Toyota GR86, una piccola supercar

Toyota GR86, una piccola supercar

L’erede della GT86 alza ulteriormente l’asticella in termini di handling e dotazioni tecniche e tecnologiche. Il motore boxer passa da 2 a 2,4 litri, a tutto vantaggio dei valori di potenza e coppia

di Gianluca Guglielmotti

09.06.2022 09:12

In un’era che procede spedita verso l’elettrificazione, Toyota Gazoo Racing, divisione del marchio giapponese dedicata al mondo delle competizioni, continua a regalare sogni agli appassionati di tutto il mondo. Con il lancio di GR86, coupé erede dell’apprezzatissima GT86, la Casa del Sol Levante fa centro: si tratta di una sportiva pura, bella da vedere e da guidare grazie a una combinazione azzeccata: trazione posteriore, assetto da lode e motore boxer aspirato posizionato anteriormente. Un propulsore che, grazie all’aumento della cubatura (da 2 a 2,4 litri) e altri affinamenti tecnici ed elettronici, colma finalmente alcune piccole lacune presenti sulla vecchia generazione.

Toyota GR86, la prova in pista

Toyota GR86, la prova in pista

La nuova generazione della piccola sportiva giapponese guadagna cavalli e handling, e migliora ulteriormente il piacere di guida: l'abbiamo provata sul circuito di Monteblanco, in Spagna

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Toyota GR86, estetica rinnovata

La nuova GR86 cambia nelle dimensioni rispetto a GT86: è lunga 4,26 metri, con un passo di 2.575 mm (+ 5 mm), larga 1,77 metri e alta 1,31. Scende, quindi, di un centimetro, a beneficio del baricentro. Quest’ultimo è più vicino al suolo di 1,6 mm grazie anche alla seduta ribassata di 5 mm.

Parlando di estetica, la coupé del Sol Levante sfoggia un aspetto aggressivo soprattutto sul frontale, caratterizzato da gruppi ottici full Led con firma luminosa a L, di chiara ispirazione Supra, e una nuova calandra con griglia dal motivo a maglia. Anche il paraurti, dotato di generose prese d’aria, contribuisce al carattere della vettura. Le fiancate sono attraversate da una nervatura che parte dai parafanghi anteriori, realizzati in alluminio (come il tetto) e dotati di feritoie aerodinamiche studiate per ridurre le turbolenze. Importante novità sono i cerchi in lega leggera da 18 pollici (opzionali), che garantiscono maggiore aderenza rispetto alla precedente generazione grazie anche all’impiego di pneumatici Michelin Pilot Sport 4.

Spostandoci verso la coda, troviamo nuovi gruppi ottici Led a effetto 3D, collegati da una fascia nera che rende visivamente più larga e piantata a terra la vettura. Completano l’aspetto “racing”, oltre alla verniciatura tristrato “Ignition Red”, un piccolo spoiler (la versione top di gamma è dotata di un alettoncino maggiorato a becco d’anatra) e due terminali di scarico che permettono al propulsore a cilindri contrapposti, di cui parleremo più avanti, di far sentire la sua voce.

Interni ben fatti

L’abitacolo è razionale, la qualità percepita elevata, grazie ad assemblaggi ben eseguiti ed utilizzo di materiali dal sapore racing, come i rivestimenti in microfibra Ultrasuede su pannelli portiera e sedili, comodi ma contenitivi. Non mancano elementi hi-tech, a partire dal quadro strumenti digitale, dalla grafica chiara e ricco di informazioni utili alla guida su circuito, terreno di caccia naturale della GR86, come cronometro e indicatore di forza G.

Al centro della plancia, sviluppata orizzontalmente, lo schermo touch dell’infotainment da 8 pollici permette di gestire varie funzionalità. Non mancano radio DAB, porte USB e connettività Android Auto ed Apple CarPlay, tramite i quali impostare itinerari di viaggio utilizzando Google Maps o altre app: non è presente, infatti, un navigatore satellitare integrato nel sistema. Per quanto riguarda l’abitabilità, i due sedili posteriori offrono spazio appena sufficiente per due bambini: meglio utilizzarli come un’estensione del baule posteriore, discretamente capiente con i suoi 226 litri.

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Toyota GR86, la prova in pista della piccola giapponese

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Abbiamo la nuova generazione della piccola sportiva "analogica" in pista, sul circuito di Monteblanco, in Spagna: più ricca di potenza e coppia rispetto alla GT86, si conferma divertente e coinvolgente

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Test su strada e pista: Waku-Doki!

Abbiamo avuto modo di testare in anteprima la GR86 su un percorso misto da Siviglia al circuito di Monteblanco, all’interno del quale la piccola coupé ha mostrato doti “da grande”. Ci aspettavamo che, rispetto alla precedente, la vettura avesse fatto grandi passi avanti. Non è così: i passi sono stati enormi, tanto che ci risulta difficile trovare difetti degni di nota. Dimenticatevi il “buco” di erogazione ai medi della GT86. L’aggiornato motore boxer 4 cilindri aspirato, ora da 2,4 litri grazie all’aumento dell’alesaggio, è incredibilmente godibile su strada, suona bene (anche se l’impianto audio si prende parte del merito, amplificandone il ruggito all’interno dell’abitacolo) consuma il giusto considerando la cubatura (siamo nell’ordine degli 11 km al litro) e spinge in maniera progressiva e lineare, con una ripresa invidiabile.

Toyota GR86, al volante della piccola sportiva

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L'erede della GT86 si conferma una vettura divertente e affilata, con un'esperienza di guida divertente e coinvolgente: ecco come va

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Merito dei nuovi valori erogati, 234 CV a 7.000 giri e 250 Nm di coppia da soli 3.700 giri, contro i circa 6.500 della “vecchia” 86. Il cambio manuale a 6 rapporti (presente anche trasmissione automatica, che non abbiamo provato) è rapido e preciso negli innesti, così come preciso è lo sterzo, che garantisce inserimenti in curva quasi chirurgici. Eccellenti upgrade anche da punto di vista della dinamica di guida, grazie ad importanti aggiornamenti: telaio più rigido del 50%, sospensioni anteriori dai bracci irrobustiti, adesivi strutturali nel sottoscocca e bilanciamento pesi 53:47 (per una massa totale inferiore ai 1.300 kg) contribuiscono ad elevata reattività e precisione tra le curve, mantenendo ottima aderenza su strada e pista: il merito è anche del grip aggiuntivo offerto dai Pilot Sport 4, oltre che del lavoro del differenziale autobloccante Torsen posteriore.

Tutto ciò che abbiamo riscontrato su strada, in pista risulta moltiplicato: la GR86 va forte, le staccate sorprendono grazie ai nuovi dischi ventilati da 294 e 290 mm e il retrotreno danza piacevolmente, impostando la Track mode o disattivando totalmente il controllo di trazione. Una vera goduria, che ha un nome e un cognome: “Waku-Doki”, espressione giapponese che indica l’adrenalina derivante da una forte emozione. Brava Toyota, brava Gazoo Racing.

Toyota GR86, allestimenti e prezzi

La GR86 è proposta in tre allestimenti: Sport MT, che offre già display da 8 pollici, Apple CarPlay e Android Auto, fari Led, sedili sportivi e cerchi da 17 pollici, al prezzo di 34.250 euro; Premium Sport MT, che aggiunge cerchi da 18 e pacchetto ADAS (36.750 euro); Premium Sport AT, versione dotata di cambio automatico a 6 marce, che costa 38.750 euro. Da precisare che, nonostante le prenotazioni siano state al momento sospese per un sold out nelle prime 48 ore dal lancio in Italia, la vettura tornerà prossimamente disponibile.

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