcianti e sottoposti a test specifici, per verificare la tenuta nell&#39;impatto con il pietrisco che pu&ograve; impattare contro la struttura, il mantenimento della coppia di serraggio dei bulloni e gli effetti del tempo sul composito. Saranno prove e chilometri utili per dettare le linee guida dei futuri processi di progettazione, realizzazione e assemblaggio, che potrebbero aprire la strada all&#39;introduzione su un modello prodotto in serie.  &laquo;La collaborazione &egrave; la chiave per il successo nella progettazione di componenti leggeri che possono offrire ai clienti dei miglioramenti in termini di consumo di carburante, senza compromettere la guidabilit&agrave; e la marcia, la durata o la sicurezza. Dobbiamo proseguire a lavorare intensamente per portare queste soluzioni leggere ai costi pi&ugrave; sostenibili possibili. Il lavoro congiunto di Magna e Ford su questo sottotelaio in fibra di carbonio &egrave; una grande dimostrazione di collaborazione su materiali avanzati&raquo;, le parole di Mike Whitens, di Ford Research e Advanced Engineering.  Da Magna Steyr, invece, aggiungono come lo sviluppo del nuovo componente sia solo l&#39;ultimo tassello di una serie di parti in materiali leggeri forniti ai propri clienti, dal cofano in fibra di carbonio per la gamma Cadillac CTS e ATS-V alla calandra rinforzata in fibra di carbonio su Mustang Shelby&nbsp;Cobra GT500. 

La corsa all&#39;alleggerimento delle auto guarda anche a strutture periferiche. I vantaggi riscontrati da un sottotelaio in composito

Magna e Ford, sottotelaio in carbonio la prossima frontiera

Mustang, Focus RS, fino alla Ford GT Heritage Edition, nella livrea celebrativa della GT 40 del 1966. Tutte al Salone di Ginevra, tutte firmate Ford Performance. Poi c&#39;&egrave; lei, Ford Fiesta ST, &quot;partorita&quot; dalla stessa divisione e simbolo di una sportivit&agrave; in formato tascabile, ma soprattutto con la scommessa di poter competere nel panorama delle utilitarie sportive affidandosi a un motore diverso da tutte le altre: EcoBoost 1.5 litri tre cilindri.   Potenza e coppia restano sui valori dell&#39;1.6 turbo benzina della precedente generazione. Sempre turbocompresso, sfoggia la doppia iniezione: diretta e indiretta. Duecento cavalli e 290 Nm di coppia massima assicurano un&#39;accelerazione da zero a cento in 6&quot;7.  Diversit&agrave; di cubature e architetture per raggiungere uno scopo comune: appagare alla guida. Anticipata sull&#39;1.0 turbo, la tecnologia di disattivazione dei cilindri ai carichi parziali arriver&agrave; sul prodotto di serie con Fiesta ST: 14 millisecondi appena per escludere un cilindro e viaggiare &quot;a due&quot;, con benefici conseguenti in termini di consumo. Altre note tecniche da segnalare dell&#39;unit&agrave; 1.5 passano dal turbocompressore progettato per ridurre i tempi di risposta alla pressione del gas - un contributo arriva dai condotti di scarico integrati nella testata - e uno scarico con valvola ad apertura controllata, che migliora in sound nelle modalit&agrave; di guida pi&ugrave; sportive.  Una soluzione da sommare all&#39;amplificatore, artificio per dare altra voce, pi&ugrave; &quot;emozionale&quot;, al 3 in linea. L&#39;elettronica incide nella taratura di pi&ugrave; componenti, con tre diversi profili - Normal, Sport e Track - nel Drive Modes. A variare sono i parametri di funzionamento del motore, dell&#39;acceleratore, del servosterzo e i controlli della dinamica di marcia. In modalit&agrave; Sport varia la mappatura e la rapidit&agrave; di risposta alla pressione del gas, il servosterzo d&agrave; un feeling pi&ugrave; diretto con la strada, la valvola sullo scarico si apre e l&#39;amplificatore del sound &egrave; attivo. In Track, esclusione del controllo di trazione e un ESC che lascia maggior spazio al guidatore prima di intervenire per correggere la dinamica del veicolo. ESC peraltro anche escludibile totalmente. Il Torque Vectoring control, invece, frena la ruota interna per migliorare inserimento e percorrenza curva.  Ford Fiesta ST 200, la prova  Lo stile della Ford Fiesta ST &egrave; caratterizzato dal motivo specifico della griglia sulla calandra e sul paraurti, dai dettagli bruniti intorno ai fendinebbia, dai cerchi in lega da 18 pollici e il doppio terminale di scarico su un paraurti con finto inserto simil-diffusore. Ford anticipa la presenza di numerosi pacchetti di personalizzazione per le due varianti di carrozzeria. A bordo, i sedili Recaro e il volante con la corona piatta in basso sono due dei dettagli distintivi.  LA GAMMA FORD E IL LISTINO PREZZI 

La vedremo su strada nel 2018 quando sfider&agrave; le rivali con un motore tre cilindri turbo forte di 200 cavalli

Fiesta ST, a Ginevra l&#39;altro volto di Ford Performance

Dichiararsi sportiva con un tre cilindri? E&#39; la promessa che fa nuova Ford Fiesta ST. Potenza e coppia restano sui valori dell&#39;1.6 turbo benzina della precedente generazione, ma dal quattro cilindri si va alla ricerca di un&#39;efficienza maggiore, ricorrendo a un inedito 1.5 EcoBoost tre cilindri in alluminio, turbocompresso e con doppia iniezione: diretta e indiretta. Duecento cavalli e 290 Nm di coppia massima per giocare la partita contro le avversarie nel segmento, da Mini Cooper S alla Toyota Yaris GRMN, fino a Opel Corsa OPC e Renault Clio RS. Da zero a cento passa in 6&quot;7, unico dato delle prestazioni anticipato.&nbsp;  Diversit&agrave; di cubature e architetture per raggiungere uno scopo comune: appagare alla guida. Anticipata sull&#39;1.0 turbo, la tecnologia di disattivazione dei cilindri ai carichi parziali arriver&agrave; sul prodotto di serie con Fiesta ST: 14 millisecondi appena per escludere un cilindro e viaggiare &quot;a due&quot;, con benefici conseguenti in termini di consumo. Altre note tecniche da segnalare dell&#39;unit&agrave; 1.5 passano dal turbocompressore progettato per ridurre i tempi di risposta alla pressione del gas - un contributo arriva dai condotti di scarico integrati nella testata - e uno scarico con valvola ad apertura controllata, che migliora in sound nelle modalit&agrave; di guida pi&ugrave; sportive.  Una soluzione da sommare all&#39;amplificatore, artificio per dare altra voce, pi&ugrave; &quot;emozionale&quot;, al 3 in linea. L&#39;elettronica incide nella taratura di pi&ugrave; componenti, con tre diversi profili - Normal, Sport e Track - nel Drive Modes. A variare sono i parametri di funzionamento del motore, dell&#39;acceleratore, del servosterzo e i controlli della dinamica di marcia. In modalit&agrave; Sport varia la mappatura e la rapidit&agrave; di risposta alla pressione del gas, il servosterzo d&agrave; un feeling pi&ugrave; diretto con la strada, la valvola sullo scarico si apre e l&#39;amplificatore del sound &egrave; attivo. In Track, esclusione del controllo di trazione e un ESC che lascia maggior spazio al guidatore prima di intervenire per correggere la dinamica del veicolo. ESC peraltro anche escludibile totalmente. Il Torque Vectoring control, invece, frena la ruota interna per migliorare inserimento e percorrenza curva.  Ford Fiesta ST 200, la prova  Lo stile della Ford Fiesta ST &egrave; caratterizzato dal motivo specifico della griglia sulla calandra e sul paraurti, dai dettagli bruniti intorno ai fendinebbia, dai cerchi in lega da 18 pollici e il doppio terminale di scarico su un paraurti con finto inserto simil-diffusore. Ford anticipa la presenza di numerosi pacchetti di personalizzazione per le due varianti di carrozzeria. A bordo, i sedili Recaro e il volante con la corona piatta in basso sono due dei dettagli distintivi.  LA GAMMA FORD E IL LISTINO PREZZI 

Potenza e coppia invariati, ma dal 4 in linea si passa a un moderno ed efficiente EcoBoost 1.5 litri con disattivazione dei cilindri: il debutto al Salone di Ginevra

Ford Fiesta ST, 200 cavalli a tre cilindri

        Un miliardo di dollari di investimenti spalmati sui prossimi 5 anni. E' quanto Ford riverser&agrave; su Argo AI, start up specializzata nel settore della robotica e dell'intelligenza artificiale. Una collaborazione che vedr&agrave; i tecnici dell'azienda creata da due ex di Google e Uber, Brian Salesky e Peter Rander, unirsi alla squadra Ford attualmente al lavoro sulla progettazione di un veicolo a guida autonoma, di livello 4, da commercializzare nel 2021. Si tratta di alta automazione, veicoli quindi in grado di leggere lo scenario che li circonda e operare autonomamente anche con funzioni essenziali per la sicurezza. Il contributo di Argo AI arriver&agrave; sul fronte software, riconducibile al "cervello" dei sistemi di gudia autonoma. L'insieme di algoritmi, sistemi di apprendimento, ricorso a reti neurali, che consentono di interpretare quelli che sono gli scenari rilevati con i "sensi" - radar, LiDar, sensori - delle piattaforme di guida autonoma. &laquo;Il prossimo decennio sar&agrave; definito dall'automazione dell'auto e i veicoli autonomi avranno un impatto sulla societ&agrave; tanto significativo quanto fu quello della catena di montaggio Ford 100 anni fa. Nell'espansione di Ford da marchio automobilistico a compagnia per la mobilit&agrave;, crediamo che investire in Argo AI creer&agrave; valore per i nostri azionisti, rafforzando la leadership Ford nell'introdurre sul mercato veicoli che guidano da soli a breve termine e creando una tecnologia che potrebbe essere data in licenza ad altri in futuro&raquo;, ha commentato Mark Fields, presidente e CEO di Ford. I cinque livelli della guida autonoma Nel CdA dell'azienda, composto da 5 membri, siederanno, oltre a Salesky e Rander, Raj Nair, presidente esecutivo di Ford, il vicepresidente del gruppo Ford John Casesa e un direttore indipendente da nominare. Entro fine 2017 saranno pi&ugrave; di 200 gli esperti recluatati da Argo AI tra le sedi di Pittsburgh, nel Michigan e in California. Uber, corse "autonome" a San Francisco       

Un miliardo di dollari in cinque anni per sviluppare il software destinato a un veicolo autonomo da commercializzare nel 2021

Ford investe su Argo e l'intelligenza artificiale

        Ford apre gli ordini sulla nuova Focus elettrica e lo fa in Belgio, Finlandia, Germania, Ungheria, Norvegia, Svizzera e Regno Unito. Un deciso migliogramento delle prestazioni del pacco batterie agli ioni di litio caratterizza l'evoluzione della berlina compatta a zero emissioni, che conserva il motore da 145 cavalli e 250 Nm del debutto ma viene alimentato da batterie da 33,5 kWh. Sia l'unit&agrave; motrice che le batterie sono mantenuti nel range di temperatura migliore da un sistema di riscaldamento e un circuito di raffreddamento a liquido. Quasi il 50% in pi&ugrave; di densit&agrave; energetica nel confronto con i 23 kWh precedenti, sufficienti per assicurare un'autonomia di marcia di 160 chilometri. Percorrenze che si estendono fino a 225 km per singola carica e la compatibilit&agrave; con i sistemi di ricarica veloce su standard CCS - Combined Charging System. In trenta minuti si avr&agrave; una batteria carica all'80% della capacit&agrave; complessiva, partendo da una carica azzerata. Il piano green di Ford dal suv elettrico alla Mustang ibrida  Utilizzando la presa domestica saranno necessarie 5 ore per l'operazione, in 3-4 ore si arriver&agrave; a un'autonomia di 150 chilometri. Batteria di maggior capacit&agrave; a parte, su Ford Focus Electric 2017 arriva il SYNC3 con comandi vocali e compatibilit&agrave; con Apple CarPlay e Android Auto, nonch&eacute; la app dedicata agli smartwatch, dalla quale verificare lo status del veicolo, la carica delle batterie, comandare l'apertura o chiusura delle portiere e ricevere la posizione del veicolo via gps. LA GAMMA FORD E IL LISTINO PREZZI       

Ordini aperti su alcuni mercati europei, la percorrenza dichiarata per singola carica passa da 160 a 225 km

Ford Focus Electric, ecco la batteria da 33,5 kWh

Si apre con due risultati agli antipodi, il 2017 dei test EuroNCAP. Se da un lato Volvo S90 e Volvo V90 ottengono le cinque stelle dall&#39;ente europeo, Ford Mustang coup&eacute; risulta fortemente penalizzata dall&#39;assenza di adeguati sistemi di sicurezza e assistenza alla guida. Il risultato complessivo dice due stelle appena per la sportiva statunitense, in attesa che arrivi il restyling 2018. A tal proposito, Ford ha comunicato all&#39;EuroNCAP come tutti i clienti che ordineranno la Mustang dal mese di maggio in poi si vedranno consegnato il modello aggiornato.  E non saranno differenze di poco conto, quelle apportate dal restyling. Il fronte dei sistemi di assitenza alla guida si arricchir&agrave; della frenata automatica d&#39;emergenza con rilevamento dei pedoni, dell&#39;avviso di collisione imminente e del dispositivo di aiuto al mantenimento della corsia. Incidono pesantemente queste assenze sulla Mustang testata, progetto che in Europa &egrave; commercializzato dal 2015, dopo una presentazione negli USA arrivata a fine 2013 e l&#39;inizio della produzione nel 2014.  Al di l&agrave; della deficitaria dotazione di sistemi di sicurezza attiva, i riscontri dell&#39;EuroNCAP sulla Mustang V8 5 litri coup&eacute; - risultati applicabili anche alla Mustang EcoBoost 2.3 litri, sottolineano dall&#39;ente - hanno rilevato un&#39;insufficiente pressione di gonfiaggio degli airbag anteriori, tale da portare, nella prova di impatto frontale contro un ostacolo disassato, la testa del guidatore e del passeggero a toccare volante e plancia. Inadeguato, in aggiunta, il contenimento assicurato dalle cinture di sicurezza anteriori nel test con manichino rappresentativo di strutture fisiche pi&ugrave; grandi della media, deficit imputabile al limitatore di carico.  Molto bene, invece, il funzionamento del cofano attivo, che ha garantito un&#39;elevata protezione per i pedoni in caso di impatto, arrivata al 64%. Quanto alla protezione degli adulti, Mustang marca un 72%, che scende al 32% nel caso dei bambini. In particolare, a registrare un scarsa protezione per la testa in caso di impatto laterale &egrave; stato il manichino seduto posteriormente, replica di una struttura fisica di un soggetto di 10 anni, senza ricorrere al seggiolino.  Sistemi di sicurezza, l&#39;Europa studia quali rendere obbligatori  Per offrire un confronto tra i risultati maturati da Volvo S90 e quelli di Ford Mustang - tipologie di auto che non potrebbero essere pi&ugrave; diverse tra loro -, la berlina svedese, grazie ai sistemi di sicurezza proposti ha staccato un 93% nella valutazione specifica, contro il 16% della Mustang. Meno marcate le differenze sulla protezione dei pedoni (76% Volvo contro il 64% Ford), forbice tornata ad ampliarsi sulla protezione dei bambini, con S90 a ottenere l&#39;80% e Mustang il 32%. 

Il restyling della sportiva &egrave; alle porte e coprir&agrave; le lacune registrate soprattutto sulla dotazione dei sistemi di sicurezza e assistenza alla guida

EuroNCAP boccia la Ford Mustang: solo 2 stelle nel crash test

Il debutto della GT &egrave; stato lungamente celebrato da Ford come un grande ritorno alla sportivit&agrave;. La punta di lancia di una gamma performance che ricorda al mondo dell&#39;auto un fatto importante: il marchio di Dearborn non produce solo utilitarie e macchine per famiglie ma anche modelli molto prestazionali. Fiesta ST, Focus RS, l&#39;icona Mustang e la supercar GT, la cui versione da competizione ha riconquistato la 24 Ore di Le Mans dopo 50 anni dalla tripletta del &#39;66.  E per dimostrare che anche la versione di serie &egrave; in grado di competere col meglio della concorrenza europea, Ford ha portato sul circuito di Calabogie, Canada, la sua sportiva per confrontarla con la Ferrari 458 Speciale e la McLaren 675 LT.  Le vetture sono state guidate dallo stesso pilota in identiche condizioni meteo e la GT &egrave; risultata la pi&ugrave; veloce, con un tempo sul giro di 2&#39;09&rdquo;8, staccando di un secondo la McLaren e di 3 secondi la Ferrari. Raggiungendo, grazie al suo V6 3.5 litri da 647 cavalli, una velocit&agrave; massima di 347 km/h, prestazione che la rende la macchina di serie pi&ugrave; veloce della storia Ford. Ora vedremo se le quattro GT del team Chip Ganassi riusciranno a battere la concorrenza anche alla 24 Ore di Daytona. &nbsp; 

Grazie al suo 3.5 V6 EcoBoost da 647 CV ha battuto in pista la Ferrari 458 Speciale e McLaren 675LT

Con 347 km/h la GT &egrave; la Ford pi&ugrave; veloce mai prodotta

Ford GT, la supercar americana sfoggia il nuovo display digitale adattivo da 10&rsquo;&rsquo;, con grafiche ispirate al motorsport aiuta a mantenere l&rsquo;attenzione sulla guida. E sar&agrave; il banco di prova per i futuro infotainement dell&#39;Ovale Blu.  Il layout del display adattivo, &egrave; stato progettato ponendo al centro la rilevanza, le tempistiche e le modalit&agrave; di presentazione dell&rsquo;informazione, studiate al dettaglio per rispondere alle esigenze del conducente. in modo armonioso con le linee eleganti dell&rsquo;abitacolo. I dati sono riportati in modo chiaro, con una grafica ad alta visibilit&agrave;.. Lo sviluppo del display adattivo ha visto la collaborazione con Pektron (progettazione elettronica, sviluppo, implementazione e produzione) e Conjure (progettazione grafica), per creare rendering animati, font ad alta visibilit&agrave;, con colori e i contrasti idonei a evitare la distrazione del guidatore e l&rsquo;eventuale affaticamento degli occhi.  I SEGRETI DELLA FORD GT  Il display personalizzabile ha&nbsp;5 modalit&agrave; di guida, selezionabili tramite i comandi al volante:  &bull; Normal: ispirata alla pragmaticit&agrave;. Il tema di riferimento &egrave; essenziale e semplice, il tachimetro &egrave; in posizione centrale ad alta visibilit&agrave;, l&rsquo;indicazione relativa alle marce &egrave; a destra, quella del carburante e della temperatura in alto a sinistra. La barra del contagiri a &lsquo;bastone da hockey&rsquo; &egrave; progressiva: la parte iniziale &egrave; compressa perch&eacute; il motore sale di regime cos&igrave; velocemente che i bassi regimi sono praticamente insignificanti per il guidatore, mentre la fascia dai 3.000 ai 7.000 rpm domina la parte superiore del display  &bull; Wet: riporta molte delle caratteristiche presenti nella modalit&agrave; Normal, ma il tema di riferimento &egrave; blu con riflessi che evocano l&rsquo;idea dell&rsquo;asfalto bagnato, come la grafica nella parte inferiore del tachimetro, che in questo modo ricorda al conducente in quale modalit&agrave; &egrave; impostata l&rsquo;auto  &bull; Sport: riorganizza le priorit&agrave; con cui vengono presentate le informazioni: la parte centrale visualizza l&rsquo;indicatore del cambio mentre il tachimetro &egrave; spostato sulla destra; il tema si colora di arancione ed &egrave; la modalit&agrave; maggiormente complementaria a uno stile di guida sportivo  &nbsp;&bull; Track: una combinazione ad alta leggibilit&agrave; di testo e grafica per adattarsi a una necessit&agrave; di visualizzazione immediata dei parametri: gli elementi sono colorati di rosso su fondo nero per la massima evidenza; l&rsquo;indicatore del cambio e i giri del motore sono posti in primo piano, mentre temperatura del liquido di raffreddamento, pressione e temperatura dell&#39;olio, e livello del carburante, in percentuale anzich&eacute; in valore assoluto relativo all&rsquo;autonomia, si trovano in basso a destra  &bull; V-Max: visualizzazione completamente diversa, immediata ed essenziale; incentrata sulle informazioni funzionali al raggiungimento della velocit&agrave; massima presenta un&rsquo;ampia visualizzazione della velocit&agrave; mentre quella relativa al regime dei giri &egrave; ridotta a una singola linea punteggiata per evitare distrazioni; temperatura del liquido di raffreddamento, pressione e temperatura dell&#39;olio, e pressione del turbocompressore sono visualizzate a destra, mentre il livello del carburante &egrave; raffigurato in alto a sinistra 

Il nuovo schermo digitale adattivo da 10&rsquo;&rsquo;, con grafiche ispirate al motorsport aiuta a mantenere l&rsquo;attenzione sulla guida

Ford GT, le meraviglie del display digitale

Si libera del V6, accoglie un nuovo automatico e sfrutta l&#39;occasione per regalarsi una rivisitazione complessiva, Ford Mustang 2018. Il restyling sar&agrave; in vendita sul mercato nord americano dal prossimo autunno, quando si presenter&agrave; anzitutto con un look diverso. Paraurti anteriore pi&ugrave; geometrico, aperture e spigoli marcati, accompagnati a una calandra rivista, un cofano anteriore abbassato e con sfoghi d&#39;aria modificati. I fari a led saranno di serie, a richiesta, invece, le frecce e gli abbaglianti nella medesima tecnologia.  Insieme alla grafica dei fari posteriori modificata, a una scelta ancor pi&ugrave; ampia di stili per i cerchi in lega e proiettori anteriori a scalino (seppur quasi impercettibile), largo allo scarico con quattro terminali di serie sulla GT e la possibilit&agrave; di dotarlo di valvole a controllo remoto, per variare il sound. Ritocchi.&nbsp;  Le novit&agrave; sostanziali si trovano altrove. Anzitutto debutta un cambio automatico 10 marce pi&ugrave; rapido rispetto al precedente 6 marce, dalla migliore risposta alle andature pi&ugrave; blande e con una logica di funzionamento adattiva alla tipologia di guida. Trasmissione abbinabile al 2.3 litri EcoBoost e al V8 5 litri, le uniche motorizzazioni disponibili vista l&#39;uscita di scena del V6 3.7 litri. Non svela ancora le specifiche del V8 Ford, limitandosi ad anticipare maggior coppia e potenza, frutto dell&#39;adozione di un duplice sistema di iniezione: diretta e indiretta.  Interventi ai quali sommare quelli sull&#39;assetto, che beneficia di barre stabilizzatrici modificate al posteriore, irrigidito grazie a una struttura a bracci incrociati, nonch&eacute; nuovi ammortizzatori su entrambi gli assi, con la possibilit&agrave; di avere il gli adattivi MagneRide. Il cambio di passo introdotto da Mustang 2018 a bordo si concretizza essenzialmente nella strumentazione virtuale, uno schermo da 12 pollici configurabile in tre diverse modalit&agrave; d&#39;uso: Normal, Sport e Track.  Mustang GT, la prova su strada  Migliora anche la dotazione dei sistemi di assistenza alla guida, con la frenata automatica d&#39;emergenza e rilevamento dei pedoni, il dispositivo di mantenimento della propria corsia, il monitor della soglia di attenzione del guidatore. Quanto alle chicche tecnologiche, grazie al MyMode sar&agrave; possibile selezionare i parametri di guida preferiti e ritrovarli automaticamente a bordo.  Futuro ibrido per la Mustang 

Il restyling modifica alcuni particolari del frontale, pi&ugrave; rilevanti i cambiamenti apportati all&#39;interno il perfezionamento dell&#39;assetto

Ford Mustang 2018, novit&agrave; 10 marce e strumentazione virtuale

Snowkhana 5, ecco gli originali auguri di Natale di Ford, tra migliaia di frame e&nbsp;derapate tra i classici film delle feste, i mitici Lego e molto, moltissimo cotone idrofilo.  Il nuovo &lsquo;stop motion&rsquo; natalizio &egrave; un tributo a Gymkhana, dove furoreggia il pilota acrobatico&nbsp;Ken&nbsp;Block, e si&nbsp;basa sulla fedele ricostruzione dei set cinematografici e delle ambientazioni dei film di animazione, il tutto riprodotto attraverso l&rsquo;uso dei coloratissimi mattoncini&nbsp;e conditi con la pazienza certosina di fotografare e montare ogni singolo frame.  Ecco le citazioni: Anchorman (La leggenda di Ron Burgundy), Back to the Future (Ritorno al futuro), Bullitt,&nbsp;Diamonds are Forever (Agente 007 - Una cascata di diamanti),&nbsp;Elf,&nbsp;Frozen,&nbsp;Forrest Gump,&nbsp;Ghostbusters,&nbsp;Harry Potter and the Chamber of Secrets (Harry Potter e la camera dei segreti),&nbsp;Ice Age (L&rsquo;era glaciale),&nbsp;Santa Claus the Movie (La storia di Babbo Natale),&nbsp;Scooby-Doo,&nbsp;The Cannonball Run (La corsa pi&ugrave; pazza d&#39;America),&nbsp;The Empire Strikes Back (L&#39;Impero colpisce ancora, Star Wars episodio V),&nbsp;&nbsp;The Fast and the Furious (Fast and Furious),&nbsp;The LEGO movie,&nbsp;&nbsp;The Lion, The Witch and The Wardrobe (Il leone, la strega e l&#39;armadio),&nbsp;Toy Story.  Il cast comprende anche alcuni cammeo di Batman, Ben10, The Lone Ranger, Raffaello dalle Tartarughe Ninja e un Minion direttamente da Cattivissimo Me. Ci sonon quasi tutti.  &nbsp;  &nbsp; 

Tra migliaia di frame e derapate e molto, moltissimo cotone idrofilo

Snowkhana 5, il Natale Ford tra citazioni di film e Lego

        Un tre cilindri con disattivazione, proprio cos&igrave;. Ford ha annunciato il lancio della nuova versione del EcoBoost 1.0 a cilindrata variabile. E' la prima applicazione al mondo di tecnologie di disattivazione dei cilindri su un motore con tale frazionamento. Sar&agrave; disponibile nel 2018,&nbsp;in grado di disattivare/riattivare la combustione in 1 dei 3 cilindri in soli 14 millisecondi, 20 volte pi&ugrave; velocemente di un battito di ciglia, consentendo di ridurre le emissioni di CO2 e incrementare l&rsquo;efficienza del 6%. Lo sviluppo &egrave; stato portato avanti nell&rsquo;ambito della ricerca sulle tecnologie di propulsione ad alta efficienza, che interessa motori sia a combustione che elettrificati. Il tutto, secondo Ford, lasciando inalterati prestazioni e comfort. La riduzione dei consumi &egrave; impossibile interrompendo l&rsquo;afflusso di benzina e il movimento delle valvole, ed entra in azione solo nelle condizioni di guida in cui non &egrave; richiesto un immediato incremento di potenza come le andature a velocit&agrave; di crociera e le accelerazioni graduali. La tecnologia della cilindrata variabile &egrave; stata sviluppata dagli ingegneri dei centri ricerche Ford di Aachen, Germania, Dunton, Regno Unito, e Dearborn, Stati Uniti, in collaborazione con Shaeffler Group. Quando il motore opera a regimi inferiori ai 4.500 giri, durante i quali le valvole eseguono circa 40 cicli di apertura e chiusura al secondo, il sistema apre la valvola di un condotto attraverso il quale l&rsquo;olio motore in pressione attiva un bilanciere che disconnette il meccanismo delle valvole del cilindro n.1 dall&rsquo;albero a camme. L&rsquo;intervento viene regolato da un complesso software algoritmico che analizza velocit&agrave;, posizione dell&rsquo;acceleratore e carico sul motore per determinare con precisione i momenti in cui procedere alla disattivazione e alla riattivazione del cilindro. Un nuovo design a singolo blocco per l&rsquo;albero a camme, simile a quello implementato per il motore diesel Ford EcoBlue, consente di ricavare lo spazio necessario ai componenti elettromeccanici del sistema. La nuova unit&agrave; assorbe le differenti vibrazioni prodotte dal funzionamento in modalit&agrave; a 2 cilindri, in particolare ai regimi pi&ugrave; bassi, implementando un nuovo volano bi-massa e dischi frizione ammortizzati. Quando &egrave; attivo, il sistema chiude le valvole sia di aspirazione che di scarico, creando un effetto molla che bilancia le forze che insistono sui 3 cilindri, mantenendo costante la temperatura nel cilindro disattivato per non causare riduzioni di efficienza al momento della riattivazione. A seconda del modello che equipagger&agrave;, supporti motore, alberi di trasmissioni e boccole delle sospensioni saranno tarati appositamente per garantire il comfort. Una resistenza ancora superiore sar&agrave; ottenuta tramite una nuova catena di distribuzione e leveraggi valvole realizzati tramite avanzate tecnologie di stampaggio a iniezione.&nbsp;       

E' la prima applicazione al mondo del genere: sar&agrave; disponibile dal 2018

Ford presenta il primo 3 cilindri a disattivazione variabile

Auto o immortale highlander? &Egrave; una Ford Fiesta Mk1&nbsp;l&#39;inaffondabile della famiglia Tedeschi, di Sant&rsquo;Ilario d&rsquo;Enza, in provincia di Reggio nell&rsquo;Emila, che Carlo e Gianfranca hanno acquistato nel 1978 senza mai separarsene e sulla quale tutti i 7 figli hanno imparato a guidare.  Tutti a bordo. I 7 fratelli Tedeschi, Cristina, Monica, Francesco, Massimo, Paolo, Valentina e Chiara, hanno realizzato il restauro dell&rsquo;auto di famiglia, che in quasi 40 anni ha percorso oltre 245.000 km tra lezioni di guida, spostamenti e viaggi, per regalare un sorriso al padre, in un momento in cui la sua salute &egrave; messa a dura prova, e esaudire il suo grande desiderio di ottenere la Targa Oro.  L&#39;ottava sorella. &ldquo;La Fiesta &egrave; stata una grande parte della nostra famiglia. Io e le mie sorelle minori non solo abbiamo imparato a guidare sulla Fiesta ma su di essa siamo rientrati in fasce dall&rsquo;ospedale, appena nati&rdquo;, ha raccontato Paolo, 34 anni, il figlio maschio pi&ugrave; giovane. &ldquo;Sapevamo che per mio padre riportare la Fiesta al suo antico splendore sarebbe stato molto importante. Abbiamo utilizzato la nostra Fiesta per partecipare a matrimoni, vacanze&hellip; per noi &egrave; come un&rsquo;ottava sorella&rdquo;.    In Italia, per ottenere il pi&ugrave; alto riconoscimento per auto d&rsquo;epoca, &egrave; necessario dimostrare le perfette condizioni del veicolo, che devono essere al 100% fedeli a quelle originali. E quando Paolo ha raccontato agli amici di Fahrer Deutschland, gruppo di appassionati di Fiesta Mk1/Mk2, che per ottenere la Targa Oro sarebbero serviti dei nuovi sedili, introvabili in Italia, la comunit&agrave; di &lsquo;Fiestisti&rsquo; ha organizzato la raccolta fondi &lsquo;Aktion Tedeschi&rsquo;. Il gruppo di appassionati, oltre ad omaggiare la famiglia dei tanto agognati sedili, ha donato un assegno alla onlus GR.A.D.E., l&rsquo;associazione di ricerca contro il tumore che ha contribuito alla creazione del Core, l&rsquo;Ospedale Oncologico di Reggio Emilia, per sensibilizzare e aiutare la ricerca contro il cancro.  In questa occasione, le istituzioni locali hanno omaggiato i ragazzi di Fahrer Deutschland con il primo tricolore d&rsquo;Italia. &ldquo;La nostra Fiesta &egrave; di nuovo bellissima, come se il tempo fosse tornato indietro. Piacerebbe anche a me poterlo fare&rdquo;, ha commentato Carlo Tedeschi dopo aver ammirato l&rsquo;auto di famiglia tornata agli antichi splendori. La Fiesta MK1 della famiglia Tedeschi ha ottenuto la Targa Oro il 3 dicembre, a seguito degli esami di rito che ne hanno verificato le caratteristiche e avvalorato le perfette condizioni. La famiglia Tedeschi ha partecipato come ospite d&rsquo;onore alla serata dedicata alla presentazione globale della prossima generazione di Fiesta, tenutasi a Colonia lo scorso 29 novembre. 

L&#39;auto della famiglia Tedeschi di Reggio Emilia &egrave; entrata in servizio nel 1978 e ha tenuto a battesimo tutti e sette i figli della caoppia

La Fiesta &quot;highlander&quot; sopravvissuta a sette fratelli

        Aspettando una variante ad alte prestazioni, che raccolga il testimone della ST e, magari, si spinga verso la frontiera RS, c'&egrave; una Ford Fiesta estrema in rampa di lancio. L'arma per il mondiale WRC 2017 debutter&agrave; sulle prove speciali del Rally di Montecarlo, a gennaio, un progetto sviluppato dalla M-Sport di Malcom Wilson, per contrastare le avversarie Citroen C3 WRC, Hyundai i20 WRC, Toyota Yaris WRC e un possibile impiego della Polo WRC con un programma gestito da un team privato.&nbsp; Stile a parte, quello della Fiesta 3 porte, ha le fattezze del prototipo, la WRC 2017. Forme figlie del nuovo regolamento, che ha trasformato il look e offerto maggiore libert&agrave; di sviluppo sul fronte aerodinamico. Carreggiate ampliate, differenziale centrale a controllo elettronico, un'ala posteriore pi&ugrave; grande e un diffusore pi&ugrave; efficace saranno la strada per prestazioni superiori, insieme al motore 1.6 litri turbo la cui potenza sale fino a 380 cavalli e 450 Nm, numeri "certificati" da M-Sport.&nbsp; Soluzioni specifiche, ovviamente, anche per il comparto sospensivo, con quattro elementi MacPherson e ammortizzatori a gas Reiger, e l'impianto frenante, con pinze monoblocco a 4 pistoncini. Nel progettare la Fiesta si &egrave; fatto un maggior impiego di schiuma per l'assorbimento dell'energia, da 60 litri si &egrave; passati a 95 litri. Fiesta &egrave; cresciuta e si &egrave; fatta in quattro Al Rally di Montecarlo 2017 si presenter&agrave; gi&agrave; con 6.392 km sulle spalle, tanti ne sono stati completati nella fase di sviluppo che ha portato alla validazione del progetto.&nbsp; Fiesta ST, numeri da RS con Mountune       

Il regolamento tecnico 2017 ne ha trasformato il look, con un'aerodinamica estremizzata e un motore pi&ugrave; potente

Nuova Ford Fiesta, 380 cavalli per il WRC

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