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Tesla Roadster può aspettare il 2022, Musk punta alla sostanza

La supersportiva da 400 km/h sarà il “dessert”: prima saranno fondamentali i lanci di Model Y, Cybertruck e Semi

Tesla Roadster può aspettare il 2022, Musk punta alla sostanza

Francesco ForniFrancesco Forni

11 mag 2020

Dovrà aspettare il suo turno Tesla Roadster, la supercar elettrica che dovrebbe umiliare le concorrenti a motore termico con la sua accelerazione fotonica (annunciato lo 0-100 in 1,9 secondi).

Parole e musica di Elon Musk, che ha congelato fino al 2022 l’arrivo della seconda serie della sportiva, annunciato dal prototipo a novembre 2017.

I numeri della vettura, fino a 1.000 chilometri di autonomia con una carica, oltre 400 km/h di velocità massima, rimarranno sulla carta più a lungo del previsto.

Model Y, GigaFactory, Cybertruck e Semi hanno la precedenza

Musk è stato chiaro nel corso di un podcast con Joe Rogan. Alla domanda dell’attore comico, interessanti a comprarsi una Tesla Roadster, il vulcanico Elon ha risposto. “La Roadster per Tesla è come il dessert. Prima dobbiamo avere sul piatto carne, patate, verdure e altro”. 

La metafora è chiara. Perché Tesla possa prosperare sono fondamentali il lancio di Model Y a livello mondiale e la costruzione della GigaFactory a Berlino, nel “cuore” della potenziale concorrenza europea.

E inoltre anche l’arrivo del pick-up Cybertruck, strategico per il mercato USA e del camion Semi. Stando a queste precedenze, Tesla sta confermando la sua vocazione a diventare costruttore generalista: le sportive arrivano dopo, quando tutto il resto è sotto controllo.

Cybertruck di serie sarà più piccolo

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