Asi-Anci, accordo per rilanciare il turismo con le auto d'epoca

Asi-Anci, accordo per rilanciare il turismo con le auto d'epoca

Le due associazioni puntano a garantire il libero accesso delle vetture storiche anche nelle città dove vignono le limitazioni anti inquinamento

di Lorenzo Lucidi

17.09.2020 ( Aggiornata il 17.09.2020 15:40 )

Incentivare il turismo in Italia tutelando le auto storiche. È questo l'obiettivo comune che ha portato Asi, l'Automotoclub Storico Italiano, e l'Anci, l'Associazione Nazionale dei Comuni italiani, a siglare un inedito protocollo d'intesa. Il documento, firmato il 16 settembre a Bari, punta anche a ottenere provvedimenti legislativi che garantiscano la libera circolazione delle auto e moto d'epoca all'interno del territorio nazionale.

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Turismo in auto

Il protocollo d'intesa firmato dalle due associazioni nazionali nasce per rilanciare due mondi popolari in Italia, quello delle auto storiche e dei raduni, e quello del turismo interno al Paese, tra città e borghi. Concretamente, verrà data vita a una rete di collegamento tra le territorialità che agevoli il turismo automobilistico, connettendo viaggi e raduni a eventi e attrattive locali, dai punti d'interesse storico e naturalistico fino a quelli enogastronomici.

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Lo stesso legame tra marchi automobilistici e le loro località d'origine verrà valorizzato, attraverso quelli che vengono definiti “archivi di comunità”. Ma i progetti che vedranno coinvolte le due associazioni sono numerosi, e prevedono anche la formazione di personale specializzato nell'ambito automobilistico e turistico. A dare un ulteriore spunto all'iniziativa ci sarà anche Città dei Motori, l'associazione che raggruppa i comuni del Made in Italy motoristico.

Oltre alle attività promosse da Asi e Anci, il protocollo ratifica l'impegno delle due associazioni per garantire le dovute tutele alle vetture storiche da parte dello Stato. Per questo, verranno avanzate proposte per provvedimenti legislativi e normativi volti ad assicurare la libera circolazione delle auto e moto d'epoca nelle province e nelle città, in deroga alle limitazioni anti inquinamento.

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Grandi opportunità

Le due associazioni hanno commentato con grande entusiasmo la sigla dell'accordo. “La bellezza dell’Italia – ha spiegato il presidente dell'Anci Antonio Decaro – è nella ricchezza dei suoi scorci, nell’unicità dei suoi borghi, nei paesaggi mai uguali a se stessi. Chi viaggia a bordo dei veicoli storici può goderne da una posizione privilegiata e l’accordo con chi rappresenta gli amanti di questi mezzi può rappresentare un’occasione per scoprire i mille angoli italiani e irrobustire il turismo esperienziale”.

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“Il protocollo d’intesa siglato con Anci – ha aggiunto il presidente dell'Asi Alberto Scuro – rappresenta una tappa fondamentale nel percorso virtuoso che la Federazione sta portando avanti in ambito sociale e culturale. Il motorismo storico non è solo passione, ma è un settore che può offrire grandi opportunità per lo sviluppo del Paese: fa parte delle eccellenze italiane riconosciute in tutto il mondo e come tale sposa alla perfezione missione e obiettivi di Anci”.

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