        Volkswagen Group Research e Kuka, azienda specializzata in automazione, intensificano la loro partnership strategica nel campo dei servizi per auto del futuro. Il contratto di collaborazione prevede lo sviluppo congiunto di concept basati sui robot.&nbsp;Veicoli autonomi e servizi forniti da robot sono aspetti complementari della mobilit&agrave; del futuro che saranno analizzati congiuntamente nell&rsquo;ambito di questa partnership strategica. &ldquo;Stiamo lavorando intensamente alla strutturazione della mobilit&agrave; del domani e questo non prevede solamente concept di veicoli innovativi ma comprende anche esigenze completamente nuove nel service&rdquo;. Ha spiegato il CEO di VW Matthias M&uuml;ller. Uno degli scopi della collaborazione &egrave; lo sviluppo di funzionalit&agrave; basate sull&rsquo;utilizzo dei robot per vetture autonome e completamente elettriche. &ldquo;In futuro i robot supporteranno gli esseri umani in molte attivit&agrave; di routine e la vita quotidiana sar&agrave; inconcepibile senza la guida autonoma. Lavoreremo insieme su concept innovativi per dare forma a questo futuro&rdquo;. Ha specificato Till Reuter, CEO di Kuka. La partnership si collega al progetto di ricerca gi&agrave; esistente e-smart Connect, per la collaborazione fra uomini e robot. Il progetto include soluzioni pratiche e user-friendly per ricaricare le batterie ad alto voltaggio dei veicoli elettrici del Gruppo. Questo include un robot Kuka che connette in modo autonomo il veicolo alla stazione di ricarica tramite una app sviluppata appositamente. Il conducente deve semplicemente posizionare la vettura sopra il posteggio designato e il robot si occupa di collegare il cavo di ricarica. Oltre ai fondamenti tecnologici dovranno essere sviluppati anche ulteriori concept.       

Importante partnership strategica nel campo dei servizi per le auto del futuro

Volkswagen e Kuka studiano robot per parcheggio e ricarica

        Cosa bolle nella pentola della ricerca delle case automobilistiche? Uno sguardo privilegiato arriva dai Future Mobility Days 2017, dove Volkswagen ha sollevato il coperchio su alcune soluzioni tecnologiche proiettate a un futuro che guarda al medio-lungo periodo. La pi&ugrave; interessante - per i possibili risvolti sul fronte del prodotto di serie - &egrave; apparsa la concept car Volkswagen Gen.e, utilizzata per svelare un sistema robotizzato di ricarica da impiegare nei garage multipiano o interrati. Robot di ricarica delle auto elettriche a parte, la Gen.E sembra sviluppare i contenuti della Volkswagen I.D. Concept, primo concept elettrico a batterie della casa di Wolsburg su piattaforma dedicata, svelato al Salone di Parigi 2016 e visione su un prodotto equivalente per dimensioni a una Golf da lanciare sul mercato nel 2020. Lo sviluppo del design sceglie strade molto diverse rispetto alla I.D. Concept, pi&ugrave; spigoli anzitutto, poi gruppi ottici a led tradizionali, conferma gli sbalzi ridottissimi possibili grazie al powertrain elettrico e affina l'aerodinamica ricorrendo a montanti posteriori aperti, cerchi lenticolari con aperture mobili per il raffraddamento e maniglie a filo con la carrozzeria. Un altro dettaglio che balza immediatamente all'occhio sono le&nbsp;portiere con apertura ad ali di gabbiano.&nbsp; Il Gruppo di Ricerca Volkswagen con sede a Wolsfburg ha fornito anche informazioni legate all'autonomia di marcia attesa dalla Gen.E, oltre 400 chilometri, grazie a un'ottimizzazione delle celle del pacco batterie agli ioni di litio e nella gestione del motore elettrico.&nbsp; Tra gli altri progetti ai quali lavorano i ricercatori del gruppo, si spazia dall'intelligenza artificiale applicata ai sistemi di controllo della dinamica del veicolo ai gruppi ottici LCoS, a cristalli liquidi, comandati da sensori di luminosit&agrave; e in grado non solo di rendere superflua la commutazione da anabbaglianti ad abbaglianti, ma di proiettare immagini sull'asfalto, grazie all'elevatissima definizione del fascio luminoso.&nbsp;       

Volkswagen offre uno sguardo sui progetti di ricerca, soluzioni destinate a un futuro a medio o lungo periodo e, tra ricarica robotizzata e fari a cristalli liquidi, si scopre una berlina elettrica inedita

Volkswagen Gen.E: prove di compatta elettrica

        Sempre pi&ugrave; informazioni e con l'anticipo sufficiente per neutralizzare l'effetto sorpresa di una situazione improvvisa. Con i protocolli Car-to-Car e Car-to-X, il primo relativo alla comunicazione tra veicoli, il secondo allo scambio di informazioni tra veicoli e infrastruttura, si materializza lo scenario di una condivisione di informazioni rilevanti alla guida, che interessino l'intensit&agrave; del traffico o condizioni specifiche del percorso. Dal 2019 Volkswagen ha annunciato la diffusione sui nuovi modelli, di serie, del sistema pWLAN, una rete che assicurer&agrave; la copertura di un'area dal raggio di 500 metri, senza utilizzare la rete telefonica per lo scambio dati. Saranno sufficienti per scoprire, con un minimo di anticipo, quel che accade dietro l'angolo. I veicoli dotati del sistema pWLAN comunicheranno tra loro i dati rilevanti per ricostruire una determinata situazione, ad esempio una brusca frenata, la presenza di un fondo scivoloso, l'inizio di una coda.&nbsp; Il "limite" del sistema sta nella sua diffusione, poich&eacute; tanti pi&ugrave; automobilisti utilizzano il protocollo pWLAN - individuato dalle case Costruttrici come standard per le comunicazioni Car-to-Car - sulle loro auto, tanto pi&ugrave; accurata risulter&agrave; essere la copertura territoriale, la mappatura di quel che accade in strada. Pi&ugrave; informazioni in circolo maggiore &egrave; l'efficacia. &laquo;Vogliamo migliorare la sicurezza stradale facendo dialogare i veicoli tra loro, e il modo pi&ugrave; efficace di raggiungere questo obiettivo &egrave; la rapida diffusione di uno standard comune. &Egrave; fondamentale che questa tecnologia si diffonda in maniera consistente tra pi&ugrave; Costruttori possibili&raquo;, ha commentato&nbsp;Johannes Neft, responsabile dello Sviluppo Corpo Vettura Volkswagen. LA GAMMA VOLKSWAGEN E IL LISTINO PREZZI       

L'integrazione del sistema pWLAN dal 2019 consentir&agrave; di attuare il protocollo Car-to-Car, lo scambio di informazioni tra veicoli per migliorare la sicurezza di marcia

Volkswagen, i nuovi modelli dialogheranno tra loro

La nuova Volkswagen Polo sar&agrave; presentata il 16 giugno a Berlino. Venerd&igrave; dunque vedr&agrave; la luce la sesta generzione dell&#39;utilitaria tedesca. Che succeder&agrave; al modello uscito dalla sapiente matita di De Silva, che ha guadgnato prestigio e posizioni nel mercato europeo.  Stavolta il design &egrave; a cura di&nbsp;Klaus Bischoff. Per ora gli ultimi bozzetti mostrano il tre quarti posteriore, dove spiccano i fari a led. Ormai irrinunciabili anche nel segmento B, se si cerca il prestigio.&nbsp;Volkswagen la annuncia come: &ldquo;Pi&ugrave; larga, pi&ugrave; spaziosa e pi&ugrave; confortevole. Con un design di forte impatto, che fa apparire la vettura compatta pi&ugrave; sportiva, essenziale e assolutamente originale&rdquo;.  La nuova Polo &egrave; stata sviluppata sulla&nbsp;piattaforma modulare MQB (quella nata con la Golf VII), ma nella variante &quot;corta&quot;, chiamata A0. Ci saranno i tre cilindri benzina 1.0 TSI turbo, ma anche i TDI. E arriver&agrave;, vera alternativa alle ibride e alle elettriche, anche la Polo a metano. Spinta dal nuovo 1.0 TGI, un innovativo e inedito 3 cilindri sovralimentato a gas naturale che eroga ben 90 cavalli.  VOLKSWAGEN: LA GAMMA E I PREZZI 

Venerd&igrave; la sesta generazione dell&#39;utilitaria tedesca avr&agrave; il suo battesimo a Berlino. Sar&agrave; anche turbo a metano.

Nuova Volkswagen Polo, il 16 giugno arriva la sesta

In parole povere, potremmo definirla coma la nuova Passat CC. Ma il nome, quasi fantascientifico, indica che la Arteon si vuole allontanare con maggiore decisione dalla berlina di punta della Volkswagen. Volutamente, uno stile inedito e, soprattutto, l&rsquo;impostazione da slanciata sportiva distinguono la nuova vettura del marchio di Wolfsburg dalla Passat da cui deriva.  L&rsquo;Arteon &egrave; gi&agrave; in prevendita da qualche tempo, anche se le consegne inizieranno a partire da luglio. La formula &egrave; ormai collaudata, non solo dalla precedente Passat CC, ma anche da potenziali rivali quali la BMW Serie 4 Gran Coup&eacute; o l&rsquo;Audi A5 Sportback. Ed &egrave; quella di proporre una berlina a quattro porte con uno stile da coup&eacute; e chiare ambizioni, non solo di carattere sportivo. In Italia arriva con due diversi tipi di allestimento: Elegance e Sport, con specifiche connotazioni.&nbsp;  La Sport monta per esempio ruote da 19&rdquo; contro quelle da 18&rdquo; della Elegance, con finiture della carrozzeria e prese d&rsquo;aria diverse. La Elegance si riconosce anche per la carenatura cromata degli specchi retrovisori. Gli interni sono differenti, con la versione sportiva nella quale domina il nero, senza lo stesso grado di possibilit&agrave; di personalizzazione concesso sulla Elegance. Su entrambe &egrave; di serie la strumentazione digitale con schermo da 12&rdquo;3 che ormai da qualche tempo ha fatto la sua comparsa sulle vetture del gruppo.  Un particolare accento &egrave; stato posto sui sistemi di sicurezza, disponibili di serie e in opzione, cominciando dalla frenata d&rsquo;emergenza e dal sistema che riconosce anche l&rsquo;imminenza di un tamponamento, &ldquo;preparando&rdquo; l&rsquo;auto ad assorbire nel modo migliore la forza d&rsquo;impatto. Ossia pretensionando le cinture di sicurezza, chiudendo tetto e finestrini e frenando la vettura per evitare urti successivi a quello iniziale. Non mancano inoltre illuminazione dinamica con supporto GPS, cruise contro adattivo con riconoscimento dei limiti di velocit&agrave; e della delimitazione delle corsie, Emergency Assist in grado di arrestare il mezzo spostandosi progressivamente a destra. Immancabile anche la massima connettivit&agrave; con tutti i tipi di smartphone.  I motori previsti sono tre turbodiesel di 2 litri da 150, 190 e 240 cavalli cui si affianca l&rsquo;ambizioso 2.0 TSI a benzina da 280 cavalli per la versione pi&ugrave; potente della gamma. In prova con la 2.0 BiTDI 4Motion da ben 240 cavalli si apprezzano anzitutto le finiture di bordo e l&rsquo;ottimo livello di confort, suffragato dal notevole spazio a disposizione anche sui sedili dietro. Il bagagliaio, da parte sua, ha un volume minimo di 563 litri, che possono estendersi sino a 1557.  Su strada, il passo lungo e le generose dimensioni danno un&rsquo;ottima stabilit&agrave; nel veloce e in autostrada. La tenuta di strada &egrave; rassicurante, soprattutto con la regolazione dinamica dell&rsquo;assetto legata al DCC, che &egrave; di serie sulle versioni pi&ugrave; potenti. Il cambio &egrave; unicamente il DSG a doppia frizione con 7 marce e le palette al volante per l&rsquo;uso in modalit&agrave; manuale. Bene anche lo sterzo a servoassistenza elettrica. Il motore BiTDI &egrave; molto progressivo e generoso sino dai bassi regimi, in grado di far raggiungere i 245 km/h e accelerare da 0 a 100 km/h in 6&rdquo;5. Per quanto riguarda il prezzo, si parte da un minimo di 46.500 euro per la 2.0 TDI da 150 cavalli.  VOLKSWAGEN, LA GAMMA COMPLETA E IL LISTINO PREZZI 

Si pone un gradino sopra alla Passat e sfodere uno stile fuori dagli schemi. Molto interessanti i sistemi di assistenza alla guida

Volkswagen Arteon, l&#39;ammiraglia alternativa

Dal concept T-Prime alla produzione in serie, alla nuova Volkswagen Touareg. Non cambier&agrave; molto nello stile del suv maxi che andr&agrave; a collocarsi al di sopra della Tiguan. In Rete circolano le prime immagini dei muletti con solo minime camuffature al design e, nonostante l&#39;apparenza, il frontale sar&agrave; pressoch&eacute; identico alla show car presentata nel 2016 al Salone di Pechino. Dopo Arteon ritroveremo le proporzioni della calandra a tutta larghezza e con un marcato sviluppo a V anche su Touareg 2018.  Prima uscita in pubblico attesa tra Francoforte e i saloni autunnali, i rumors indicano l&#39;inizio della produzione a novembre, nell&#39;impianto di Bratislava dal quale, oggi, esce Audi Q7.&nbsp;  Le foto dei muletti rilanciate da AutoExpress mostrano un frontale dalla calandra alta ed estesa orizzontalmente, a incorniciare i gruppi ottici con il medesimo trattamento pensato per la Arteon, un&#39;intersezione tra proiettori e lame della griglia. In realt&agrave; si nota una maschera sotto il logo VW, che nasconde la parte inferiore della calandra, suggerendo al tempo stesso una porzione meramente con effetti stilistici, senza alcuna funzione di raffreddamento.&nbsp;  Le proporzioni di suv &quot;full-size&quot;, l&#39;impatto della fiancata, vengono alleggeriti dalle nervature che corrono dal posteriore sopra le maniglie, per raccordarsi con l&#39;inserto dietro i passaruota anteriori, un secondo tratto spigoloso dai fari anteriori va a legarsi sulla linea di cintura al montante D.&nbsp;   Volkswagen Touareg caught nearly undisguised #automotive #4vto _4VTO_ pic.twitter.com/43xQ1QU73m &mdash; 4vto (@_4VTO_) 1 giugno 2017 

I muletti impegnati nelle ultime prove di sviluppo, prima della presentazione attesa a fine 2017, confermano le scelte di stile fatte con il suv T-Prime e interpretate sulla coup&eacute; Arteon

Nuova Volkswagen Touareg, fedele a T-Prime concept

        Il restyling della Golf VII &egrave; disponibile anche nella versione a metano. Sono cos&igrave; cinque le alimentazioni per la segmento C pi&ugrave; popolare in Europa. Oltre la CNG a listino sono a disposizione lo Golf benzina, diesel, ibrida plug-in ed elettrica. Il prezzo di partenza della Golf TGI &egrave; di 23.050 euro e quattro sono gli allestimenti: Trendline, Business, Highline ed Executive. La carrozzeria pu&ograve; essere a due volumi a cinque porte o Variant, la wagon. Il motore rimane il 1.4 TGI, un turbo soft da 110 cavalli e 200 Nm di coppia. Che permette un&rsquo;accelerazione da 0 a 100 in 10&rdquo;6 e una velocit&agrave; massima di 195 km/h. Il cambio pu&ograve; essere manuale a sei marce o automatico a doppia frizione DSG a sette rapporti. Il pezzo forte, oltre alle emissioni di 98 g/km, restano i bassi costi di esercizio. Il consumo dichiarato &egrave; di 3,6 kg di metano per 100 km. Che con una capacit&agrave; di stivare di 15kg significa un&rsquo;autonomia a CNG di circa 400 km, con 15 euro di spesa. Alla quale si pu&ograve; aggiungere quella garantita dai 50 litri di benzina nel serbatoio. Dove &egrave; possibile c&rsquo;&egrave; la possibilit&agrave; di rifornimento di biometano, generato da fonti rinnovabili. Che abbatte ulteriormente le emissioni. La Golf a gas naturale ripropone le novit&agrave; del recente aggiornamento. Fino a 60 km/h ha Traffic Jam Assist operativo. E sono disponibili anche il Lane Assist, Front Assist, Adaptive Cruise Control ed Emergency Assist. Per la connettivit&agrave; ci sono App-Connect e Car-Net. E soprattutto il Gesture Control, funzione del navigatore, a richiesta, Discover Pro con schermo da 9,2&rdquo;, che introduce i comandi gestuali per interagire con men&ugrave;, radio e playlist.&nbsp; Volkswagen, 80 anni di auto del popolo       

Prezzo da 23.050 euro. Sono cinque le alimentazioni della compatta Volkswagen: oltre al gas naturale ci sono benzina, diesel, ibrida plug-in ed elettrica

Nuova Golf a metano, con 15 euro fa 400 km

Di decadi ne sono passate quattro dal debutto della prima Golf GTI. First Decade &egrave; la concept car destinata al meeting Worthersee 2017, primo decennio da quando in Volkswagen si &egrave; lanciata la buona pratica di sviluppare le idee di giovani apprendisti e tramutarle in prodotti concreti, sebbene destinate a una vetrina quale il Worthersee e non al mercato. Dal 2008 a oggi, dieci proposte di Golf GTI variamente interpretate. L&#39;ultima guarda alle sfide del futuro prossimo, di fatto gi&agrave; presente.  Sempre maggior integrazione tra dispositivi mobili e auto, da smartphone e tablet, con un&#39;apposita app - oppure ricorrendo all&#39;infotainment della GTI First Decade - si potranno selezionare le modalit&agrave; di guida e regolare i sedili, ad esempio.  E&#39; una GTI ibrida, spinta da un motore TSI e da un piccolo motore elettrico a 48v collocato sull&#39;asse posteriore, alimentato da una batteria che si ricarica nelle fasi di decelerazione. Vale 16 cavalli la spinta al retrotreno, utilizzabile per muoversi in modalit&agrave; puramente elettrica per pochi chilometri, oppure per ottimizzare lo spunto da fermo su fondi a bassa aderenza, di fatto uno schema quattro ruote motrici. Sedici cavalli che offrono il loro contributo per arrivare a quota 410, barriera gi&agrave; avvicinata due anni fa dal concept Golf R400.&nbsp;  Accorgimenti estetici a parte, dal bicolore sulla carrozzeria ai particolari in nero lucido, i cerchi da 20 pollici, fino allo spoiler della Golf Clubsport, la First Decade concept sceglie una configurazione dell&#39;abitacolo due posti secchi, con sedili in pelle e Alcantara. Niente panca posteriore, sostituita da un impianto stereo da 1.690 watt e 11 altoparlanti, l&#39;elettronica di gestione e la batteria destinata al motore elettrico.&nbsp; 

Un concept ibrido progettato per l&#39;esposizione al Worthersee 2017 e sul quale l&#39;integrazione tra dispositivi mobili e auto &egrave; sempre pi&ugrave; spinta. Sistema elettrico a 48v e quattro ruote motrici pronte all&#39;uso

Volkswagen Golf GTI First Decade, la one-off da 410 cv

GTI &egrave; sigla che automaticamente si accosta a Golf, nell&#39;universo Volkswagen. La prima, nel 1976, era proposta sportiva con 110 cavalli, sufficienti a regalare vivacit&agrave; a un progetto da 810 kg appena. Altre potenze, altre dimensioni e masse in gioco, oggi (qui la prova di GTI Clubsport). Per creare un parallelismo ideale tra la prima GTI e l&#39;attualit&agrave;, al meeting sul lago Worthersee Volkswagen presenter&agrave; up! GTI concept. Uno studio che si trasformer&agrave; in prodotto di serie a inizio 2018, con buone probabilit&agrave; di ritrovarlo anche sul mercato italiano.  Nel segmento delle citycar si propone con i contenuti stilistici tipici di una GTI e li abbina a una maggiore verve del propulsore, accreditato di 115 cavalli e 200 Nm di coppia. Unit&agrave; turbocompressa, sar&agrave; il mille turbo a spingere la up! GTI fino a 197 km/h e accelerare in 8&quot;8 da zero a cento. Con 110 cavalli, la prima Golf GTI toccava i 182 orari e fermava il cronometro sui 9&quot; in accelerazione. Numeri, nessun altro confronto possibile.&nbsp;  Al Worthersee 2017, up! GTI concept verr&agrave; presentata con la classica tinta Pure white (le alternative una volta su strada saranno il Tornado red pastello e i metallizzati Dark silver, Black pearl e Costa azul), percorsa da elementi in nero lucido - calotte degli specchietti, fascia paraurti, tetto -, minigonne pi&ugrave; marcate, una fascia adesiva alla base delle portiere e spoiler in coda. I profili rossi su calandra e portellone posteriore accompagnano naturalmente il logo GTI, oltre ai cerchi da 17&quot; pollici bicolore e la grafica aggressiva dei fari posteriori. L&#39;assetto beneficia di un&#39;altezza da terra ridotta di 15 millimetri.  Nuova up!, primo contatto  All&#39;interno, sedili in tessuto con motivo Tartan, volante in pelle e corona tagliata in basso, cambio sei marce e l&#39;espansione del computer di bordo attraverso la basetta porta smartphone, con app dedicata per registrare parametri extra in marcia.&nbsp;  LA GAMMA VOLKSWAGEN E IL LISTINO PREZZI   

Versione pepata della citycar, sar&agrave; sul mercato da inizio 2018, con un motore TSI da 115 cavalli e prestazioni vivaci

Volkswagen up! GTI, omaggio pepato alla prima Golf

        Quattro sistemi di assistenza alla guida dal cui lavoro in simbiosi nasce un quinto, importante, dispositivo di sicurezza attiva: l'Emergency Assist 2.0. Volkswagen Arteon, coup&eacute; quattro porte svelata al Salone di Ginevra lo scorso marzo, sar&agrave; in grado di accostare autonomamente e arrestarsi in caso di malore improvviso del guidatore e in tutte quelle situazioni in cui chi siede al volante non &egrave; pi&ugrave; in grado di intervenire sul veicolo. Non appena i sensori rilevano l'assenza prolungata di interventi sul volante, sull'acceleratore o sul freno, si attivano per rallentare l'auto e parcheggiarla nella corsia pi&ugrave; sicura il cruise control adattivo, il Side Assist, l'assistente al mantenimento della corsia e il Park Assist. La prima soglia di intervento prevede che segnali visivi e acustici provino a "svegliare" il guidatore, insieme a scossoni indotti con frenate in sequenza. Se il conducente ha perso i sensi e non riacquista il comando dell'auto, Arteon attiva le quattro frecce d'emergenza, ricorre al sistema di parcheggio automatizzato per operare sul volante, al rilevamento dei limiti della corsia attraverso il Lane Assist e al cruise control adattivo, per rallentare e sterzare fino a raggiungere la corsia pi&ugrave; sicura per fermare l'auto. Grazie al Side Assist, inoltre, su strade a pi&ugrave; corsie, lo spostamento verso l'esterno &egrave; monitorato per evitare collisioni con altri veicoli.&nbsp;       

Il funzionamento congiunto di pi&ugrave; sistemi assicura lo stop dell'auto nel caso in cui il guidatore perda conoscenza

Volskwagen Arteon, accosta da sola con l'Emergency Assist 2.0

        La strada da seguire l'ha gi&agrave; indicata nuova Ibiza. E' quella della piattaforma MQB A0, architettura sulla quale prossimamente scopriremo anche la sesta generazione di Volkswagen Polo. 42 anni dopo e 14 milioni di esemplari venduti, il design sviluppa le linee della Polo ristilizzata nel 2014, da un frontale con gruppi ottici e calandra pi&ugrave; perpendicolari al terreno alle forme nuove della fascia paraurti. Spigolosit&agrave; marcate lungo la fiancata e una cornice dei finestrini molto simile al modello oggi sul mercato. Avr&agrave; dimensioni superiori, soprattutto nel passo e in larghezza, destinata ad aumentare di circa 8 centimetri. Tutta un'altra abitabilit&agrave; a bordo e tutta un'altra dinamica di marcia, senza contare i benefici in termini di capacit&agrave; di carico.&nbsp; Sappiamo come la composizione dell'offerta a cavallo tra segmento B e C conter&agrave; anche il suv T-Roc, resta al curiosit&agrave; di scoprire se la gamma di nuova Polo 2018 ruoter&agrave; unicamente intorno alla carrozzeria 5 porte o proporr&agrave; l'alternativa 3 porte.&nbsp; Quanto alle motorizzazioni destinate a trovar posto sotto il cofano, oltre al prestazionale 1.5 TSI da 150 cavalli e alla gamma di turbo benzina e diesel 3 cilindri, il futuro dovrebbe riservare anche una proposta bifuel turbo a metano 1.0 da 90 cavalli, recentemente presentata da Volkswagen al Vienna Motor Symposium.&nbsp; LA GAMMA VOLKSWAGEN E IL LISTINO PREZZI       

Pi&ugrave; larga e spaziosa con il pianale MQB A0, la sesta generazione sceglie la strada di un design un po' pi&ugrave; spigoloso che in passato

Nuova Volkswagen Polo 2018, evoluzione della specie

        Due novit&agrave; all'orizzonte, in casa Volkswagen. Il percorso verso l'elettrificazione vedr&agrave; la tappa fondamentale del 2020, lancio del primo prodotto su piattaforma MEB con il marchio di Wolfsburg sul cofano. Prima, gi&agrave; dalla prossima estate, altro sviluppo, un'elettrificazione "soft" -&nbsp;che andr&agrave; a collocarsi al di sotto delle proposte ibride classiche - registrer&agrave; il debutto della Golf 1.5 TSI BlueMotion. Cos'avr&agrave; di particolare? Dal Vienna Motor Symposium &egrave; stato annunciata l'introduzione di un sistema di coasting evoluto, Coasting - Engine Off, che va oltre il noto dispositivo che permette il veleggiamento in fase di rilascio dell'acceleratore, grazie al disaccoppiamento di motore e trasmissione, per sfruttare maggiormente l'abbrivio e ridurre i consumi. La frontiera che a breve arriver&agrave; sul mercato porta non solo al disaccoppiamento motore-trasmissione al rilascio dell'acceleratore ma allo spegnimento del propulsore. Vale un risparmio di benzina pari a 0,4 litri/100 km nelle condizioni di guida reale, 0,2 litri in meno rispetto al coasting con motore acceso. Come funziona? La rete elettrica a 12 volt &egrave; completata da una batteria compatta agli ioni di litio, incaricata di assicurare energia alla batteria al piombo, attraverso il Q-Diode, componente che trasferisce materialmente la quota di corrente necessaria perch&eacute; funzionino i dispositivi di bordo a motore spento. Il Coasting 2.0 - Engine Off opera fino a 130 km/h e la riattivazione del motore avviene ricorrendo al motorino di avviamento, sfruttando le frizioni del cambio DSG (componente di serie) o dalla modulazione di questi elemeni, a seconda degli scenari di guida. Sono i primi dettagli rilasciati da Volkswagen. Metano, arriva il turbo mille Abbattimento delle emissioni inquinanti perseguito non solo con la gamma di proposte ibride ed elettriche, o attraverso soluzioni micro-ibride come l'implementazione del Coasting - Engine Off, ma anche guardando a un terreno differente, delle auto bifuel a metano. Fino a oggi il metano in casa Volkswagen era riconducibile all'offerta del quattro cilindri turbo 1.4 TGI e del mille aspirato sulle citycar up!, Citigo e Mii. Un propulsore pi&ugrave; vivace e generoso di coppia, destinato alle vetture compatte e alle piccole, pensiamo alla futura Polo, andr&agrave; ad affiancarsi all'attuale offerta: il 3 cilindri TSI 1.0 da 90 cavalli.&nbsp; L'attenzione dei tecnici tedeschi nello sviluppo dell'unit&agrave; per l'alimentazione a metano ha interessato soprattutto l'attivazione della corretta temperatura d'esercizio del catalizzatore. Nelle fasi di riscaldamento del propulsore e ai bassi carichi, il tre cilindri funziona ricorrendo a una miscela grassa su due cilindri e magra sul terzo, inoltre la sonda lambda con riscaldamento elettrico &egrave; pienamente operativa in meno di 10 secondi dalla partenza a freddo, elemento essenziale per il contenimento di consumi ed emissioni, che passano dall'accuratezza della lettura dei gas di scarico.&nbsp; LA GAMMA VOLKSWAGEN E IL LISTINO PREZZI       

Dal Vienna Motor Symposium due novit&agrave; tecniche destinate ai propulsori 1.5 TSI e al 3 cilindri mille, pronti per il debutto sul mercato nei prossimi mesi

Volkswagen, arriva il Coasting 2.0 e il nuovo turbo a metano

L&#39;offensiva elettrica di Volkswagen arriver&agrave; entro il 2025, ma intanto il Marchio cerca di smuovere le acque in Italia. Usando la ricetta pi&ugrave; diretta: uno sconto molto alto. Del 22%, per essere esatti.  Nei fatti VW abbassa il prezzo della nuova e-up! da 27.850 a 22.800 euro e quello della nuova e-Golf da 39.250 a 32.200 euro. Proponendo una formula di acquisto interessante.&nbsp;Con un anticipo pari al 20% del prezzo scontato (4.560 euro per la e-up!, 6.440 per la e-Golf), il finanziamento permette di avere la nuova e-up! a 199 euro al mese e la nuova e-Golf a 299 euro al mese (TAN 5,99% per entrambe). Al termine del contratto, si potr&agrave; decidere se restituire la sua auto elettrica, acquistarla (anche con finanziamento) o sostituirla.  Coppia virtuosa.&nbsp;Con il motore da 60 kW e un&rsquo;autonomia fino a 160 km, la e-up! &egrave; un&#39;opzione di auto a emissioni zero destinata in prevalenza alla mobilit&agrave; urbana o alla prima cerchia extraurbana.&nbsp;Appena aggiornata, la seconda generazione della Volkswagen e-Golf vanta un&rsquo;autonomia maggiore, pi&ugrave; potenza, nuovi dettagli di design e un abitacolo digitalizzato. Grazie alla nuova batteria agli ioni di litio da 35,8 kWh, ora l&rsquo;autonomia nel nuovo ciclo di guida europeo (NEDC) &egrave; di 300 km, che corrispondono a circa 200 km nelle condizioni di impiego pi&ugrave; comuni.&nbsp;Il nuovo motore elettrico da 100 kW/136 CV e 290 Nm permette alla e-Golf di accelerare da 0 a 100 km/h in 9,6 secondi, con una velocit&agrave; massima limitata elettronicamente a 150 km/h.  &nbsp; 

VW sconta la e-up! da 27.850 a 22.800 euro e la e-Golf da 39.250 a 32.200 euro

Volkswagen toglie l&#39;IVA dalla Golf e dalla up! elettrica

E&#39; il terzo anello dell&#39;identit&agrave; elettrica Volkswagen, I.D. Crozz. Dopo la berlina idealmente sovrapponibile a un prodotto elettrico delle dimensioni di una Golf e la proposta del minivan a inizio 2017, dal Salone di Shanghai viene annunciata la proposta crossover, sempre sviluppata intorno al pianale MEB. Significa installare il pacco batterie internamente al passo, sul fondo, 83 kWh per l&#39;esattezza la capacit&agrave; delle batterie agli ioni di litio, sufficienti per coprire 500 km con una singola carica (dati dichiarati nel ciclo NEDC). Due motori, uno su ciascun asse. In condizioni normali di aderenza, &egrave; il posteriore a spingere, con 204 cavalli. L&#39;assistenza dell&#39;anteriore apporta 102 cavalli, cos&igrave;, il sistema, raggiunge quota 306 cv nello sviluppo delle prestazioni massime.  L&#39;accelerazione da zero a cento scende sotto i 6&quot;, mentre la velocit&agrave; massima &egrave; limitata a 180 km/h. Non sono i dati che pi&ugrave; contano, semmai rileva maggiormente la ricarica rapida in 30 minuti, per avere l&#39;80% del &quot;pieno elettrico&quot; ricorrendo a una stazione da 150 kW. Sar&agrave; su strada nel 2020, primo crossover elettrico per il marchio e assicura spazio equiparabile a una Tiguan Allspace, a fronte di una lunghezza inferiore di 77 millimetri. Le dimensioni di Volkswagen I.D. Crozz vedono una lunghezza di 4 metri e 62 centimetri su un passso di 2 metri e 77 centimetri (1 metro e 89 di larghezza per 1 e 61 di altezza), a bordo si accede anche attraverso l&#39;identit&agrave; digitale su smartphone, con il proprio profilo di guida gi&agrave; memorizzato e le relative preferenze.  Porte posteriori scorrevoli, quattro sedute singole, modularit&agrave; dell&#39;abitacolo che offre la possibilit&agrave; di piegare le sedute a mo&#39; di ribaltina. E&#39; concept car elettrica e, volendo, anche autonoma, con il volante che si ritrae in plancia dopo un touch prolungato (3&quot;) del logo Volkswagen al centro. L&#39;evoluzione dell&#39;interfaccia uomo macchina passa da un head up display con realt&agrave; aumentata, ovvero, la proiezione nel campo visivo del guidatore delle indicazioni, ad esempio, del navigatore satellitare, &quot;collocate&quot; l&agrave; dove vanno eseguite (tra i 7 e i 15 metri davanti al veicolo, il posizionamento delle istruzioni). Altro sviluppo sul tema, le doorpanel, pannelli porta digitali, con superfici touch capacitive dalle quali aprire le porte, alzare/abbassare i finestrini e regolare la climatizzazione del proprio posto guida.&nbsp;  Addio ovviamente anche agli specchietti, sostituiti dagli e-Mirror, la rappresentazione delle immagini l&agrave; dove ci si aspetterebbe di trovare lo specchietto fisico e, invece, si trovano le riprese incrociate delle telecamere. La plancia e l&#39;illuminazione ambientale va oltre l&#39;effetto scenico, per interagire con le eventuali emergenze in strada, a indicare la presenza, ad esempio, di un pedone. Esteriormente &egrave; la fascia anteriore, i gruppi ottici e i profili luminosi centrali, che &quot;comunicano&quot; verso l&#39;esterno mediante l&#39;Interactive Spotlight, a seconda della modalit&agrave; di guida (manuale o autonoma).&nbsp;  Il crossover I.D. Crozz &nbsp;sfoggia naturalmente un&#39;evoluzione stilistica che beneficia della rimozione dei vincoli tecnici di un&#39;architettura con motore termico e propone l&#39;originalit&agrave; di un tetto panoramico comandabile attraverso gestures. Baster&agrave; scorrere la mano come se si volesse tirare una tendina per modificare l&#39;illuminazione interna, filtrando la quantit&agrave; di luce che entra nell&#39;abitacolo. L&#39;effetto sar&agrave; visibile anche esternamente.&nbsp;  E&#39; la concept car che dovr&agrave; contribuire a centrare l&#39;ambizioso obiettivo fissato da Herbert Diess, che prevede entro il 2025 un volume di vendite di auto elettriche da parte di Volkswagen pari a 1 milione di unit&agrave; ogni anno.&nbsp; 

Proporzioni da crossover, interni modulari e 500 km di autonomia. Dopo berlina e minivan Volkswagen lancia una show car destinata alla produzione nel 2020

Volkswagen I.D. Crozz, la trilogia elettrica si chiude col crossover

Il terzo asso &quot;green&quot; non poteva che essere un crossover. Volkswagen nella sua visione, a breve termine, di auto elettriche dopo&nbsp;le premi&egrave;re della I.D. (Parigi 2016) e della I.D. BUZZ (Detroit 2017), al salone di Shanghai presenter&agrave;&nbsp;a concept car del primo CUV (crossover utility vehicle).  Viene indicata come&nbsp;sintesi tra&nbsp;una coup&eacute; a 4 porte e un SUV. Un modello cruciale, in prospettiva, della&nbsp;nuova generazione di veicoli elettrici a zero emissioni con una grande autonomia dichiarata. Annunciata come&nbsp;simile a quella delle attuali automobili a benzinaE punta come gli altri due modelli a una speciale struttura interna: flessibile,&nbsp;con spazio comfort superiori agli standard della categoria.  Come la I.D. e la I.D. BUZZ, pu&ograve; anche viaggiare in maniera totalmente autonoma: basta un leggero tocco sul volante per attivare questa modalit&agrave;. Il volante si ritrae elettricamente nella plancia, dove forma un elemento unico con gli schermi e i comandi, che sono stati implementati per essere totalmente digitali.&nbsp;Il veicolo elettrico riconosce l&rsquo;ambiente circostante e gli altri utenti della strada grazie a scanner laser, sensori a ultrasuoni, radar e telecamere.  Destinazione 2025. Si tratta di un&#39;altra sostanziosa anticipazione delle futura gamma elettrica di VW. Non rimane che scoprire le forme complete e le caratteristiche ufficiali. 

Un veicolo a zero emissioni con trazione integrale e guida autonoma

Volkswagen, un crossover elettrico al Salone di Shanghai

Maiorca - Spagna  Il rinnovamento della Golf passa anche per le versioni ecologiche, oltre che per le sportivissime GTI Performance ed R. La Casa di Wolfsburg tiene aperte molte porte verso il futuro, senza giustamente tralasciare nessuna alternativa in un panorama dai confini ancora incerti.  La e-Golf rappresenta, per la gamma, la scelta completamente elettrica e la teorica soluzione ad &ldquo;emissioni zero&rdquo; ai problemi del rispetto ambientale, a patto di usare energia rinnovabile. Nella sua nuova versione &egrave; dotata di batterie con un&rsquo;inedita tecnologia per le celle che ha permesso di aumentare l&rsquo;autonomia del 50% sino a un limite di 300 km nel ciclo NEDC. Alla guida, in condizioni normali, si possono percorrere circa 200 km con una carica delle batterie agli ioni di litio che hanno una capacit&agrave; di 35,8 kW/h. Il motore ha una potenza di 100 kW (136 cavalli) e una coppia di 290 Nm, che permettono di toccare i 150 km/h e accelerare da 0 a 100 all&rsquo;ora in 9&rdquo;6.  Alla guida risulta gradevolmente fluida, con la tipica spinta immediata fornita dal motore elettrico. &Egrave; in listino a 39.250 euro, ma tramite un&rsquo;interessante offerta di finanziamento chiamata Progetto Valore si pu&ograve; avere a 299 euro al mese con un anticipo del 20% su un prezzo limitato a 32.200 euro. Dopo 3 anni la Volkswagen garantisce di riconoscere la met&agrave; di questo valore per disporre della prossima futura I.D.  Accanto alla e-Golf rimane ovviamente in listino l&rsquo;ibrida plug-in GTE, proposta allo stesso prezzo di 39.250 euro. Grazie all&rsquo;azione combinata del quattro cilindri 1.4 TSI da 150 cavalli e un motore elettrico da 75 kW, ha una potenza combinata di 204 cavalli. L&rsquo;asso nella manica &egrave; rappresentato da un&rsquo;autonomia di circa 50 km in modalit&agrave; completamente elettrica. Dando fondo alle possibilit&agrave; del gruppo propulsore, si possono comunque raggiungere i 222 km/h accelerando da 0 a 100 all&rsquo;ora in 7&rdquo;6. Al solito, i consumi possono essere molto contenuti grazie all&rsquo;apporto del motore elettrico e della relativa modalit&agrave; esclusiva EV di utilizzo.  Sul fronte delle sportive &egrave; sulla cresta dell&rsquo;onda la GTI, importata ora in Italia esclusivamente nella variante Performance, che vanta una potenza di 245 cavalli contro i 230 della GTI precedente. &Egrave; in vendita a partire da 34.900 euro con il cambio manuale a sei marce (36.900 con il DSG a sette rapporti) e garantisce un sicuro piacere di guida pur senza essere impostata in maniera estrema sotto il profilo dell&rsquo;assetto e delle regolazioni dello sterzo anche nella modalit&agrave; pi&ugrave; sportiva. Le prestazioni parlano da sole, con una velocit&agrave; di punta autolimitata a 250 km/h e un tempo di soli 6&rdquo;2 per accelerare da 0 ai 100 orari. Il quasi indispensabile differenziale autobloccante fa parte delle dotazioni di serie del modello.  Ai vertici della gamma rimane la R a trazione integrale 4Motion, il cui quattro cilindri turbo a iniezione diretta ha avuto un supplemento di potenza di 10 cavalli. Con un totale di 310 cavalli &egrave; la Golf pi&ugrave; potente di sempre, in grado di accelerare da 0 a 100 km/h in 4&rdquo;6 con il cambio DSG, alternativo al manuale a sei marce, ferma restando una velocit&agrave; massima autolimitata a 250 km/h. Il prezzo &egrave; fissato in 46.800 euro con i freni Performance disponibili in opzione, cos&igrave; come gli scarichi in titanio Akrapovic, tra l&rsquo;altro pi&ugrave; leggeri di 7,2 kg. Come tutte le altre rinnovate Golf, anche queste versioni possono contare su strumentazione digitale, comandi gestuali con il sistema di infotainment Discover Pro e assistenza alla guida in coda sino a una velocit&agrave; di 60 km/h. 

Su strada e in pista con green e sportive: la GTI parte da 34.900 euro, l&#39;ibrida e l&#39;elettrica costano entrambe 39.250 euro, mentre per la R occorrono 46.800 euro

Volkswagen Golf, primo contatto con GTI, R, e-Golf e GTE

Non potevano che essere virtuose le due nuove auto della Gendarmeria Vaticana.  Si tratta di due Volkswagen e-up! elettriche a zero emissioni. Saranno utilizzate per il servizio di ordine pubblico e sicurezza nei pressi di San Pietro.  Sono state consegnate presso i Giardini Vaticani, messe a disposizione da Volkswagen Italia. E&#39; stato il Direttore della MArchio&nbsp;Andrea Alessi a dare le chiavi a Monsignor Fernando Verg&egrave;z Alzaga, Segretario Generale del Governatorato dello Stato della Citt&agrave; del Vaticano e al Comandante del Corpo della Gendarmeria Dott. Domenico Giani.  Le auto, prodotte nella fabbrica del Gruppo Volkswagen di Bratislava, in Slovacchia&nbsp;sono state allestite con la livrea e i dispositivi sonori e luminosi &nbsp;da quattro aziende italiane. Ovvero la&nbsp;N.C.T. di Chivasso, la C.S.M., la Artlantis e la Vama.  Adatte alla superficie ridotta di Citt&agrave; del Vaticano. Le due up! elettriche sono la soluzione ideale per chi ricerca la trazione a emissioni zero destinata in prevalenza alla mobilit&agrave; urbana o nella prima cerchia extraurbana. Pi&ugrave; che sufficienti i loro 160 km di autonomia.. 

Auto elettriche adatte per il servizio di ordine pubblico e sicurezza nei pressi di San Pietro con loro 160 km &nbsp;di autonomia

Volkswagen e-up! per la Gendarmeria Vaticana

GINEVRA.&nbsp;&ldquo;La Arteon coniuga gli elementi di design propri di una vettura sportiva tradizionale con l&rsquo;eleganza e la spaziosit&agrave; di una fastback. Una Gran Turismo business class all&rsquo;avanguardia che conquista sia il cuore che la mente&rdquo;. Klaus Bischoff, Responsabile Design Volkswagen ha cos&igrave; presentato la nuova ammiraglia di Wolfsburg alla vigilia del Salone di Ginevra 2017, che sbarcher&agrave; in Italia a giugno.  Arteon, erede ideale della Passat CC, &egrave; una berlina lunga 4,862 metri, stretta parente della Skoda Superb, che va a posizionarsi sopra la Passat per offrire un abitacolo pi&ugrave; che generoso a un bagagliaio da 563 litri.&nbsp;  Esteriormente Arteon evolve gli ultimi canoni del design Volkswagen e il frontale &egrave; caratterizzato dalla tagliente firma luminosa dei gruppi ottici Led, mentre passaruota muscolosi incorniciano cerchi da ben 20 pollici. L&#39;abitacolo, capace di accogliere comodamente anche cinque persone, beneficia della pi&ugrave; recente tecnologia del Gruppo tra cui spiccano Active Info Display (strumentazione completamente digitale e programmabile) di serie, head-up display e nuovo sistema di infotainment Discover Pro con display da 9,2 pollici e comandi gestuali.&nbsp;  Anche i sistemi di assistenza alla guida sono di ultima generazione: la regolazione automatica della distanza Automatic Cruise Control prende ora in considerazione anche i limiti di velocit&agrave;, i fari intelligenti sono in grado di rilevare la presenza di una &nbsp;curva grazie al GPS, mentre il nuovo emergency assist frena automaticamente la vettura e ad accostarla verso la corsia pi&ugrave; esterna in caso di malore del conducente.&nbsp;  Sul mercato italiano, Arteon sar&agrave; disponibile esclusivamente con motori diesel, i 2.0 TDI da 150 e 190 cv e il 2.0 biturbo da 240 cavalli che attualmente equipaggiano la gamma Tiguan.&nbsp;   

Debutta al Salone di Ginevra la nuova ammiraglia tedesca: arriva in Italia a giugno con tanto spazio a bordo e tecnologia di ultima generazione

Arteon, Volkswagen alza il tiro al Salone di Ginevra

Mamma, mi &egrave; cresciuto il SUV. La Volkswagen Tiguan Allspace al Salone di Ginevra si presenta come anello di congiunzione tra la Tiguan e la mastondondica Touareg. Ma anche (soprattutto?) come alternativa a chi cerca una vettura spaziosa ma non trova abbastanza sfiziose le monovolume.  Buttarsi sul SUV, che dalla Captur alla Stelvio alla Cayenne piace in tutte le taglie e in tutti i listini, pare una mossa a botta quasi sicura. Si passa dalla tutto terreno alle tutto spazio. La Allspace porta in dote passo e lunghezza esterna cresciuti di 109 e 215 mm ed &egrave; disponibile a richiesta anche con 5+2 posti.   La Volkswagen Tiguan Allspace per il mercato italiano sar&agrave; offerta con motori turbodiesel 2.0 TDI 150 e 190 CV. Il lancio &egrave; previsto a settembre. Primette di essere capiente con 760 litri di capacit&agrave; del bagagliaio e caricata in alto fino al tetto con i sedili posteriori abbattuti, offre una capacit&agrave; di carico fino a 1.920 litri.  Per proporzionare le linee sono state allungare le porte posteriori, il cofano motore &egrave; stato rialzato rispetto alla calandra. Il tetto &egrave; stato ridisegnato: per la prima volta&nbsp;la superficie liscia viene sostituita da una lamiera con nervatureche rendono omaggio alle soluzioni tipiche dei fuoristrada classici.&nbsp;Ci sono affinit&agrave; con la Atlas, il modello per il mercato americano.  Come la versione classica, la Tiguan Allspace offre due tipi di frontale, onroad e offroad. Quest&rsquo;ultimo &egrave; a richiesta in un pacchetto, nel quale &egrave; compresa anche una speciale protezione sottoscocca per la marcia fuoristrada, che si estende fino al paraurti. Il frontale offroad determina anche un miglioramento dell&rsquo;angolo di attacco di 7&deg;.  La Tiguan Allspace in Italia sar&agrave; offerta negli&nbsp;allestimenti pi&ugrave; ricchi Business ed Executive. Nel primo&nbsp;saranno inclusi&nbsp;cruise control adattivo ACC e navigatore Discover Media con schermo da 8 pollici, mentre per&nbsp;l&rsquo;Executive&nbsp;spiccano fari full LED e strumentazione interamente digitale Active Info Display. 

Crescono passo e lunghezza (+21 cm) a richiesta disponibile anche in versione da sette posti

Volkswagen Tiguan Allspace, tra SUV e monovolume

&Egrave; lei o non &egrave; lei? Certo che lei. Golf non si cambia, si evolve. Tuttalpi&ugrave; quando si tratta di restyling. Solo che, tra il dire e il fare, c&#39;&egrave; di mezzo un nuovo sistema d&#39;infotainment, un inedito 1.5 TSI e un nuovo cambio DSG a sette rapporti. Il tutto condito dal consueto aggiornamento che tocca le corde dello stile. Poca cosa, perch&eacute; l&#39;essere sobria rimane uno dei punti di forza della vettura di Wolfsburg. Anche perch&eacute;, superata la soglia dei quarant&#39;anni non hai pi&ugrave; nulla da dimostrare. Quindi non fateci caso se la lista di ammodernamenti allo stile comprende come di consueto i gruppi ottici e il paraurti anteriore. Poca cosa, a cui si aggiunge un ricco portafoglio di nuovi colori per la carrozzeria e cerchi in lega diversamente &ldquo;griffati&rdquo;. Insomma, quanto basta per ufficializzare l&#39;avvento del restyling.  Ma se l&#39;estetica latita in questo gioco di novit&agrave; pronte al consumo, spetta alla meccanica mettere a frutto l&#39;esperienza del Gruppo. Qualche ritocco alla cavalleria in alcuni casi (il 1.6 TDI da 110 cv passa a 115), ma sopratutto qualche nuovo innesto. La questione 3 cilindri diventa l&#39;argomento del giorno anche sulla Volkswagen Golf. Che, in edizione restyling, mette alla prova il 1.0 turbo benzina sia in edizione da 85 cv sia in quella da 110 cv. Il primo punta a fare cassa trattandosi della versione d&#39;ingresso in gamma, disponibile solo nell&#39;allestimento Trendline, mentre la variante pi&ugrave; potente si pone come valida alternativa al TDI, in un ottica tesa si al risparmio, ma senza rinunciare alle prestazioni. E se del 1.4 TSI nessuno tiene (forse) conto, sar&agrave; perch&eacute; la novit&agrave; pi&ugrave; importante &egrave; rappresentata dal nuovo 1.5 TSI da 150 cv. Unit&agrave; che confina il mondo delle Golf &ldquo;normali&rdquo; a benzina a quello del downsizing. La nuova motorizzazione, in funzione del carico di lavoro, pu&ograve; disattivare due dei quattro cilindri. Successivamente sar&agrave; la volta di un&#39;edizione ancora pi&ugrave; efficiente. La cavalleria scender&agrave; a quota 130 cv, ma in fase di rilascio e in particolari condizioni di marcia, il motore si spegner&agrave; completamente. In tema di novit&agrave;, la Golf ristilizzata porta in dote anche il nuovo cambio DSG a 7 marce. Modificata la rapportatura, risulta ancora pi&ugrave; valido ai fini del risparmio di carburante e dell&#39;abbassamento delle emissioni nocive.&nbsp;  Il tema delle novit&agrave; non poteva non annoverare anche la vita di bordo. Non tanto per una questione grafica, quanto di contenuti. Al di l&agrave; delle diverse nomenclature, il top di gamma comprende pure i comandi gestuali. Siamo lontani dall&#39;esperienza fornita da Bmw, consentendo al massimo la possibilit&agrave; di scorrere alcune pagine del menu oppure le stazioni radio. Il modus operandi non pare cos&igrave; reattivo e il fatto che ci si possa affidare comunque ai comandi vocali oppure al display touch da 8&rdquo;, rimane l&#39;alternativa pi&ugrave; immediata. Contando Apple CarPlay, Android Auto e MirrorLink, l&#39;infotainment di Volkswagen Golf &egrave; certamente uno dei pi&ugrave; trasversali presenti sul mercato. Sistema che si completa con il quadro strumenti virtuale.  I modelli GTI e GTI Performance aumentano la posta in gioco. Ma &egrave; la seconda quella che riguarda il pubblico italiano. L&#39;upgrade di potenza ha portato il pacchetto performante sino alla soglia dei 245 cv. Non ancora disponibile, ne abbiamo approfittato per (ri)mettere mano sulla GTD. La turbodiesel sportiva da 184 cv. Su strada risulta sempre agile e sicura, tanto che il divertimento puro non &egrave; tra le doti di riferimento della media tedesca. Precisa e composta, capace di assecondare sia lo smaliziato del volante, sia il novizio che macina chilometri, ma vorrebbe essere dinamico alla guida.  La sicurezza amplifica il proprio potenziale grazie al sistema di cruise controlo adattivo &ldquo;cittadino&rdquo;. In questo frangente, sino a 60 km/h, la Golf, oltre a mantenere la distanza di sicurezza, conserva pure la linea all&#39;interno della corsia. Il dispositivo pu&ograve; arrestare il veicolo e ripartire poco dopo. Un innesto che rende la vettura teutonica il consueto riferimento del proprio segmento. Disponibile da marzo presso la rete di vendita, ma gi&agrave; ordinabile presso la stessa, la Golf restyling perde per strada l&#39;allestimento Comfortline, ma conserva i consueti Trendline, Business, Sport e Highline. Prezzi a partire da 20.150 euro.&nbsp;  VOLKSWAGEN, LA GAMMA COMPLETA E IL LISTINO 

Prima presa di contatto con la media di Wolfsburg pi&ugrave; aggiornata. Un quadro che ha profondamente modificato la multimedialit&agrave; a bordo, migliorando l&#39;efficienza del quadro prestazionale

La Volkswagen Golf diventa 7+1, primo contatto

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