VW Polo 1.4 TDI, fino a 29 km/litro!

Interni

Sempre lei. Con un po’ di Golf

Pressoché indistinguibile di fuori, all’interno la Polo restyling si distingue un po’ di più dalla versione uscita nel 2009. Il volante è in stile Golf VII, come il display centrale, qui da 6”5, con le “orecchie” dei tasti funzione all’esterno. Il resto non è cambiato: tanta sostanza e buona disponibilità di portaoggetti. E un’austerità (nelle scelte stilistiche come in quelle cromatiche) che penalizza un po’ l’accoglienza.

Clima automatico ma monozona

Di serie, la Polo di mezzo (la nostra Comfortline) ha un anacronistico — ma accettabile, per la categoria — clima manuale. Finalmente di serie, peraltro, anche sulla più economica Trendline. Con 275 euro supplementari si ha l’upgrade all’automatico (Climatronic, nel linguaggio VW) a canale unico. Silenzioso, rapido, stabile. E con regolazioni semplici semplici affidate a due “facili” rotelline ai lati del display.

Si sta bene in quattro

Il sedile, piuttosto rigido, sostiene bene, specie a livello di contenimento laterale (a essere pignoli, quasi troppo) ed è ampiamente regolabile. Un apprezzamento particolare alla semplice e pratica leva per l’escursione in altezza, sullo spigolo esterno. Il volante si muove sia in profondità che in altezza e ci vuole niente a trovare la posizione di guida più adeguata alla propria corporatura. Dietro, tanto per rimarcare che il posto centrale è solo di fortuna, il cuscino è non solo più rigido ma anche più corto. Onestà intellettuale o esagerazione? Fate voi. Il baule è dotato di serie, sulla Comfortline, di doppio fondo che livella quasi perfettamente il piano di carico alla battuta del portellone. Ha un capienza adeguata (280/952 litri) e un pratico sistema di movimentazione della panchetta 40/60, abbassabile con due semplici movimenti senza necessità di togliere i poggiatesta.