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Willys Quad, la storia della prima Jeep

Fuoristrada pratico e funzionale, realizzato per servire l'esercito americano durante la Seconda Guerra Mondiale: spinto da un 4 cilindri da 50 cv, e a trazione integrale, il veicolo compie ottant'anni

11 nov 2020

Nella grande storia automobilistica, può avvenire che un marchio nasca anche dalle intemperie di una guerra, dopo aver servito un esercito tra strade sterrate, fango, bombe e tempi cupi. É il caso di Jeep, oggi brand numero 1 al mondo nel segmento dei fuoristrada e tra i maggiori marchi di FCA (presto Stellantis), nato però ottant'anni fa con altro nome e altri scopi, ben diversi da quelli odierni.

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LE ORIGINI: AL SERVIZIO DEGLI ALLEATI

Le origini della Jeep si incrociano con l'ingresso degli Stati Uniti nella Seconda Guerra Mondiale. A metà del 1940 gli USA non erano ancora ufficialmente nel conflitto, ma fornivano assistenza alle potenze alleate contro l'Asse tedesco-italiano-nipponico. Con lo scopo di rifornire al meglio gli Alleati, l'esercito americano decise di indire un bando per la realizzazione di un veicolo leggero, adatto ai percorsi tortuosi e a trazione integrale. Il fuoristrada doveva possedere caratteristiche precise: un peso che non superasse i 590 kg, un peso di carico di almeno 270 kg o poco più, una velocità di almeno 80 km/h e 4 ruote motrici. Doveva inoltre prevedere uno spazio per tre soldati al massimo, di cui uno impegnato alla mitragliatrice, opportunamente posizionata nella zona posteriore.

ARRIVA WYLLIS QUAD

Vengono contattati 130 marchi, ma al concorso risposero solo tre aziende: Ford, American Bantam e Willys-Overland Motor Company. Ognuna di esse realizzò una decina di prototipi da mostrare allo US Army. Teatro delle verifiche è la base di Camp Holabird, nel Maryland. Esito negativo per tutti: il problema? Nessuna delle tre vetture riusciva a stare sotto i 590 kg di peso. Poi, invece, dopo le seconde prove di verifica, avvenute nel marzo 1941, venne designato il vincitore: Willys Quad.

Fuoristrada pratico e funzionale, Willys Quad nacque prima come Model Military A (MA) e poi come MB, la versione definitiva. Era costruito su un telaio semplicissimo, praticamente una piattaforma con il vano anteriore dedicato al motore. Che era un quattro cilindri da 2,2 litri e 50 cv, abbinato a un cambio 4 marce con riduttore su due posizioni e, naturalmente, trazione integrale.

"JEEP": LE IPOTESI SUL SOPRANNOME

In pochissimo tempo, il Quad cominciò a essere soprannominato "Jeep". Perché? Qui le motivazioni sono tante e, soprattutto, discordanti. Ci sono almeno quattro ipotesi: "Jeep" è un termine dello slang utilizzato dai lavoratori dell'industria petrolifera dello Stato dell'Oklahoma; "Jeep" è il nomignolo che nel gergo militare viene affibbiato alle nuove reclute; "Jeep" proviene da Eugene the Jeep, comprimario del celeberrimo personaggio animato Popeye, da noi conosciuto come Braccio di Ferro; "Jeep" non è altro che l'acronimo di General Purpose. Quale sia la risposta giusta, tutt'oggi, non si sa, anche se le due ipotesi più accreditate sono quelle del nomignolo alle nuove reclute e la teoria del General Purpose.

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L'IMPEGNO BELLICO

La Jeep comincia così a servire l'esercito americano in guerra, con gli oltre 630.000 esemplari costruiti, sia dalla Wyllis che dalla Ford, in licenza. Il suo apporto è così significativo alla causa che alla fine del conflitto il comandante dell'esercito USA, generale Dwight D. Eisenhower, afferma che senza la Jeep gli Alleati non avrebbero mai vinto la guerra.

ADDIO WYLLYS, BENVENUTA JEEP

Esagerazione o meno, la carriera del veicolo prosegue anche in tempo di pace. Nel giugno 1950 il nome Jeep viene ufficialmente registrato dalla Willys-Overland, e iniziò la produzione del primo esemplare civile, Willys-Overland CJ-1. Il marchio verrà poi acquistato dalla Kaiser Motors nel 1953, facendo cadere nel dimenticatoio il nome "Willys", ma dando il via alla splendida storia del marchio Jeep.

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