Alfa Romeo, la prossima Giulia potrebbe non essere più una berlina

Alfa Romeo, la prossima Giulia potrebbe non essere più una berlina

Il CEO Imparato ha aperto alla possibilità che la nuova generazione della Giulia possa diventare qualcosa di diverso 

di Redazione

16.05.2022 ( Aggiornata il 16.05.2022 13:18 )

La fase di profonda trasformazione che sta vivendo l'intero settore dell'auto, sta portando numerosi Costruttori a riconsiderare quelle che, fino a poco tempo fa, erano certezze consolidate. E, dagli effetti di questa rivoluzione, non sfuggono neppure i brand più iconici. È il caso di Alfa Romeo, che dopo la nuova Tonale ibrida si prepara a lanciare i suoi primi modelli 100% elettrici. Ma non solo, perché i cambiamenti più rilevanti potrebbero riguardare, oltre all'alimentazione delle auto del Biscione, anche la loro forma, in particolare quella del modello attuale più iconico del Marchio, la Giulia. Secondo il CEO Jean-Philippe Imparato, infatti, la prossima generazione dell'auto potrebbe non essere più una tradizionale berlina, ma diventare qualcosa di diverso e più appetibile sui mercati.

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Giulia, futuro shooting brake?

Storicamente, le berline di fascia media hanno sempre giocato un ruolo fondamentale all'interno della gamma del Biscione. Dalla Giulietta degli anni '50 proseguendo con Giulia, 75, 155, 156 e 159, arrivando fino alla Giulia dei giorni nostri. Eppure, nel corso dei decenni, le berline “con la coda” hanno conosciuto un incessante declino sul mercato, tanto che diversi Costruttori hanno deciso di eliminarle dalla loro offerta sostituendole, in molti casi, con Suv e crossover. Ora anche la stessa Alfa Romeo potrebbe far cambiare forma alla sua berlina attuale, la Giulia. Lo ha spiegato l'amministratore delegato del Biscione, Jean-Philippe Imparato, nel corso di un'intervista ad Autocar.

"Non voglio rinunciare al mercato delle berline – ha precisato il manager francese, che guida il Marchio milanese dal gennaio 2021 – È nel DNA dell'Alfa avere una berlina sportiva. Ma sono anche consapevole che, in molti, ci avevano chiesto di realizzare una versione station wagon della Giulia. Forse c'è un punto di unione tra la berlina e la station wagon. Con una nuova Giulia forse potremo avere il meglio di entrambi i mondi” ha detto Imparato.

L'amministratore delegato del Biscione ha premesso che la Giulia ha davanti a sé ancora alcuni anni di carriera (nei prossimi mesi è atteso un restyling estetico e un aggiornamento dei contenuti tecnologici), ma che ha già chiesto al Centro Stile guidato dall'ex Dacia Alejandro Mesonero-Romanos di pensare a qualcosa di “inusuale” per la prossima generazione (elettrificata) della Giulia. Ancora nessuna certezza dunque, ma c'è la possibilità che Alfa Romeo punterà su soluzioni alternative come una carrozzeria shooting brake.

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Alfa Romeo tra elettrico, Suv e STLA

Imparato ha poi parlato più in generale del futuro del Marchio del Biscione, spiegando che per Alfa sarà necessario garantire una stabilità spesso mancata negli ultimi anni. “La stabilità e il non cambiare rotta ogni mattina sono fondamentali per l'Alfa – ha aggiunto il manager francese - I prossimi cinque anni del nostro piano di prodotto sono stati approvati ed è finanziato. L'anno prossimo fisseremo il nostro piano di prodotti fino al 2028. E negli anni '30 pianificheremo la qualità, piattaforme elettriche e software".

Fondamentale, per il futuro di Alfa, sarà la piattaforma STLA di Stellantis, progettata per supportare modelli elettrici di tutti i segmenti, e per implementare le tecnologie più avanzate, guida autonoma inclusa. Senza perdere i tratti distintivi di Alfa Romeo, a partire dal piacere di guida che verrà garantito da soluzioni tecniche specifiche per i modelli del Biscione. Nel frattempo, resta in gran parte avvolto nel mistero il piano industriale del brand: dopo la Tonale, è atteso un nuovo crossover più piccolo (che dovrebbe essere battezzato Brennero e sarà anche elettrico), ma è ancora ignoto ciò che verrà dopo. Tra le novità dei prossimi anni ci potrebbe essere anche un Suv di taglia grande (rivale di BMW X5/X6), per cercare il successo anche in mercato come gli Stati Uniti e la Cina. E poi, forse, nuovi modelli sportivi attesi da tutti gli appassionati.

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