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Biocarburanti: Mazda si unisce a Toyota, Suzuki e Subaru sul bioetanolo

Il lavoro di ricerca intorno alla produzione efficiente di bioetanolo ottenuto da biomasse registra l'ingresso di Mazda nell'associazione creata da 6 realtà nipponiche nel 2022

Biocarburanti: Mazda si unisce a Toyota, Suzuki e Subaru sul bioetanolo

Fabiano PolimeniFabiano Polimeni

29 mar 2023

Mentre l'Europa chiude la porta ai biocarburanti per concedere, invece, uno spiraglio agli e-fuels nell'orizzonte del 2035, in Giappone c'è una ricerca che prosegue sui combustibili ottenuti da biomasse.

Prosegue il lavoro della Research Association of Biomass Innovation per i combustibili di futura generazione nel settore automobilistico. Registra, da ultimo, l'ingresso di Mazda, che diventa un altro, importante, costruttore accanto all'impegno promosso dal 2022 da Toyota (e Dahiatsu), da Suzuki e da Subaru, oltre a Eneos.

Produzione efficiente e reimpiego della Co2

La ricerca sulla produzione di un combustibile che sia a impatto carbonioso neutrale passa dal reimpiego della Co2 prodotta dal processo di produzione di bioetanolo. Un fronte sul quale l'associazione per la ricerca sulle biomasse ha siglato, nell'ottobre del 2022, un accordo in Giappone con la città di Okuma per sviluppare nuove strutture impegnate sulla ricerca e sviluppo.

"I combustibili a impatto carbonioso neutrale sono un'alternativa energetica importante per realizzare una società carbon neutral", ha commentato il presidente del CdA dell'associazione alla quale aderisce Mazda. "Siamo lieti che Mazda, che ha accumulato una notevole competenza e capacità tecnologica sui combustibili carbon neutral, sia diventato nostro partner. La Research Association promuoverà ulteriormente la ricerca sulla tecnologia di produzione di bioetanolo e l'utilizzo della Co2 generata durante questo processo", ancora Koichi Nakata.

Non solo elettrico 

Una cordata di case automobilistiche nipponiche non è un fatto inedito quanto a ricerca e sviluppo condotti su carburanti alternativi alle soluzioni di origine fossile. Su e-fuels, idrogeno e biomasse si sono registrati impegni convergenti di ricerca. Un approccio orientato a più soluzioni tecnologiche, diversamente da una posizione univoca ed esclusiva intorno al full electric a batteria, che resta la strategia principale nel blocco di Stati europei. Al di là delle concessioni agli e-fuels. 

“Siamo molto onorati di aver ricevuto questo invito dalla Research Association of Biomass Innovation for Next Generation Automobile Fuels. Lavoreremo insieme alle altre aziende associate per promuovere la ricerca e lo sviluppo della tecnologia di produzione del bioetanolo e di altre tecnologie. Faremo ogni sforzo per aumentare il potenziale dei combustibili a emissioni zero, un’opzione promettente per raggiungere una società a emissioni zero”, ha dichiarato Hiroyuki Yamashita, senior principal engineer responsabile della ricerca tecnologica in Mazda.

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